
Chi ha bisogno di Gesú ?
Ética Cristiana
A rispetto del Natale e del suo personaggio, Gesú Cristo, in questi giorni ho cambiato idee come un áteo confesso su questa figura, che é religiosa, politica istórica. Questo amico mi ha detto che non sopporta l'idea della morte e sparire per completo, l'essere umano ha inventato Dio e una anima.
Per lui la vita finisce qui, il celebre muore, e con lui muore la cosciênza e tutte le nostre sensibilitá.
Procuro di scherzare con gli átei, dicendo a loro che sono uomini di vera fede. Si, sono persone di molta fede che non credono in Dio e nella anima.
Resta una domanda: Che importanza ha Gesú e chi ha bisogno di Lui ?
Anche nella ipotesi che dopo la morte non ci é niente, Gesú Cristo é necessario, poi la propria ética cristiana cosí lo considera necessario.

Per alcuni filosofi, questi comportamenti potrebbero essere conquistati com la reflessione intellettiva e per la ética, senza necessitá di Dio e dell'anima.

L'essere umano, in generale, non há una inclinazione naturalea essere solidale, avere compassione per il dolore altrui, poi, nel regno animale, l'egoismo, la concorrenza e la competizione é la regola principale.
Anche se l'uomo sia un animale dotato di coscienza, rimane la domanda: se tutto finisse qui, che senso avrebbe la compassione e la solidarietá? Perché dovremmo dare del nostro in favore di altri, se dal nascita fino alla morte i nostri simili avrebbero pochi anni di sofferenza e che dopo tutto si converterebbe in polvere? Anche se alcuni filosofi abbiano ragioni teóriche nel dire che la bontá e l'amore non dipendono da Dio e neppure dall'anima, nella pratica l'uomo é un animale che ha difficoltá nel fare il bene e essere solidale senza mettere in conto quello che potrá succedere dopo la vita.

Una delle definizioni cristiane di " caritá " dá una buona misura della etica di Gesú. Questae ética dice che la caritá consiste nella "benevolênza per tutti", indulgenza con le imperfezioni altrui e perdono delle offese: perdono, come la capacitá di superare le offese, senza rancore e senza il desiderio di vendetta.
Gesú disse di agire cosí visto che della indulgenza e del perdono noi tutti ne abbiamo di bisogno. Ecco la massima:" non fare agli altri tutto quello che non vorresti ricevere da loro e anche, fai agli altri tutto quello che vorresti che gli altri ti facessero."
Grandi pensatori, dottori, teologi e religiosi affermano che sarebbe molto difficile attingere la evoluzione ética della umanitá e la disposizione dell'uomo per il bene, l'amore e la solidarietá senza credere in Dio e qualche cosa dopo la nostra morte terrena.

Anche se non esistesse Dio, la ética cristiana é necessaria. Se la forma per ottenerla sia per la filosofia o per la religione, poco interessa, il fatto é che gli ideali di amore, solidarietá,umiltá, bontá e disposizione per cooperare e fare il bene sono valori che ci tornano umani,civilizzati e ci fanno vivere bene con noi stessi. Senza questo sarebbe il ritorno alle barbarie.
L'influenza istorica di Gesú é tanto grande che anche l'arrogante Napoleone Bonaparte la riconobbe dicendo questa frase: " Alessandro, Cesare, Carlo Magno e io abbiamo fondati imperi..... ma su che cosa li abbiamo fondati questi imperi ? Sulla forza ! Quel predicatore indigente di Nazarét ha fondato un impero maggiore dei nostri tutti insieme sull'amore e, fino a oggi, milioni di persone lo seguono e muoiono per Lui."

Buon Natale a tutti, credenti e non credenti, e chissá se questi uomini di fede che su auto-proclamano átei confessi non ci precederanno nella Patria Celeste !!!!!!!
Dott. Alberto Rossini (Brasil)
p.s.
Per gli abbortisti: " É giá uomo colui che lo sará " (Tertulliano)
