CRESCEVI ANCHE TU
Abituati come siamo a vederti,adorarti e pregarti nella tua divinità, o Gesù, stentiamo a farci un'idea meno confusa di come fosse possibile una tua crescita "in sapienza, in età e in grazia" (Lc 2,52).
Non potevi, certo, crescere nella tua divinità: questo lo trovo comprensibile.Ma come uomo, tutti videro - particolarmente tua Madre Maria e Giuseppe tuo padre putativo - che la tua mente si evolveva, le tue esperienze infantili si andavano maturando, a contatto della piccola realtà della vostra casa e del vostro sperduto villaggio di Nazareth.
Tutto osservavi con i tuoi occhi profondi, tutto t'interessava di quel mondo, ad orizzonte limitato, di tutto chiedevi spiegazioni. Intanto la tua statura cresceva, le tue energie si sprigionavano in allegria festosa, fra lo stupore dei tuoi che sapevano chi veramente eri.
Crescevi particolarmente nella conoscenza dei misteri di Dio, nell'adesione affettuosa al Suo disegno su di te, nell'amore alla preghiera, sia in casa che nella sinagoga, dove ti ci conducevano ogni sabato e al tempio di Gerusalemme, quando cominciarono a portarti, in fila con i pellegrinaggi annuali.Tua madre tenne d'occhio questa tua crescita, anche se la parola di Simeone le faceva intravedere dove si sarebbe spenta tanta armonia di grazia e di virtù.
Sapeva, che quella non sarebbe stata la fine, ma il trionfo; ma lo sapeva per fede: come madre trepidava e adorava il piano di Dio su di te.La mia crescita, forse è stata solo in direzione di un situarmi sempre più passivo nella realtà terrestre.Talvolta ho l'impressione di averti amato assai di più da fanciullo che adesso, di aver imparato più a diffidare degli uomini che a comprenderli e amarli nel tuo Nome. Anche il dilatarsi del raggio del mio apostolato temo sia andato a scapito di una vera intensità di zelo per la gloria del tuo e mio Padre. Tuttavia, ancora non mi lasci cader vittima del pessimismo di chi si arrende a se stesso. Io mi arrenderò solo a Te !