... non sono ancora
salito al Padre
(Gv. 20,17)
Abbiamo inteso il Risorto suggerire a Maddalena di non insistere sull'abbraccio estatico. Ora gliene spiega il perché: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre" (Gv 20, 17). A dire il vero, la spiegazione non appare subito così convincente. Maddalena, forse, non se ne rese conto, ancora galvanizzata dall'incredibile scoperta. Avrebbe potuto rispondere a Gesù: Non sei ancora salito al Padre?. Ebbene, intanto lasciati abbracciare. Ma, ripetiamolo, era ancora sotto shok, per disporre di questa rapidità di riflessi. Smise di stringerlo (sarà durato un momento, chissà) e tacque ripensando a quelle parole del Maestro risorto.
Per andare un po' più a fondo nell' espressione del Salvatore, bisogna ricordare che, per Giovanni, al quale siamo debitori di questi episodi d'incomparabile bellezza, tutta la vita di Cristo si risolve in un atto di discesa dal Padre, di breve permanenza fra di noi e di risalita al Padre. Sono questi i tre momenti della sua missione salvifica.
Quel dire: "Ancora non sono salito..." si riallaccia allora giovannea, richiamata continuamente nel IV Vangelo, per indicare quella della glorificazione del Figlio di Dio.
In ogni caso, è necessario focalizzare l'espressione nella sua globalità: "Ancora non sono salito al Padre mio". E, subito appresso: "Va' dai miei fratelli e dì loro: lo salgo al Padre mio e Padre vostro".
Una contraddizione? Prima: "Ancora non sono salito" poi "Io salgo". A questo punto, la nostra ricerca deve risalire necessariamente ad un dato importantissimo della nostra comprensione di fede.
Riepiloghiamo il discorso: Gesù è Dio e uomo, perciò, come uomo, composto di anima e di corpo. Pertanto: la sua anima salì alla destra del Padre al momento della morte. Altrimenti non avrebbe potuto dire al buon ladrone: "Oggi sarai con me in paradiso" (Lc 23, 43). II suo corpo (rimasto nel sepolcro fino a quel primo mattino) vi salì al momento in cui disse a Maddalena: "lo salgo al Padre mio e Padre vostro".
Di conseguenza, il giorno dell'Ascensione, accade una "teofania", cioè una particolare manifestazione della presenza divina, allo scopo di avvertire i discepoli che, a quel punto, terminava anche il periodo della presenza provvisoria, limitata a qualche ora, qualche mezza giornata, dopo essere stato con loro per sei o sette anni di evangelizzazione.
Difatti, la stessa sera della Risurrezione dirà ai discepoli: "Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi" (Lc 24, 44). Quando ero ancora con voi: durante quei giorni pasquali era stato con loro in maniera saltuaria, attraverso comparse temporanee. Dopo quel periodo, lo avrebbe rincontrato solo nella dimensione della fede, cioè nella Chiesa e nell'Eucaristia.
Tenuto conto di tutto questo, ci sarà facile dare il senso più attendibile alla frase con cui il Risorto distoglie Maddalena dal continuare il devoto abbraccio.
Equivaleva a dirle: ora sospendi questa estasi amorosa di cui ti ha fatto degna la scelta del Padre. Non è ancora il tempo della visione, ma dell'impegno per il Regno dei cieli.