LINFERNO ESISTE DAVVERO?
Questa curiosa domanda è venuta di moda da qualche decennio.
Un credente di altri tempi si sarebbe scandalizzato, al semplice sentirsela in
mente. Oggi si vuole essere razionali, o più chiaramente, ragionevoli, e mi sta bene. Ma
quando si parla di Fede cristiana, bisogna ricordare sempre che le verità rivelate
non sono il prodotto della nostra mente, bensi della rivelazione di Dio, in persona di Gesù
Cristo. Se si dimentica questo, tutto può apparire incredibile. Messa da parte ogni altra
questione, vogliamo, adesso, far luce su di una verità che ha fatto sempre tanta paura (forse
anche una specie di paura magica, tutt'altro che cristiana!): l'inferno, parlandone
secondo la dottrina della Chiesa, nella maniera più accessibile alla sensibilità e alle
esigenze del nostro tempo.
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Dunque è stato, modo di essere per sempre infelici, dannati (cioè condannati; ma poi diremo in che senso condannati) non luogo della perdizione eterna. Al di là del corporeo, della realtà terrena, c'ë solo spirito, e in esso non ci sono elementi di tempo e di spazio. Si è parlato di luogo, sia per l' inferno che per il purgatorio e il paradiso, per usare termini accessibili al popolo. Ora conviene metterli da parte. Ripetiamo: è lo stato, il modo di essere dove l'uomo, prima con la sola anima, poi anche con il corpo, si ritrova per sempre privato della visione beatifìca del Sommo ed Unico Bene, Dio. Per farvene un'idea (ma solo analogica, cioè ampiamente approssimativa), provate ad immaginare come si viene ai trovare una ragazza tradita da un fidanzato che adorava.
Anche se fosse su di un trono, si sentirebbe disperata, uccisa! Proprio così: lo stato di disperazione in cui si trova le fa dire, appunto, di sentirsi l'inferno dentro. Rimettendo al prossimo articolo le ragioni di Fede che assicurano l'esistenza dell 'inferno, limitiamoci, per ora, a dire che questa verità di Fede ha finito di apparire assurda, solo per il rivestimento popolare con cui spesso è stata presentata da catechisti e predicatori. La presenza del diavolo e del fuoco eterno hanno preso forme mitologiche etrusco-egiziane, con accentuazioni fantasiose, che hanno, creato un orrido magico sacrale, non corrispondente alla dottrina della Chiesa e nemmeno alle varie descrizioni che Gesù ci ha lasciato, desunte dall'immagine corrente del mpndo e dalle realtà concrete, che aveva davanti.