Inizia il nuovo anno liturgico
Il calendario liturgico è impostato su tre cicli (A.B.C.) Con questa prime domenica di Avvento, la liturgia inizia il nuovo anno con il ciclo A.
Per tutto lanno liturgico ci accompagnerà lEvangelista Matteo, detto Levi; era figlio di Alfeo ed esercitava lufficio di gabelliere o esattore dimposte nella città di Cafarnao.
Chiamato da Gesù a seguirlo, mentre sedeva al tavolo del suo lavoro, abbandonò subito il suo ufficio e seguì il Maestro. La tradizione vuole che egli abbia predicato il Vangelo agli Ebrei della Palestina, conducendo una vita assai austera.
Questo primo periodo dellanno si chiama Avvento = preparazione al grande Evento del Natale.
Nella storia dellumanità cè stato sempre nel cuore delluomo il grande anelito e sogno, spesso irrealizzabile, che potesse arrivare un giorno un Salvatore.
Il popolo ebreo aveva identificato questo atteso e sospirato Salvatore nella figura del Messia. Tardava a venire nel corso dei secoli, ma la speranza, lattesa era sempre considerata unica ancora di salvezza.
Seicentocinquanta anni prima di Cristo, Geremia, nato in Anatot a circa cinque chilometri a nord di Gerusalemme, rimasto celibe per ordine di Dio, annunciava alla sua gente, senza specificare il tempo, la venuta di un discendente di Davide, che avrebbe portato gioia e la speranza allintera umanità.
E la Liturgia ci invita a percorrere questo cammino che ci porterà a rafforzare la nostra fede in Cristo, fatto uomo, nostra salvezza.
Ripeteremo insieme, per entrare nello spirito dellAvvento, il bellissimo salmo 121: Andiamo con gioia incontro al Signore
Per i miei fratelli ed i miei amici io dirò: su di te sia pace/ chiederò per te il bene....
Forse ti domandi: ma cosa devo fare in particolare, per prepararmi al Natale?
Io direi che per prima cosa dovremmo mettere un po di ordine a tutto quello che trova alloggio nel nostro cuore.
Lo paragono spesso ad un magazzino, un ripostiglio dove si ammassano i più disparati oggetti.
Il mio Avvento dovrebbe essere riordinare i sentimenti, i possibili risentimenti, i continui mutevoli stati danimo di fiducia e sfiducia, di speranza e scoraggiamento, di insoddisfazione, del mio ostinato atteggiamento nellessere sempre dalla parte della ragione, della mia insofferenza verso chi è a capo nel mio lavoro, del non accettare lumiliazione nel non venirmi riconosciuti i miei presunti meriti, del disagio che provo addirittura anche nei rapporti con i miei familiari, della mia mancanza completa, insomma, di vera serenità e di un po di pace
Signore mio, ci riuscirò a mettere un po di ordine dentro di me? Vorrei riuscire almeno a lasciare un piccolo spazio pulito, sgombro, per farti nascere per Natale nel mio cuore!
Questo lo devo fare cominciando subito, perché poi, quando arrivano le feste anche io verrò inevitabilmente attratto dal folclore, dai regali, dalla ricorrenza che, prevalentemente sarà di cose esteriori, dal consumismo.
Se riuscissi, per Natale, ad essere felice non per le cose che passano e terminato il periodo natalizio, risprofondare nella mia solitudine, con i miei problemi insoluti!
Vorrei nello scambio di auguri, trasmettere un sorriso, espressione di un cuore in pace con Te.
Don Lucio Luzzi