
Gesù ci ha insegnato
ad avere piena fiducia nel Padre

Richiamare alla "conversione" nel senso di cambiamento di rotta ad un pubblico che da qualche secolo non sentiva altro che insegnamenti in senso inverso, costituiva un azzardo che poteva diventare temerareità pericolosa.
Ebbene, Gesù l'affrontò coraggiosamente: " Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo" ( Gv 8, 29)
Così fino alla grande crisi dei discepoli, al processo, alla condanna a morte si fidò fino all'ultimo respiro: Padre nelle tue mani, riconsegno il mio spirito ( Lc 23 46), mentre lo stavano insultando proprio a causa di questa sua fiducia, secondo loro del tutto delusa: "Ha confidato in Dio: lo liberi ora...! (Mt 27,43).
Quando, perciò, aveva insegnato a chi lo seguiva, di riporre ogni sua speranza nel Padre, non esponeva una dottrina astratta: era la sua vita il suo esempio che diventava parola.
Il Padre, e l'abbandono a lui, nelle piccole e grandi evenienze della vita costituiva, nella sua dottrina, il perno su cui può muovere l'avventura terrena di ogni uomo, se non vuole girare a vuoto, perdendo il suo senso genuino.
La fiducia stessa, da riporre in lui, Gesù era esattamente la via per giungere a quella nel Padre. La speranza che poniamo in Maria "spes nostra" ha senso, come invito a porla dove la pose lei stessa, la Madre di Gesù e nostra.
Molto più quella che riponiamo, e giustamente, nei santi: sempre e solo come un momento, un mezzo che faciliti, attraverso il loro esempio e la loro intercessione a riporre ogni nostra speranza nel Padre nostro celeste che si prende cura di noi (cf 1Pt 5, 7).
Quanto andremo esponendo in questa rubrica ce ne darà prove a sufficienza.
AS VIAS DO ESPIRITO
SOLENIDADE DE CORPUS CRISTI

SOLENIDADE DE CORPUS CRISTI
22 JUNHO 2014
UMA REFLEXÃO
Nesta data a Igreja nos convida a uma profunda reflexão: celebrar, proclamar, professar e expressar nossa fé inabalável na presença real de Cristo, morto e ressuscitado nas espécies eucaristicas. Eis a nossa fé: cremos com todo nosso coração e com toda nossa mente que, nas espécies eucaristicas oferecidas como sacrificio de Cristo, sacrifício único, perfeito e eterno, o Senhor Jesus está realmente presente no seu corpo e no seu sangue, alma e divindade, tão perfeito e real como está no céu. Nas espécies consagradas já não há mais pão, já não há mais vinho: há somente o Corpo e Sangue do Senhor morto e ressuscitado. Quanto é adoravel e amável este presente de Deus !