
Gli ultimi a comparire nel presepe, sono stati i Magi, personaggi misteriosi che la tradizione popolare ha quantificato e denominato in Gaspare - Baldassarre - Melchiorre.

Ora la Liturgia, non si soffermerà più su Gesù Bambino, ma ce lo presenta, già grande (di circa trenta anni), buon ebreo e osservante di leggi e usanze.
Suo cugino, Giovanni, è seguito da tutto il popolo che viveva l'attesa febbrile del Messia; e questo sentimento era diffuso anche fuori del mondo giudaico.
Ne parlano anche storici profani come Tacito e Svetonio.
Tutta la gente, devotamente, scende nel fiume Giordano e Giovanni versa acqua sulla testa di ognuno, come segno di purificazione, presagio alla totale purificazione dell'anima, che avverrà con il sacramento del battesimo che istituirà il Cristo.
Quando tutti hanno assolto al rito, per ultimo entra Gesù, rimasto in fondo alla folla.
Nessuno lo conosceva; Giovanni, su insistenza di suo cugino, versa acqua sul capo del Messia e dal cielo si ode una voce: "TU SEI IL MIO FIGLIO PREDILETTO, IN TE MI SONO COMPIACIUTO".
E' la presentazione ufficiale del Messia.
Sentiamolo vicino a noi, nei nostri affanni quotidiani.
Confidiamoci con Lui; affidiamo a Lui i nostri problemi.

Se riusciremo a percorrere questo cammino, insieme con lui, scomparirà gradualmente dal nostro animo, tristezza e sfiducia. Arriveremo con Lui fino a venerdì, 2 Aprile, quando esterrefatti, costateremo quanto sia grande questo amico, mentre muore sulla croce, per nostro amore, per salvarci e garantirci, un giorno felicità eterna.
Viedellospirito.it abbina al "Pensiero della Domenica"
