È DAVVERO COSI FACILE
CAPIRE LE PRIME LETTURE DELLA S. MESSA?
Come non condividere questa proposta autorevole del Concilio e l'impegno messo dall'apposita Commissione del culto divino nell'attuarla?
Sempre con riferimento al Vecchio Testamento, occorreva, e occorre tuttora, aiutare gli ascoltatori a cogliere quei racconti, quegli insegnamenti nella luce del Signore risorto. Caso contrario, l'uditorio si sarebbe trovato, prima o poi, spaesato e disorientato, davanti a quei continui richiami alla localizzazione di Dio in Sion, alla predilezione esclusivistica di Dio per Israele, con quella preoccupata presenza di nemici di Dio, da lui logicamente odiati e minacciati di sterminio (!),siano essi Egiziani, Caldei, Seleucidi o altri, come se non li avesse creati lui stesso...
all'assenza assoluta del richiamo alla vita eterna, sostituita da quella terrena, felice nel possesso di tanti figli, branchi di pecore e buoi, campi biondeggianti di messi ecc.
Continuando come si fa a tutt'oggi, è una gran fortuna(paradossalmente, per la fede e per devozione dei presenti!), che i fedeli non ci capiscano quasi nulla...
Talvolta mi è sfuggito di dire (naturalmente in forma di celia senza malizia): - Se il lettore di un brano di Isaia, o di un altro autore vetero testamentario, ci rifilasse, dopo il titolo, alcuni versetti del Corano, evitando naturalmente di pronunciare i termini tipici musulmano, Maometto e simili, quando alla fine dicesse: Parola di Dio!, i presenti risponderebbero tranquillamente con il loro impersonale: Rendiamo grazie a Dio!...