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XXVII domenica del
Tempo Ordinario


Anno B

"L'uomo non divida ciò
che Dio ha congiunto"

PENSIERO DELLA DOMENICA
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Nei suoi tre anni di vita pubblica, Gesù non si è limitato, tramite i miracoli, a dimostrare la Sua divinità e a venire incontro alle esigenze temporali della sua gente. Un giorno disse: ”...sono venuto a perfezionare la legge...”. Compito arduo, inculcare un cambiamento di mentalità per gli ebrei ancorati da secoli alle 613 prescrizioni della legge mosaica. Un problema simile, per noi contemporanei, dovrebbe partire dalla necessità di possibili compromessi, di smussare gli angoli da una parte e dall’altra, di cedere su qualcosa, per arrivare a soluzioni positive. Nella sua vita, invece, il Cristo ha sempre rifiutato il pur minimo compromesso ed è stato sempre categorico, perché le sue leggi provengono da Dio, sono Parola di Dio. Immutabile perché eterna.

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Nella Liturgia di oggi viene presentato
il brano di Marco (10.2-16)
dove Gesù affronta decisamente,
senza mezzi termini,
l’annoso problema del divorzio:

“... in quel tempo, avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, domandarono a Gesù: è lecito a un marito ripudiare la propria moglie? Ma Egli rispose loro: che cosa vi ha ordinato Mosè? Dissero: Mosè ha permesso di scrivere l’atto di ripudio e di rimandarla.  Gesù disse loro: Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicchè non sono più due ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”.

In Israele al tempo di Gesù, era presente il divorzio e la poligamia. Il divorzio apparteneva solo all’uomo, non alla donna.

La poligamia, ossia matrimonio con più coniugi, non era molto frequente in Israele “per motivi pecuniari” dice Joachim Jeremias.

L’espressione usata dal Messia “non sono più due ma una sola carne” è tipicamente semitica, per indicare l’unione delle due persone, coinvolgente non solo la sfera dei pensieri e affetti, ma anche delle esigenze bio - psichiche.

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Quanto è superficiale ed opportunista il nostro atteggiamento di fronte all’evento, purtroppo quasi quotidiano, del divorzio! C‘è bisogno di un grande equilibrio.

Mai giudicare, mai condannare!

Però la nostra conclusione errata è: ”... allora chi lo attua è libero di farlo senza essere giudicato nemmeno da Dio”.

Sui principi Dio non transige.
La legge divina non può
essere modificata o aggiustata

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Non avremo mai diritto di condannare gli attori del divorzio, ma dobbiamo, anche se con amarezza, ribadire che la Legge di Dio è immutabile e non è lecito alle creature umane di ignorarla né di contraddirla, magari con un auto giustificazione, che non ha senso davanti a Dio.

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Prepariamoci per ogni esperienza negativa che ci si può prospettare, prima di agire, a pregare, pregare molto, chiedendo consiglio a Lui solo che può veramente tirarci fuori dalle nostra angosce.

Don Lucio Luzzi
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Vie dello Spirito
Portale Cattolico Italiano
presenta


Video correlato
"A Te, Signor, leviamo i cuori"
Introduzione a cura di Don Lucio Luzzi
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AS VIAS DO ESPIRITO

33° Domingo de Tempo Comum



33° Domingo de Tempo Comum
16 Novembro 2014
Uma Reflexão


A liturgia desse domingo do tempo comum recorda aos cristãos a grande responsabilidade  de ser, no tempo historico em que vivemos, testemunha conciênte activa e comprometida desse projeto de salvação e libertação que Deus tem para com cada um de nós.



CODICE N

THE WAYS OF THE SPIRIT

It's Christmas

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A true joy of the hearth

Five centuries before the coming of Jesus, the king of Babylon (today Baghdad) invaded Israel and deported all its inhabitants to Mesopotamia. Then the prophet Isaiah’s voice raised high; he turned to people and encouraged them: “… After waiting for a long time, the salvation came at last. For us as well, from 20 centuries onwards, Christmas comes every year, as synonymous, often unaware, of joy, peace and family time.
These feelings are showed through lightings, decorations, Christmas tree, presepe, gifts and evenings spent in the family. For the believers, the Christmas joy is the same joy announced by the Angels to the shepherds in the holy night“.
 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

EVANGELIO: Lucas 9,18-24

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EVANGELIO: Lucas 9,18-24

“¿Quién dice la gente que soy yo?...
Y vosotros, ¿quién decís que soy yo?”
Es el momento de preguntarnos, a los que todavía quedamos en el interior de los templos, sobre nuestro conocimiento y sobre la idea que tenemos de Jesucristo:
¿Cómo vamos a dar testimonio de Alguien desconocido?
¿Cómo vamos hablar de aquello que desconocemos?
¿Cómo vamos a entusiasmar si primero no lo sentimos y no lo vivimos?
¿Cómo vamos a vivir de su presencia si no nos preguntamos cómo es ni hacia dónde va?
¿Cómo lo vamos a sentir si preguntamos de todo y por todo, menos las más de las veces, por aquello que es importante?
¿Cómo nos va a contestar el Señor quién es... cuando, tal vez, ni nos hemos molestado en interesarnos por El?


WEGE DES GEISTES

É NATAL ! ME DEIXEM NASCER

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É NATAL !  ME DEIXEM NASCER
De Giosy Cento
 
ME DEIXEM NASCER: assim diz DEUS desde sempre. Ele que se define como Vida sem tempo mas que se manifesta no tempo, como vida sem matéria, mas que se torna palpável no homem vivente que é a sua gloria.

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ME DEIXEM NASCER:depois de esperas intermináveis de conflitos e ódios históricos, de criaturas que morrem de tantos sofrimentos por causa da fome e das guerras, depois de decisões de milhões de abortos sem motivo e sem coração, projetem uma familia que não seja somente uma dupla, mas que seja pai, mãe e filhos. Não pensem que eu esteja vos impondo de fazer nascer criaturas, não, mas inscreví no vosso DNA um desejo de vida nova, espelho dos vossos olhos e esperança para o sempre.

Preghiere

PERCHÉ E COME PREGARE ? Un pensiero

PERCHÉ  E  COME   PREGARE  ?
          Un pensiero


La preghiera come dialogo com Dio é un bene sommo, essendo una vera intimitá con Lui stesso. Come gli occhi del corpo vedendo la luce ne sono schiariti cosí anche l'anima che é tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera. Non deve essere frattanto una preghiera fatta per abitudine, ma che proceda dal cuore e non deve essere circonscritta a determinati tempi e ore ma fiorire continuamente notte e giorno. Non bisogna innalzare il nostro animo a Dio solamente quando attendiamo con tutto lo spirito alla preghiera. Occorre che anche quando siamo occupati in altre faccende sia nella cura verso i poveri sia in altre attivitá inpreziosite magari dalla generositá verso il prossimo, abbiamo il  desiderio e il ricordo di Dio, perché, insaporito dall'amore divino come da sale, tutto diventi cibo gostosissimo al Signore dell'universo. Possiamo godere continuamente di questo vantaggio, anzi, per tutta la vita se a questo tipo di preghiera dedichiamo il piú possibile del nostro tempo. La preghiera é la luce dell'anima, vera conoscenza di Dio, mediatrice tra Dio e l'uomo. L'anima elevata per mezzo suo in alto fino al cielo abbraccia il Signore con amplessi ineffabili.  La preghiera funge da augusta messaggera dinanzi a Dio  e allo stesso tempo rende felice l'anima perché appaga le sue aspirazioni, dovendo essere una preghiera autentica e non sole parole meccaniche.   Essa é um desiderio di Dio, un amore ineffabile che non proviene dagli uomini ma prodotto di una grazia divina. Di essa l'Apostolo dice: " non sappiamo pregare come conviene, ma lo spirito santo intercede per noi con gemiti inesprimibili."( Rom. 8.26b)  Se il  Signore da a qualcuno tale modo di pregare é una richezza da valorizare  e un cibo celeste che sazia l'anima. S elo ha gustato si accende il desiderio celeste per il Signore come un fuoco ardente che infiamma l'anima. Dobbiamo abbellire la nostra casa di modestia e umiltá mediante la pratica della preghiera e rendere splendida la nostra abitazione con la luce della giustizia e ornare le pareti con opere buone come una patina di oro puro e al posto dei muri e delle pietre preziose collocare la fede e la magnimitá ponendo ogni cosa in alto sul fastigio la preghiera e decoro di tutte le cose.  Solo cosí prepariamo al Signore una degna demora e cosí lo accoglieremo  in splendida reggia e  cosí trasformerai la tua anima in un tempio della sua presenza...........