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XXVII domenica del
Tempo Ordinario


Anno C

Signore Gesù,
insegnaci a pregare

PENSIERO DELLA DOMENICA
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E’ sorprendente, quando leggiamo il Vangelo, l’azione pedagogica di Gesù verso i suoi amici prediletti, gli Apostoli. Non ha scelto persone e menti eccelse, con titoli particolari e i meriti, ma persone  semplici che pongono al Maestro domande ingenue. Poi nel brano di San Luca, per noi più adatto, Gesù si trova in viaggio verso  Gerusalemme e fa  sosta nel villaggio di Betania, sulle pendici orientali del monte degli ulivi. E Gesù, con pazienza e calma, li catechizza gradualmente.
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Un atteggiamento  particolare del Messia che i suoi amici costatavano era questo: giornate intensissime di lavoro, e sempre, lungo spazio per la preghiera. ll luogo dove questa si volta si ferma  a  pregare, è qualche chilometro più avanti  di Betania, sulle pendici del monte  degli ulivi, di fronte a Gerusalemme.

Gli apostoli non riuscirono mai ad imitarlo in ciò: si addormentarono infatti sia sul Tabor sia nel Getsemani.

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Lo ammirano e gli chiedono come avrebbero potuto fare loro ugualmente. Interprete, come al solito, dei desideri di tutti,è Pietro:

“...Signore insegnaci a pregare…”

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Oltre che una formula gli apostoli chiedevano anche il segreto per restare a pregare a lungo come faceva Lui.

Il segreto della lunga preghiera non aveva in realtà bisogno di essere insegnato, derivando ciò soprattutto dall’amore a Dio, che induce a restare a lungo in colloquio con Lui. Gesù si limita a ricordare la sintesi essenziale di ogni preghiera:

IL PADRE NOSTRO

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 E’ la preghiera che certamente da bambini ci è stata insegnata e sappiamo anche noi ripeterla quando viene declamata solennemente.

Io vorrei proporti, quando hai tempo e modo, di recitarla, anche mentalmente, quando sei solo, dove nessuno ti osserva. Proverai cosa significa rivolgersi al Creatore che ha cura e premura di tutte le sue creature.

C’è una frase cha a me fa molto pensare quando diciamo:

...perdonaci i nostri peccati perché anche noi
perdoniamo ad ogni nostro debitore...


E’ il punto fisso della dottrina del Cristo: perdonare sempre e tutti. Per attuare questo dobbiamo andare controcorrente all’istinto della nostra natura, che potrebbe prendere il sopravvento con il risentimento e il rancore. Quando riusciamo ad avere una dignitosa indifferenza verso quelli con i quali siamo in dissidio,ci sembra di fare un eroismo e spingersi più avanti e stendere la mano, la consideriamo come una debolezza e ci sembra di essere noi dalla parte del torto; ma nel nostro animo non c’è pace.

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Signore ancora una volta mi inviti ad attuare
questo tuo comando
“amatevi”


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Ci ho provato tante volte, ma non ho avuto mai il coraggio di seguire totalmente il tuo insegnamento. Quanto avrei bisogno di serenità interiore che Tu mi garantisci se riesco a fare come Tu comandi!

Lo so è per mio bene e ancora mi ostino a cercare soluzioni intermedie che mi lasciano sempre insoddisfatto.

Don Lucio Luzzi
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Video correlato
"Signore, insegnaci a pregare"
Introduzione al canto a cura di Don Lucio Luzzi - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Elaborazione musicale a cura di Mons. Marco Frisina

AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação.....3.1 DA COMUNICAÇAO INTERIOR DE CRISTO COM A ALMA FIÉL

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Imitação.....3.1
 DA COMUNICAÇAO INTERIOR
 DE CRISTO COM A ALMA FIÉL

 
Ouvirei o que o Senhor Deus me disser.
Bem-aventurada a alma que ouve, em si mesma, a voz do Senhor e recebe de seus lábios palavras de consolação. Bem-aventurados os ouvidos que, insensíveis aos rumores do mundo, percebem o sopro da inspiração divina. Bem-aventurados os ouvidos que não escutam a voz que atroa lá fora, mas atendem à verdade, que ensina no interior.
Bem-aventurados os olhos que, cerrados às coisas exteriores, estão abertos às interiores.
Bem-aventurados os que penetram as veredas interiores e se aplicam, por quotidianos exercícios, a entender os celestes arcanos.


THE WAYS OF THE SPIRIT

It's Christmas

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A true joy of the hearth

Five centuries before the coming of Jesus, the king of Babylon (today Baghdad) invaded Israel and deported all its inhabitants to Mesopotamia. Then the prophet Isaiah’s voice raised high; he turned to people and encouraged them: “… After waiting for a long time, the salvation came at last. For us as well, from 20 centuries onwards, Christmas comes every year, as synonymous, often unaware, of joy, peace and family time.
These feelings are showed through lightings, decorations, Christmas tree, presepe, gifts and evenings spent in the family. For the believers, the Christmas joy is the same joy announced by the Angels to the shepherds in the holy night“.
 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Tercer Domingo de Adviento gaudete: de Alegría

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Tercer Domingo de Adviento gaudete: de Alegría
Lectura del Evangelio: Lucas 3,10-18
Este Tercer Domingo de Adviento gaudete desde hace muchos siglos es una invitación especial a la alegría. Procede de la primera palabra latina, gaudete, en la antífona de entrada de nuestra misa de hoy y que utiliza una frase de San Pablo, de la Carta a los Filipenses: “Estad siempre alegres en el Señor, os lo repito: estad siempre alegres. El Señor está cerca”. Nada, realmente, puede definir el Adviento con tan pocas palabras. Alegres, siempre alegres esperamos al Señor, que hecho Niño viene a salvarnos. Alegría, paz, amor, esperanza…
“Él tomó la palabra y dijo a todos: ‘Yo os he bautizado con agua; pero viene el que puede más que yo y no merezco desatarle la correa de sus sandalias”.


WEGE DES GEISTES

TERZA DOMENICA DELLA QUARESIMA UNA RIFLESSIONE


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TERZA DOMENICA DELLA QUARESIMA
           UNA RIFLESSIONE


Il Vangelo di oggi ci pone davanti il commentario di Gesú a rispetto della morte di alcuni Gallilei  e dell'incidente della torre di Siloé quando aprofitta per racconatare la parabola del fico esterile.I due aspetti parlano della stessa realitá: la necessitá e l'urgenza della conversione, tema molto accentuato in questo tempo di Quaresima. I fatti narrati non sono castighi di Dio, ma chiamano al cambiamento di vita. Le persone morte non sono piú peccatori, Dio non é vingativo neppure si allegra com la morte del peccatore, ma fa questione della conversione e vita.


Preghiere

Croce dei Giovani, parlaci.

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Croce dei Giovani, parlaci.

Parlaci profondamente di Amore,
quello totale di Cristo per noi.
Abbiamo bisogno di saper che lassù
Qualcuno ci ama davvero.
Parlaci di perdono come Gesù ha fatto
quando era attaccato alla Croce.