Cara mamma, caro papà...
il vostro paradiso non m'interessa
Non cè dubbio che ogni uomo e donna,soprattutto giovani,cerchino ogni giorno, ogni istante una vita felice.
Tutti i nostri progetti sono in questa direzione: essere felici e rendere felici le persone a noi care. Cè un paradiso che tutti cerchiamo, fin da quando siamo usciti da quel paradiso meraviglioso che è il grembo materno.
Là, inconsciamente, vorremmo ritornare per essere nella totale comunione intima di gioia e di benessere.
Quando ero bambino e chiedevo a mia nonna: Nonna, dove è il Paradiso?, lei alzava lo sguardo e con un dito indicava il cielo dicendo: Lassù. Voleva dirmi che qui, nel dopoguerra, di paradiso ce ne era davvero poco o niente, ma che la speranza di godere tutto il bene era nelleternità beata di Dio.
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Poi è venuto il cosiddetto benessere e stiamo chiamando paradiso altre cose.
Sempre più spesso genitori e nonni, pur senza farlo esplicitamente, dicono al proprio bambino: Stai tranquillo il paradiso è possibile: Te lo costruiamo noi. Nascerai nel migliore ospedale. Avrai una culla con gli uccellini che ti svolazzano attorno e ti faranno sorridere per noi. Avrai cibo e controlli perfetti. Ti riempiremo la tua stanzetta di peluche e di ogni tipo di giocattoli, fino a scoppiare. Passerai da un gioco allaltro
forse senza divertirti, disorientato dalla qualità e quantità. Noi ti adoriamo al di sopra di ogni cosa. Verremo anche a confrontarci con le tue maestre di scuola materna e poi con quelle dellelementari, perché se tu non sai difenderti, ti difenderemo noi
non aver paura, noi ci siamo sempre.
E perché, si chiede il bambino, faticare tanto, se cè sempre qualcuno che mi risolve tutto?
Le tue feste, dai compleanni alla prima Comunione e alla Cresima,saranno da favola.
Vuoi il cellulare? Noi ti anticiperemo tanti tuoi desideri
il motorino sarà pronto... e anche la macchina....
Potrà sembrare un discorso esagerato, ma poi viene il momento che..
Un giorno o una sera ci capita di vedere questo figlio o figlia giovane inquieti e ci sentiamo impotenti!
Che cosa gli manca? E non troviamo risposta alle nostre preoccupazioni.
Chiediamo: Dove vai questa sera? e ci viene risposto: Che ti importa? Non sono libero di fare quello che voglio?.
Quando torni questa notte?. Non lo so. E poi tu che cosa vuoi? (e le risposte non sono sempre dette cosi bene in italiano
ma
). Il telefonino strategicamente irraggiungibile o lasciato suonare senza rispondere.., ma il denaro deve essere sempre disponibile, le richieste accettate
La nostra non è una visone negativa dei giovani, ma una riflessione sul loro paradiso.
I nostri ragazzi vogliono, nelladolescenza, crearsi e procurarsi il loro paradiso. Non sempre ci partecipano le loro esperienze personali, cercano divertimento, sballi, velocità, pasticche di euforia... IL PARADISO ARTIFICIALE!
Allora si dimentica che il Paradiso è nella gioia delle piccole cose,,nellamore vero, nelle amicizie costruttive, nellimpegno per un grande ideale, in una religione giovane vissuta da giovani, in un lavoro scolastico o di altro genere portato avanti con responsabilità.
Il Paradiso è a portata di mano. Ma Dio non vuole che sia quello che si apre con lo schianto di una macchina o con una overdose o con...
Il paradiso è ogni attimo di cielo che si tocca sulla terra nella semplicità dellesistere con amore, nella prospettive del Paradiso eterno, per il quale cè sempre tempo.
Don Giosy Cento