VI DOMENICA DI PASQUA/C  1-Maggio 2016

 

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Credere:porre in Dio ogni speranza.

Durante l’anno liturgico la prima lettura per l’ascolto della Parola di Dio è presa dai librio del Vecchio Testamento e le poche righe proposte, non sempre, per noi digiuni, sono di facile collocazione e interpretazione.

 In questo periodo post-pasquale la Liturgia attinge dagli Atti degli Apostoli, il libro presumibilmente scritto da Luca nei primi mesi del 64, dove l’evangelista espone all’ottimo amico Teofilo, i fatti avvenuti mentre egli era presente.
 

 L’assemblea di Gerusalemme sancisce l’ingresso dei pagani nella Chiesa, senza obblighi della circoncisione e delle osservanze della legge mosaica.

 Gli apostoli hanno risposto allo Spiriti Santo. Ci sono dei contrasti all’interno della Chiesa nascente e gli apostoli non danno spazio a discussioni, opinioni diverse, ma seguono l’ispirazione dello Spirito Santo.
 

 

 

 

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“ E’ parso bene,infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agli idoli, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!” Come di inserisce bene il brano evangelico di Giov. 14,23-29: “..se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui….”

  Quando oggi si parla della concreta difficoltà di ogni tipo di convivenza è perché abbiamo messo come base la convenienza, il profitto, la soddisfazione, il piacere…e non sappiamo più conoscere il valore portante della vera amicizia.

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Io penso che anche per gli apostoli, ognuno con il loro carattere, con il loro modo di esprimersi e di comunicare, con l’anelito ( più volte espresso in varie circostanze) di primeggiare l’uno sull’altro, sarebbe stato difficile convivere se <gesù non li avesse formati gradualmente alla vera amicizia.

 E siccome accettavano il principio della vera fraternità, ma con molti, troppi distinguo, il Maestro è categorico quando dice loro: “..voi siete miei amici se farete quello che io vi comando…” 

Quelli di Gesù non sono fervorini, buoni consigli, pii desideri, ma è categorico: ..questo vi comando, amatevi gli uni gli altri..”

  La stessa cosa dice a me, a ciascuno di noi! Non possiamo continuare a distinguere e scegliere le persone verso le quali abbiamo sentimenti di amicizia.
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Il Cristo non ammette distinzioni verso l’antipatico, il cattivo,il presuntuoso, l’indisponente, il disonesto, l’approfittatore… mi dice: te lo comando amali come tuoi fratelli..” Signore perché sei così perentorio?

 Perché voglio che tu abbia la vera felicità; per questo ti voglio bene.

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AS VIAS DO ESPIRITO

Segundo Domingo do Advento


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Segundo Domingo do Advento

Uma reflexão


A liturgia do Segundo Domingo do Advento constitue um veemente apelo ao encontro do homem com Deus, à conversão.  Por sua parte Deus está sempre pronto a oferecer ao homem um mundo novo de liberdade, de justiça e de paz, mas essse mundo se tornará uma realidade quando o homem aceitar em reformar seu coração, abrindo-se aos valores de Deus.



THE WAYS OF THE SPIRIT

RINGRAZIARE DIO SEMPRE

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RINGRAZIARE DIO SEMPRE

Una riflessione

Dobbiamo ringraziare sempre Dio di ogni cosa che ci dona, San Paolo ce lo esorta sempre.  Tutto ci é stato donato e noi consideriamo poco il fatto che ogni cosa é un dono. Diamo troppo per scontata ogni cosa e purtroppo l'abitudine cancella in noi la tendenza a riconoscere e ringraziare Dio, l'artefice di tutto.  Questa tendenza al ringraziamento trasformerebbe i nostri cuori nella vera pace che solo il Signore ci puó dare. Avere un cuore pieno di riconoscenza per il Creatore Padre sarebbe un buon principio di conversione, ma difficilmente riusciamo a capirlo.

 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo de la Ascensión del Señor Lucas 24,46-53

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Domingo de la Ascensión del Señor

Lucas 24,46-53

Testigos de Jesús! Llevar su amor en el corazón, tener su nombre en los labios, juntarnos con otros muchos para celebrar su presencia. ¡Testigos de Jesús! Testigos de sus palabras, de sus gestos, de su modo de orar, de su compasión y ternura hacia los que sufren.
La oración es una experiencia de bendición. Jesús nunca nos deja solos. Sigue bendiciéndonos hasta el fin del mundo. Nos bendice en el Espíritu, el que nos ayuda a vivir con sencillez y verdad, con alegría y compasión, sin pretender ser grandes que humillan y fuertes que oprimen.


WEGE DES GEISTES

"Maternità Divina" di Proco di Costantinopoli

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Dall'Omelia di Proco di Costantinopoli sulla "Maternità Divina"

L’Oriente è noto per la sua tradizione mariana; a Bisenzio composero molti inni liturgici in onore della Madre di Dio. Come ha scritto V. Losskij, tutta la devozione orientale consiste nella celebrazione di ciò che è lo scopo della nostra salvezza: il superamento dell’abisso tra Dio e l’uomo. Perciò nella devota venerazione dei cristiani per Gesù Cristo, la persona divina incarnata, interviene Maria, l’unica persona umana deificata.
Gregorio Palamas la definisce “il confine tra i creato e il non creato”.
I Padri sentivano di tanto in tanto l’obiezione che si sente anche oggi: con le devozioni mariane non si diminuisce la venerazione che è in primo luogo di Cristo?
Essi rispondono unanimemente: “Quale Redentore sarebbe Cristo, se non si vedessero i  redenti!”.
Tra di essi Maria è al primo posto.

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Preghiere

Preghiera (A Maria)

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A Maria

Maria donna feriale rendimi allergico ai tripudi di feste che naufragano nel vuoto
Maria donna dell’attesa distruggi in me la frenesia di volere tutto e subito
Maria donna innamorata affrancami dalla voglia di essere sempre capito e amato
Maria donna gestante donami la gioia di sentire nel grembo i fremiti del mondo
Maria donna accogliente dilata a non finire in me la tenda dell’accoglienza