Gesù disse: Oggi si e compiuta questa scrittura . |
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III Domenica T.O/c
24 Gennaio 2016
Gesù disse: Oggi si e compiuta questa scrittura .
Gesù saputo dellimprigionamento del Battista, ordinato da Erode Antipa, per allontanarsi dal pericoloso controllo dellempio sovrano, ritorna in Galilea.
E questo il momento in cui la sua fama si diffuse in tutta la regione; insegnava nelle sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.

Si recò a Narareth dove era stato allevato, ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.
Ogni centro palestinese aveva almeno una sinagoga(=luogo di preghiera e di istruzione).
Era costituita da una sala a tre navate ( contornata da un matroneo per le donne ), orientata in modo che i fedeli fossero rivolti verso Gerusalemme, con un atrio dove era la vasca per le abluzioni e qualche stanza adiacente per la scuola dei fanciulli e per ospizio dei pellegrini.
In un armadio della sala erano sistemati rotoli dei libri sacri. Le riunioni si tenevano specialmente il sabato ( ma anche il lunedì e giovedì ).
Si iniziava con la preghiera comune ( sema= ascolta Israele ); seguiva la semònèesrè ( diciotto benedizioni o preghiere ); si leggeva quindi la Bibbia, prima in ebraico, poi in aramaico, lingua allora parlata dal popolo.
Seguiva una esortazione e infine unaltra preghiera e la benedizione.

Da questo breve spaccato della vita pubblica di Cristo, cogliamo due insegnamenti, certamente utili per noi.
E sorprendente la religiosità del popolo israelita e il suo bisogno dellascolto della Parola di Dio, se la paragoniamo alla nostra aridità ed insofferenza ad una meditazione lenta, per assimilare ogni particolare.
Ci pensate, a volte, il nostro gradimento va per quella Chiesa dove la messa è corta ( come si dice in gergo popolare ); così in una manciata di minuti, ci sembra di aver assolto al precetto festivo ed usciamo di Chiesa, come siamo entrati, con la nostra aridità.

Ci sono i lettori che non sempre sono di nostro gradimento o simpatia e quando siamo fuori del tempio, cè una apparente benevola critica, ma pungente,perché inconsciamente scatta in noi un vago sentimento di invidia.. E quello che avvenne tra i paesani di Gesù.
Avevano seguito con raccoglimento la preghiera, le letture e le esortazioni, ma poi, in piazza, è spontaneo anche per loro dire: ma questo non è figlio di Giuseppe?..e chi si crede di essere?
Signore mio, sgombra dalla mia mente ogni riferimento o raffronto, perché nel mio cuore la Parola di Dio diventi feconda e mi guidi nei meandri del mio quotidiano.
