Le lacune del nostro metodo formativo religioso
Una parola va dedicata a precisare meglio il concetto di precetto e di esigenza della Messa festiva. Di solito sentiamo dire: se si è presenti alla Messa del Sabato sera, vale per il precetto della Domenica?
Il termine precetto significa semplicemente obbedienza. Esigenza vuol dire bisogno intimo di una cosa.
Quando, perciò si esegue un precetto della Chiesa, si obbedisce ad essa: per cui, perdere colpevolmente la Messa festiva è peccare di disobbedienza contro di essa.
A questo punto, dobbiamo dire chiaro: non è l'obbedienza, intesa come esecuzione di ordini che fa crescere, ma il bisogno, l'esigenza soddisfatta.
Indubbiamente, l'obbedienza, come rinuncia al proprio arbitrio, per amor di Cristo è un' altra cosa. Ma qui la intendiamo nel primo e più ovvio significato. Finché un figlio ti fa le cose solo per obbedienza, non cresce, resta un minorenne. Domani che, con il tuo aiuto, si crea delle convinzioni, dalle quali nascono esigenze che riesce a soddisfare, dimostra di crescere e diventare adulto.
Conseguenza: finché un persona cristiana si limita ad andare a Messa solo perché c'è di mezzo il precetto (obbedienza) non crescerà mai. Deve arrivare a sentirne l'esigenza profonda, in quanto che è inconcepibile dichiararsi cattolico e perdere per sistema la celebrazione festiva dell'eucaristia. Se risponde che lui Dio lo cerca e lo trova dappertutto, è nell'equivoco. Nessuno nega che si debba cercare Dio dappertutto essa e pregare insieme. La vita cristiana è vita comunitaria, e questo spessore comunitario, ecclesiale, va espresso con il ritrovarci insieme, davanti alla Parola di Cristo, per confrontarci cor perduto coscienza della propria identità cristiana.
E' questa una grave lacuna del nostro metodo formativo religioso: non aver creato una vera coscienza ecclesiale, vale a dire comunitaria del rapporto con Dio; aver insistito di preferenza sui doveri ecclesiali, senza evidenziare in maniera sufficiente che il Vangelo deve creare in noi un rapporto con il Padre, basato sulla più profonda comunione d'amore filiale con Lui, in Cristo, nella Chiesa.
Ora siamo al punto che i pastori della Chiesa non oserebbero mai di togliere il precetto della Messa, perché, in questo caso non verrebbe più nessuno. Verissimo. Ma, allora, ci si deve chiedere: se il nostro popolo viene a Messa solo per precetto e non per una profonda esigenza di spirito ecclesiale, cosa se ne attiene? Che resti eternamente minorenne (se non minorato!).
L'unica via d'uscita è quella di aiutare le nostre comunità cristiane a superare (non mettere da parte!) il concetto secco di precetto, portandole a sentire l'intima necessità di ritrovarci insieme facendo Chiesa, nella Liturgia Festiva.
QUANDO VUOI, PUOI SENTIRE COME PROTEZIONE A CASA TUA: IL PROFUMO CHE EMANAVA SANTA RITA DA CASCIA:LA ROSA. SAN PADRE PIO:IL GELSOMINO- SAN GIOVANNI PAOLO II: IL CEDRO.
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