Rimaniamo uniti a Cristo vera vite

 

 Siamo già alla quinta domenica di Pasqua; si avvicina ormai la partenza definitiva di Gesù che ritorna al Padre  e questo ultimo periodo viene impiegato dal Maestro per confermare nella fede i suoi amici, gli apostoli.

 

 Ora sono convinti che Lui non è un fantasma. Lo hanno toccato Ha mangiato con loro.

 

 L’ansia di Gesù è che rimangano uniti fra loro, tramite Lui. E ancora una volta porta una similitudine plastica, comprensibilissima per loro: “…rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci.

 

 Chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla…se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato…”

 

 E gli apostoli con atteggiamento semplice, quasi infantile, si imprimono nella mente l’immagine del tralcio che perché viva deve essere sempre attaccato alla vite.  Non esiste una vita cristiana senza un comunione totale con Cristo.

 

Per avere frutti nella nostra vita spirituale è condizione indispensabile attingere linfa vitale da lui il Redentore.


 Spesso nella nostra vita quotidiana pretendiamo di fare di testa nostra e non ci accorgiamo che gradualmente diventiamo un tralcio secco; assurdo pretendere frutti…l’anima senza la linfa vitale, muore.

  Quante volte anche io mi sono posto la stessa domanda che fece quel giovane a Gesù:: “..Maestro che devo fare per ottenere la vita eterna ?”. 

 E la risposta di Gesù per ognuno di noi è sempre la stessa: “..ama Dio con tutto il cuore e la mente…e il prossimo tuo come te stesso….”

  Eccola al linfa indispensabile ! 

 Mi sembra, e forse mi illudo, che per il primo punto sono a posto.

  Ma quando mi dice Gesù “..devi sempre e in ogni evenienza amare il tuo prossimo..” rimango perplesso, cerco di fare dei distinguo, provo a giustificarmi perché convinto che io sono dalla parte della ragione… 

 Dico sì, mi impegno a parole, ma poi in concreto rimando, rimando, perché non ho coraggio e non riesco a sbloccarmi.


E mentre mi sembra di essere sicuramente ancorato da sempre a Lui, mio Signore, io stò diventando un tralcio che se non ho il coraggio di drastiche soluzioni, lentamente appassisce e si secca.

  E se entriamo nella aridità dell’anima, la nostra sorte sarebbe ben triste. 

Con quanto amore Gesù dice agli apostoli e ad ognuno di noi; “..rimanete in me ed io in voi..”

  SIGNORE AIUTACI AD ESSERE SEMPRE UNITI A TE PER PORTARE FRUTTI. 

QUESTO SIA IL NOSTRO DESIDERIO: SAPER VIVERE DA FRATELLI, PER REALIZZARE UNA VERA COMUNIONE,

AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação... 1.24 DO JUIZO E DAS PENAS DOS PECADORES

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Imitação... 1.24
 
DO JUIZO E DAS PENAS
DOS PECADORES
 

Em todas as coisas olha o fim e como comparecerás diante do Juiz sevéro a quem nada é oculto, que não se deixa aplacar com dádivas, nem aceita desculpas: mas julgará com justiça.
Estulto e miserável pecador ! Que responderás a Deus que conhece todos os teus crime, se tremes em presença de um homem irado ?
Por que não te preparas para o dia do juizo, quando ninguém poderá ser escusado ou defendido por outrem, pois cada um terá bastante para fazer por si ?
Agora teu trabalho é frutuoso e o teu pranto aceitável, os teus gémidos são eficazes, satisfatoria e purificadora a tua dor.

THE WAYS OF THE SPIRIT

To Mary, a model of Faith

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To Mary, a model of Faith

Written by H.E. Cardinal
Angelo Comastri

Virgin Mary,
The lantern of Your faith has always been lighted;
You are the Advocate! Put oil in our poor lanterns
so that the light of our life enlightens “the Holy Face of Jesus”.



Virgin Mary, we are people of little faith;
A single sign of difficulty scares us;
A single doubt dampens our enthusiasm.



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo XIV del Tiempo Ordinario

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Domingo XIV del Tiempo Ordinario

“Después de esto, designó el Señor a otros 72, y los envió de dos en dos delante de sí, a todas las ciudades y sitios a donde él había de ir. Y les dijo: La mies es mucha, y los obreros pocos. Rogad, pues, al Dueño de la mies que envíe obreros a su mies”



WEGE DES GEISTES

Un lebbroso, vedendosi guarito, tornò indietro

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 Un lebbroso, vedendosi guarito,
tornò indietro


PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO

II Messia, fin dall'inizio della sua vita pubblica, ha cura e premura particolare per i diseredati, i bisognosi. Compie prodigi, miracoli, come prova inconfutabile della Sua divinità. In quel tempo la malattia incurabile era la lebbra, considerata come una impurità legale. Mosè (Lev. 13, 45-46) aveva stabilito: "… il lebbroso colpito dalla lebbra porterà vesti strappate e il capo coperto, si coprirà la barba e andrà gridando: Immondo! Immondo! Sarà immondo finché avrà la piaga; e immondo, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento”. Dieci lebbrosi chiedono la guarigione a Gesù, ma solo un samaritano, uno straniero, torna indietro pe ringraziarlo. A costui Gesù dona la pienezza della vita, non solo fisica, ma anche spirituale.


 

Preghiere

SANTO ANGELO CUSTODE

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SANTO ANGELO CUSTODE

" Il tuo santo angelo custode vegli sempre su di te, sia egli il tuo condottiero che ti guidi per l'aspro sentiero della vita: ti custodisca sempre nella grazia di Gesú, ti sostenga con le sue mani affinché tu non dia nel piede di qualche sasso: ti  protegga sotto le ali dalle insidie tutte del mondo, dal demonio e dalla carne. Come é consolante il pensiero che vicino a noi stà uno spirito, il quale dalla culla al tramonto non ci lascia mai un istante nemmeno quando osiamo di peccare.