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È DAVVERO COSI FACILE
CAPIRE LE PRIME LETTURE DELLA S. MESSA?

Il Vaticano II ha raccomandato di arricchire la Celebrazione eucaristica con una maggiore presenza della Parola di Dio, sia del Vecchio che del Nuovo Téstamento. Così dal tempo della riforma liturgica, si sono visti aumentare i Lezionari che con un disegno ciclico ben articolato, hanno provveduto le assemblee liturgiche di un materiale biblico molto vario e abbondante.
Come non condividere questa proposta autorevole del Concilio e l'impegno messo dall'apposita Commissione del culto divino nell'attuarla?




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Forse andava considerato anche un dato non meno importante: se, cioè le nostre assemblee liturgiche fossero davvero in grado di comprendere nel loro senso esatto e cristologico, soprattutto le letture derivanti dal Vecchio Testamento. In altre parole, il desiderio del Vaticano II avrebbe dovuto far scattare nella Chiesa, un corrispondente impegno per mettere effettivamente i fedeli in grado di comprendere quella ricchezza incalcolabile.
Sempre con riferimento al Vecchio Testamento, occorreva, e occorre tuttora, aiutare gli ascoltatori a cogliere quei racconti, quegli insegnamenti nella luce del Signore risorto. Caso contrario, l'uditorio si sarebbe trovato, prima o poi, spaesato e disorientato, davanti a quei continui richiami alla localizzazione di Dio in Sion, alla predilezione esclusivistica di Dio per Israele, con quella preoccupata presenza di nemici di Dio, da lui logicamente odiati e minacciati di sterminio (!),siano essi Egiziani, Caldei, Seleucidi o altri, come se non li avesse creati lui stesso...
all'assenza assoluta del richiamo alla vita eterna, sostituita da quella terrena, felice nel possesso di tanti figli, branchi di pecore e buoi, campi biondeggianti di messi ecc.
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Tutto questo esige che celebranti e catechisti spieghino in che senso vada inteso questo linguaggio, nella piena luce della Rivelazione di Cristo. Solo così resta il rispetto per la Parola di Dio, anche nella forma che risente della mentalità arcaica dell'antico popolo giudaico, come preparazione alla venuta del Salvatore. Leggerla come la leggevano, e la leggono tuttora i rabbini, provocherebbe solo un disagio infimo, di fronte ad un Dio vendicativo, geloso, discriminante, ben diverso dal Padre che ci ha rivelato Gesù.
Continuando come si fa a tutt'oggi, è una gran fortuna(paradossalmente, per la fede e per devozione dei presenti!), che i fedeli non ci capiscano quasi nulla...
Talvolta mi è sfuggito di dire (naturalmente in forma di celia senza malizia): - Se il lettore di un brano di Isaia, o di un altro autore vetero testamentario, ci rifilasse, dopo il titolo, alcuni versetti del Corano, evitando naturalmente di pronunciare i termini tipici musulmano, Maometto e simili, quando alla fine dicesse: Parola di Dio!, i presenti risponderebbero tranquillamente con il loro impersonale: Rendiamo grazie a Dio!...
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AS VIAS DO ESPIRITO

Da leitura das sagradas escrituras

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Da leitura das sagradas escrituras
 
Nas Sagradas Escrituras deve procurar-se a verdade, não a eloquência.

Devem ser lidas com o mesmo espirito com que foram ditadas.

Busque-se, antes, a utilidade que a subtileza da linguagem.

Devemos ler, com igual boa vontade, tanto os livros simples e piedosos, como os sublimes e profundos.
Não te mova a autoridade de quem escreve, se é de pouca ou muita erudição: seja o puro amor da verdade que te leve à leitura.


THE WAYS OF THE SPIRIT

Jesus Christ's features

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From a letter of
Publius Lentulus
to Tiberius (31 d.C.)


Letter  from  Publius Lentulus, governor of Judah, to  the Emperor about  Jesus Christ’s features.  Lentulus was a contemporary with Christ. This document is of great historical value and it is very truthful.

 

WEGE DES GEISTES

Il Vescovo ha detto: No!

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D. Un mio cugino si è suicidato sparandosi alle tempia. Mi dicono che il vescovo interpellato dal parroco, ha negato la celebrazione della messa al funerale. Solo esequie il giorno appresso, la messa, si, ma senza la presenza della salma. Che pensarne?

Preghiere

Preghiera per i casi impossibili e disperati O cara Santa Rita,

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Preghiera per i casi impossibili e disperati
 O cara Santa Rita,
nostra Patrona anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati,
fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione.......,
e allontani l'ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore.

Per l'angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni,
abbiate compassione della mia persona a voi devota,
che confidentemente domanda il vostro intervento
presso il Divin Cuore del nostro Gesù Crocifisso.