CHE SIGNIFICA "VANGELO"
Molti cristiani si confondono ancora fra Bibbia e Vangelo, Nuovo e Antico Testamento. Limitandoci al Nuovo, non sanno che, altre ai quattro Vangeli, ci sono libri, come gli Atti degli Apostoli e varie lettere apostoliche con l' Apocalisse.
Potrà interessare che il termine TESTAMENTO deriva dall'ebraico berit, tradotto in greco con sinthèke. Cioè patto, alleanza. Significativo che l'avvocato Tertulliano lo renda col termine esatto del giure romano Instrumentum .
Quanto a Vangelo, andrebbe pronunziato più correttamente Evangelo, che in greco significa lieto annunzio. Lo troviamo anche nell'Odissea di Omero e in una iscrizione di Priene, nell'Asia Minore, che parla dell'imperatore Cesare Augusto.
Nell' Antico Testamento lo conosce il profeta Isaia, quando parla delle sentinelle che recano il lieto annunzio d'Israele che torna dall'esilio.
Appunto, perchè la parola Evangelo era usata soprattutto in chiave militare, ad indicare l'annuncio di una vittoria.
Gesù stesso parla di Vangelo, quando invita alla conversione i suoi primi seguaci: "Convertitevi e credete al Vangelo" (Mc.1,15 ).
Anzi lo identifica con se stesso, quando invita il discepolo a lasciare padre e madre, per lui e il Vangelo ( cf. Mc 10,29 ). Oppure quando siamo al nardo profumato che Maria di Betania versa sui suoi piedi, tra le critiche dei presenti e ammonisce che "dovunque sarà predicato il Vangelo per tutto il mondo, si narrerà a sua memoria, anche ciò che ella ha fatto" (Mc 14,9).
Gli stessi evangelisti non usano molte volte la parola Vangelo: 4 volte Matteo, 6 Marco, Luca e Giovanni mai; mentre evangelizzare è frequente nelle lettere di S. Paolo apostolo. Sono annotazioni apparentemente di poco conto, ma sempre significative di una venerazione straordinaria, da parte degli studiosi antichi e moderni.
Che siano soltanto quattro i Vangeli canonici, cioè accettati dalla Chiesa come Parola di Dio, rimanda allo sforzo ingente che le prime comunità cristiane hanno affrontato, per sceverare i veri Vangeli da quelli cosiddetti apocrifi, cioè da scritti che non corrispondevano affatto alla fede della Chiesa.
Che i quattro siano stati allineati a cominciare da Matteo, è dipeso dalla scarna stima che riscosse la composizione di Marco; non perchè non fosse considerato ispirato, ma per la composizione apparentemente mal condotta. Cronologicamente, il primo Vangelo è proprio quello di Marco.
Gli antichi cristiani, disponevano, per primi, il Vangelo di Matteo e Giovanni, perchè scritti da apostoli. Clemente di Alessandria preferiva disporre prima Matteo, poi Luca, quindi gli altri due Vangeli, perchè contenevano la genealogia di Gesù.
Una preziosa curiosità: la raffigurazione dei quattro Vangeli con il volto d'uomo, e figure di animali è già presente in S.Ireneo nel III sec., e deriva dal profeta Ezechiele 1,5-14. Generalmente viene spiegato con l'inizio dei singoli Vangeli: l'Uomo di Matteo, perchè, appunto il suo Vangelo inizia con la genealogia del Salvatore.
Il leone di Marco,perchè inizia con Gesù nel deserto e il leone è simbolo del deserto. Il bue di Luca, perchè apre con il sacrificio al Tempio, effettuato da Zaccaria, padre del Battista:
Finalmente l'aquila per Giovanni, perchè il suo Vangelo inizia con quel volo sublime dell' " in principio era il Verbo".
Non è molto interessante tutto questo, per chi vuol rivivere il Vangelo?