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La guida dell'anima cristiana
Prendi in mano il VANGELO, prima di prenderci l'Antico Testamento, perché meno difficile la lettura e più aderente ai bisogni dell'anima cristiana. Poi tutto il Nuovo Testamento. In un secondo tempo, abituati a quella lettura, perché no, anche l'Antico, ma non senza una preparazione adeguata e non senza una guida.
Si tratta di scritti antichi (anche quelli del Nuovo, compreso il Vangelo) compilati in contesti socio culturali assai lontani dai nostri, redatti in una lingua e in una concettuale assai diversa; per cui, una lettura sprovvista di preparazione adeguata, o si arresta per la noia o ne esce con effetti deludenti.
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Data & stile composizione
Sulla datazione dei 4 Vangeli non si è stati mai d'accordo, fra studiosi. La preoccupazione teologica ha, talvolta, impedito di vederci chiaro. Oggi non si ha difficoltà a collocare quelli di Marco e Matteo prima della distruzione di Gerusalemme, quello di Luca poco dopo e di Giovani non prima del 90. Ma siamo sempre sull'approssimativo, molto approssimativo.
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Dal suo Vangelo traspare gioia
Le doti di questo autore evangelico sono certamente gradite ai lettori sensibili, al suo modo di tratteggiare la figura del Maestro divino.
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La figura di Maria al centro del suo Vangelo
La peculiarità più evidente del Vangelo di Luca è linteresse verso la figura della madre di Gesù. Basta aprire il suo scritto, per imbattersi subito sullepisodio indimenticabile dellannunzio dellangelo a Maria, presentato in tutti i suoi particolari più significativi.
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Ma lo ha scritto proprio Lui?
Primo quesito:
se il Vangelo è, per noi cristiani, il Libro di Dio, per eccellenza, dunque l'ha scritto Dio...
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CHE SIGNIFICA "VANGELO"
Molti cristiani si confondono ancora fra Bibbia e Vangelo, Nuovo e Antico Testamento. Limitandoci al Nuovo, non sanno che, altre ai quattro Vangeli, ci sono libri, come gli Atti degli Apostoli e varie lettere apostoliche con l' Apocalisse.
Potrà interessare che il termine TESTAMENTO deriva dall'ebraico berit, tradotto in greco con sinthèke. Cioè patto, alleanza. Significativo che l'avvocato Tertulliano lo renda col termine esatto del giure romano Instrumentum .
Quanto a Vangelo, andrebbe pronunziato più correttamente Evangelo, che in greco significa lieto annunzio. Lo troviamo anche nell'Odissea di Omero e in una iscrizione di Priene, nell'Asia Minore, che parla dell'imperatore Cesare Augusto.
Nell' Antico Testamento lo conosce il profeta Isaia, quando parla delle sentinelle che recano il lieto annunzio d'Israele che torna dall'esilio.
Appunto, perchè la parola Evangelo era usata soprattutto in chiave militare, ad indicare l'annuncio di una vittoria.
Gesù stesso parla di Vangelo, quando invita alla conversione i suoi primi seguaci: "Convertitevi e credete al Vangelo" (Mc.1,15 ).
Anzi lo identifica con se stesso, quando invita il discepolo a lasciare padre e madre, per lui e il Vangelo ( cf. Mc 10,29 ). Oppure quando siamo al nardo profumato che Maria di Betania versa sui suoi piedi, tra le critiche dei presenti e ammonisce che "dovunque sarà predicato il Vangelo per tutto il mondo, si narrerà a sua memoria, anche ciò che ella ha fatto" (Mc 14,9).
Gli stessi evangelisti non usano molte volte la parola Vangelo: 4 volte Matteo, 6 Marco, Luca e Giovanni mai; mentre evangelizzare è frequente nelle lettere di S. Paolo apostolo. Sono annotazioni apparentemente di poco conto, ma sempre significative di una venerazione straordinaria, da parte degli studiosi antichi e moderni.
Che siano soltanto quattro i Vangeli canonici, cioè accettati dalla Chiesa come Parola di Dio, rimanda allo sforzo ingente che le prime comunità cristiane hanno affrontato, per sceverare i veri Vangeli da quelli cosiddetti apocrifi, cioè da scritti che non corrispondevano affatto alla fede della Chiesa.
Che i quattro siano stati allineati a cominciare da Matteo, è dipeso dalla scarna stima che riscosse la composizione di Marco; non perchè non fosse considerato ispirato, ma per la composizione apparentemente mal condotta. Cronologicamente, il primo Vangelo è proprio quello di Marco.
Gli antichi cristiani, disponevano, per primi, il Vangelo di Matteo e Giovanni, perchè scritti da apostoli. Clemente di Alessandria preferiva disporre prima Matteo, poi Luca, quindi gli altri due Vangeli, perchè contenevano la genealogia di Gesù.
Una preziosa curiosità: la raffigurazione dei quattro Vangeli con il volto d'uomo, e figure di animali è già presente in S.Ireneo nel III sec., e deriva dal profeta Ezechiele 1,5-14. Generalmente viene spiegato con l'inizio dei singoli Vangeli: l'Uomo di Matteo, perchè, appunto il suo Vangelo inizia con la genealogia del Salvatore.