

Stesso ambiente ma spirito completamente diverso! Allora andava con loro verso la notte della agonia, ora verso il giorno del trionfo. Sulla cima alzò una ultima volta le mani a benedire i suoi apostoli, poi i piedi forati si staccarono da terra, ed elevandosi in alto, partì da loro.
Tutti tenevano il volto rivolto in su, guardando Lui che emanava abbagliantissima luce, finché, una nube lo avvolse e lo tolse alla loro vista.
Cristo ormai era nella Gloria del Padre, seduto alla sua destra. Gli apostoli, come bambini, rimangono ancora estasiati a guardare lassù nel cielo, ma non vedranno più niente.

Quante volte forse è venuta spontanea, anche a noi, questa considerazione: ... magari avessimo potuto anche noi vederlo coni nostri occhi, toccarlo con le mani, ascoltarlo con le nostre orecchie... Se così fosse avvenuto la nostra fede non avrebbe avuto più merito, e il nostro amore sarebbe stato prevalentemente sensibile.
E' indispensabile, invece, che i nostri pensieri e desideri siano rivolti al mondo invisibile. San Paolo quando scrive agli abitanti di Corinto (II Cor. IV) dice: "Le cose visibili sono temporanee, mentre le in visibili sono eterne.
E per darci la certezza e garanzia dell'eternità Gesù disse per ognuno di noi la frase che io considero la più consolante per ogni uomo: "Ora io ritorno al Padre e lì preparo un posto per ciascuno di voi...".
Grazie Signore di questo ennesimo atto di tenerezza e di amore per noi! Non hai detto "... prima facciamo i conti e poi vedremo se te lo meriti...".
E troppo grande l'amore che hai per me, nonostante il mio carattere, i miei difetti, le mie debolezze. Nella tua misericordia infinita il posto me lo hai già preparato.
Aiutami, Signore, ad essere meno indegno, ogni giorno della mia esistenza terrena, della bontà, senza limiti, che continui ad avere per me...
