Attaccatissimo alla sua terra, Oies, Val Badia, in Alto Adige, lascia tutto e tutti e parte per Shantung, una provincia cinese con 12 milioni di abitanti, e solo 158 cristiani.
Non sa parlare cinese, ma Lui dice: la lingua che tutti comprendono è lamore.
Incontra persecuzioni, torture, prigionia, ma è tanto lamore per questo suo popolo pagano, che nella lettera inviata ad un amico il 9 Febbraio 1892 dice:
"In quanto a me amo sempre i miei cari cinesi e non ho altro desiderio, se non di vivere e morire con loro Io sono ormai più cinese che tirolese e voglio restare cinese ancora in paradiso .
Cara Venerabile Benedetta,
ho conosciuto la tua breve ma significativa esistenza tramite il libro che Graziella mi ha regalato: sono rimasta incantata dal tuo coraggio e sacrificio e debbo confessarti che ho pianto per Te, per me. Ogni giorno, specialmente alla sera, mi rivolgo a Te per avere, forza all'indomani. Spero tanto di incontrarti in un sogno per abbracciarti fisicamente.
II 14 Maggio 1978 mi presentarono, davanti al fonte battesimale, una bambina di appena 50 giorni. lo, Don Lucio, chiesi ai genitori: "Che nome date a vostra figlia?". Emanuela mi dissero. Spiegai l'etimologia del nome "Emanuela" che significa Dio con noi. E non potevamo nemmeno ipotizzare che la piccola Emanuela un giorno si sarebbe consacrata a Dio nella via del dolore.
Emanuela: all'inizio della mia esistenza mi fu appeso al collo sul petto un viapass, per aprire il cancello d'ingresso, con scritto: battezzata, figlia di Dio. I primi anni li ho passati quasi sempre in braccio alla mia mamma, pensavo solamente a dormire e mangiare. All'età di sei anni ho trovato un grande cancello con la scritta "PERCORSO DELLA VITA". C'era un parcheggio immenso pieno di motorini, delle più svariate marche che io non conoscevo: amore - carità - fraternità - sacrificio - malattia - dolore ecc... Ho messo il mio viapass e mi è toccato in sorte il motorino marca "sofferenza".
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri
Giovanni il Battista, cugino di Gesù, era vestito di peli di cammello, con una cintura ai fianchi e mangiava cavallette e miele selvatico.
Annuncia: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate: ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Da questa seconda domenica di Avvento la figura dominante è quella del precursore, Giovanni Battista, che indica le disposizioni necessarie per accogliere il Messia che sta per venire.
La sete di Giustizia e di Libertà, lapertura a convertirsi.
Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
Non vi è disgrazia, non vi sono catastrofi, non vi sono dolori, per quanto inauditi siano, che, quando si soffrono per amor di Dio, non si trasformino in corona di gloria e di speranza.
A cosa servono belle strade e aeroporti, begli edifici di tanti piani, se vengono costruiti con il sangue dei poveri, che non ne beneficeranno?
Ateo non è solo il marxismo, ateo pratico è anche il capitalismo. Questo divinizzare il denaro, questo idolatrare il potere, questo porre falsi idoli da sostituire al vero Dio. Viviamo tristemente in una società atea.
il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
LA NOSTRA PASTORALE PREFERISCE ANCORA I FANCIULLI AGLI ADULTI
LA NOSTRA PASTORALE PREFERISCE ANCORA I FANCIULLI AGLI ADULTI
Vale proprio la pena di affondare il bisturi su questa specie di piaga dell'assenza non solo dei giovani, ma anche degli adulti dalla pratica religiosa, e molto più dal sentire con la Chiesa nei problemi più importanti della nostra epoca. La istituzioni parrocchiali sono impegnate quasi totalmente nelle iniziative riguardanti la formazione religiosa dei fanciulli. Ottima cosa, indubbiamente, quando si sa che figure di apostoli moderni come don Bosco, don Orione e altri, si sono mostrati convinti della necessità di lavorar su questo terreno vergine, prima che il mondo e i vizi entrino a pestare e profanare tutto.
Fra tanti motivi di questa preferenza, tutti nobilissimi, ce n'è qualcuno che non lo è altrettanto.Ed è che con essi il lavoro si presenta più semplice ed immediato. Difatti
quasi tutto si riduce a dar loro le prime nozioni di una vita orientata
verso Gesù, con giochi innocenti, canti sereni incontri gioviali,
scenette graziose. E poi le preghierine del cristiano; e poi
qualche formuletta del catechismo, da mandar a memoria. Più in là non è
possibile. Né si osa d'inoltrarsi.
Intanto a catechisti e
interessati alla pastorale infantile appare un impegno prioritario che
ripaga di ogni sforzo, del tempo impiegato, attraverso l'innocenza in
fiore, sotto lo sguardo di Dio. Con gli adolescenti, e molto più con i giovani, il quadro cambia radicalmente. Questi studiano, hannoper
maestri e professori individui che si dichiarano presuntuosamente atei,
anticlericali, che irridono al papa e a tutte le iniziative della
Chiesa. Questi girano per vacanze a largo raggio, navigano su internet,
prendendo contatto con gente di ogni estrazione, con giovani già rotti
alla droga, al parassitarismo e ad ogni genere di vita
antropo-zoologica...
Con gli adulti, non solo uomini, ma donne
(anzi, oggi, più con queste che con quelli), se si dà il caso che li
accosti un prete, un missionario, è già molto che non si alzino e se ne
vadano, con un sorriso da autosufficienza sprezzante.. Nel caso
si riesca a stabilire un minimo di contatto, in cinque minuti sono in
grado di sfornare decine e decine di quesiti e dubbi che vanno
dall'esistenza dello spirito alla storicità dei Vangeli,
dall'omosessualità alle coppie allargate, dalle teorie evoluzionistiche
di Lamark e Darwin sulla creazione alla teoria del big-bang di Lemaire.
E, allora, la discussione si allarga, si accalora, di modo che un operatore della pastorale si avvede subito di partire squalificato dalla sua stessa professione di evangelizzatore. - Si sa, anche il prete ha un
suo mestiere...(.) I quesiti s'infittiscono da impedire di prenderne in
esame uno alla volta; i dubbi si affastellano in una confusione
intenzionale, sicché mantenersi in una calma indispensabile resta un
vero problema.
Tuttavia, se uno riesce a mantenersi virtuosamente in
questa calma e serenità interiore, la conver¬sazione può partire anche
in direzione utile a chiarire i punti più oscuri, dare una
interpretazione equilibrata a fatti incresciosi e a vere colpe di gente
di chiesa, concedendo all'interlocutore la sensazione positiva di non
avere tutti i torni, ma nemmeno tutte le ragioni. Meno che mai la
giustificazione di una distacco sfiduciato dalla Chiesa e al Vangelo.
E ritornato alla casa del Padre ed è nato alla vita eterna. La sua missione per tutta la vita: diffondere la Parola di Dio.Ha percorso instancabilmente tutta lItalia, fondando ovunque "Gruppi di preghiera. E stato in contatto continuo con tutti tramite il suo giornalino mensile Famiglia dImpegno Cristiano. Esempio indelebile, per me, di vera fraternità ed ansia di continuo apostolato.
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore Tutte le persone sono chiamate a fare parte del Regno di Dio, perché " Dio vuole che tutti si salvino" ( 1 Tm 2.4) Come effetto, quelli che ignorano senza colpa il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa e amano Dio di cuore sincero e si sforzano sotto l'influsso della grazia per compiere la sua volontá manifestata per la loro coscienza, anche loro possono ricevere la salvezza eterna. Neppure la Divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza verso coloro che, senza colpa, non arrivarono alla conoscenza esplicito di Dio e si sforzano per vivere una vita retta.
La Parola di Dio del Vecchio Testamento, ci riporta alla Liturgia antichissima con preghiere e devozione al Preziosissimo Sangue, fin dalle origini del cristianesimo. La vita spirituale trova uninsostituibile alimento nel Sangue di Cristo, vero fulcro del cuore, della vita e della missione della Chiesa.
Già solo nel porsi davanti ad un problema complesso come questo, è d'obbligo procedere ad occhi bene aperti, non lasciandosi guidare da postulati istologici, o morfologici, per non cadere su di un terreno più magico sacrale che evangelico. Per i romani, eredi degli etruschi, parlare di verginità voleva, dire interessarsi alla condizione delle vestali, consacrate alla custodia del fuoco sacro, segno della perennità dell' Impero di Roma, e per questo, astrette alla rinuncia ad ogni attività sessuale, per tutto il tempo del loro servizio. Una prospettiva assolutamente pratica, che dalla sacralità sfociava su un contesto socio-politico.
Anche
dentro questi contorni di un discorso senza pretese, qualcosa deve
essersi proiettato davanti alla nostra mente, a proposito di questo
titolo di sovrana grandezza: la maternità divina di Maria. Ci
saremo almeno persuasi, se vi fosse stato bisogno, che sia assai più
facile compilare un manuale di preghiere all Immacolata di Lourdes, o
narrare la vicenda tutt'altro che chiara della presunta Casa
della Madonna di Loreto, oppure allestire un trattatello, ahimè semi
inutile, sui numerosi messaggi di veggenti mariani, che affrontare questo genere di riflessione, sulla dignità della madre di Dio.
Facci capire che la festa È L ultima vocazione dell'uomo
Santa Maria donna che ben conosci la danza, ma anche conosci il patire, intenta, già sotto la croce, a come trasporre nei ritmi della festa i rantoli di tuo figlio, aiutaci a comprendere che il dolore non è l'ultima spiaggia delluomo. É solo il vestibolo obbligato da cui si passa per deporre i bagagli: non si danza col guardaroba in mano! Noi non osiamo chiederti né il dono dell'anestesia, né lesenzione dalle tasse dell'amarezza.
Sob o título "Quero fazer uma boa Confissão" o Cardeal Angelo Comastri indica alguns traços de exáme de consciência. Corremos à fonte da Misericordia! O Santo Padre indica três metas principais às quais devemos recorrer para uma vida cristã autêntica e fiél.Vejamos elas. 1 - A Confissão Sacramental, como sinal de conversão. 2 - A fidelidade ao Domingo, dia do Senhor e do Homem. 3 - A solidariedade para com os irmãos,especialmente com obras de caridade para com todos os necessitados.
Im here at the church, just for curiosity, to see you in the crib in a moment when nobody is in. I need to ask you some questions. I know that during your life you had a lot of troubles and some of yours dont skimped criticism, malicious questions and bad opinion about your actions. But why when you do good you are always insulted? THE HUMAN HISTORY IS ALWAYS THE SAME!
VISITAALSANTISSIMOSACRAMENTO
A ricevere la Santa Comunione, sotto la specie del pane e
del vino, l'unione fisica conGesú é
identica per tutti quanti ricevono il suo Corpo e Sangue, ma non produce in
tutti il suo vero effetto. La meglio disposizione per ricevere Gesú
Sacramentato é l'amore a Dio e ai nostri fratelli e sorelle senza il quale non
puóavere unione: é necessario un amore
autentico, sincero,desiderio e pieno consentimento di cosa stiamo facendo, anche
se nei limiti della nostra fede.La
propria liturgia impone ai fedeli, nutriti del sacramento pasquale, a vivere di
accordo con la pietá e esprimere nella vita quello che riceviamo per la fede.