Sono cresciuto in Parrocchia con le tue canzoni in mezzo alla mia gente e ai miei ragazzi. Le ho suonate sempre con la fisarmonica. Verresti a un mercoledì di Quaresima che faccio con i giovani della Diocesi nella Cattedrale di Molfetta?. Fu questo il mio primo incontro telefonico con il Vescovo don. Dissi di sì e partii, allora, con la mia chitarra prendendo un aereo per Bari.
Maria Grazia si trova in un momento di crisi.
Nei giovani le difficoltà spesso si aggrovigliano. Un problema di carattere sentimentale si accompagna magari a problemi di orientamento per il futuro.
Se poi si devono affrontare delle delusioni, subite o date, il disorientamento è ancora più grande.
Si può vivere il buio anche nella luce della giovinezza.
Benedetta Bianchi Porro è unamica di Maria Grazia.
il carcere e un deserto spietato. Un luogo di solitudini raggelanti e di vicinanze obbligatorie. Eppure dentro il recinto -fatto di impotenza e disperazione, ignavia e dimenticanza, oppressione e reclusione -fioriscono storie di riscatto, veri abbaglianti anticipi e posticipi di risurrezione Storie al limite: taglienti come vetri, iridescenti come la speranza maltrattata, calpestata, ridotta a brandelli, ma mai del tutto cancellata. Storie nelle quali si manifesta un'irruzione, lintrusione di qualcosa di inaspettato, di sorprendente, di indicibile. Io lo definisco l'imbarazzo di Dio. Una presenza che spiazza, che apre all'inaudito. che per un attimo decisivo sospende e taglia la quotidianità della reclusione.
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Anche nella Liturgia di questa XV domenica ordinaria, appare evidente come i disegni di Dio non sono mai sinonimo di sillogismo o raziocinio umano, ma rimangono sempre misteriosi per noi. Settecentottanta anni a.c. a Tecoa, piccolo villeggio a 8 hm, a sud di Bethelem, Amos, un mandriano che praticava innesti e coltivava sicomori: Il Signore mi prese di dietro il bestiame e mi disse: Va, profetizza al mio popolo, Israele.. (Amos 7,15). Quando Dio si fa uomo e viene sulla terra per restaurare il suo Regno e fondare la Chiesa si servirà di pescatori, gente di mare, anche rozza, e certamente priva di cultura! A noi questo metodo sembra una pazzia, una presunzione e il preambolo per un sicuro fallimento! Lo vedi quanto sono diversi i disegni di Dio?
Nella notte del 19 novembre 2008, dopo un faticoso viaggio, sono "sbarcato" nel nord-est del Brasile, nella regione del Sergipe, il continente sudamericano con aerei ad alto sviluppo e con altre di immense povertà. Sono ospite del Vescovo della Diocesi di Proprià, una diocesi di 400.000 abitanti e con soli ventiquattro preti. La popolazione è in maggioranza cattolica, ma crescono sempre più numerose e svariate le sette religiose. Ho cercato di vivere al meglio la mia missione di fare concerti (in italiano!) e ho trovato grande attenzione ed entusiasmo in questa Chiesa semplice, umile e giova¬ne. L'immensità del Brasile permette di offrire solo qualche frammento della vita lì. Sono tornato sentendomi piccolo, ma con dentro il calore, non soltanto del sole estivo, ma dell'amore della gente, dei bambini e dei giovani.
San Giuseppe continua sua missione nella Chiesa per mezzo della sua poderosa intercessione in cielo. Con la sua grande dignitá e ammirabili esempi di virtú continua vivo e attuante. La gloria estraordinaria che gode nel cielo é proporsionale ai suoi meriti e generosa gratitudine del Suo Figlio Gesú che, secondo l'intensitá del grande amore del Santo, Gli dá una misura piena e superiore nel Suo Renho.
Viaggio dello spirito
La vita è un viaggio
dello spirito attraverso
la materia
Inno al viaggio e inno alla vita: al divenire che ci spinge ogni giorno ad essere uguali e diversi da noi stessi e dagli altri. Nasce da un mio bisogno di trovarmi, di perdermi, di trovarmi ancora, di sentire che i miei personali percorsi sono appartenuti, appartengono e apparterranno ad altri viaggiatori. Nellunicità del vivere e dell interpretare la strada cè una forza comune che muove ogni uomo e ogni donna verso qualcosa di indefinito, di sperato, di desiderato, di ignoto, di misterioso. Questa forza non conosce epoche storiche, non è contenuta da confini geografici è tipica dellumanità tutta e nobilita chi fortemente la sente.
D. Un'amica mi chiedeva se esiste davvero il Paradiso, dato che lei stava soffrendo tanto.
R. La domanda è di una donna che non è stata aiutata a dare alla propria sofferenza il senso e il valore della più nobile cooperazione con Gesù alla salvezza sua e del mondo. Il Paradiso c'è proprio come risposta al merito, e più ancora all'Amore con cui il Padre risponde al nostro gesto di accettazione figliale del Suo progetto d' Amore. Aiuti questa sua amica a vivere così la sua condizione attuale: ne avrà grande conforto su questo Calvario e le farà pregustare qualcosa che già sa di Paradiso.
Il culto della Croce, strumento della nostra redenzione, si è molto diffuso nella Chiesa; la Croce è adorata e riceve omaggi, che non si concedono ad altre reliquie e le feste della Santa Croce rivestono particolare splendore.Non era la Croce considerata dagli antichi come il supplizio più terribile e più infamante? Era allora cosa frequente vedere un ladro o uno schiavo messo in croce e ciò che di questo supplizio indirettamente conosciamo ci permette di valutarne latrocità. Il crocifisso moriva con lenta agonia, soffocato per lasfissia determinata dalla estensione delle braccia in alto, torturato da crampi ai nervi irrigiditi.
Caro giovane, poiché desideri conoscere più profondamente i cristiani con la presente cercherò di accontentarti.
I cristiani non si distinguono dagli altri uomini né per lingua, né per razza, né per costumi. Non abitano città proprie, non usano un linguaggio particolare né sono originali nel loro modo di vivere. La loro dottrina è semplice. Vivono in città americane, europee, asiatiche ed africane, cioè vivono dove sono nati. Naturalmente si adeguano alla cultura locale mangiando, bevendo e vestendo come gli altri.
Questo messaggio evangelico indica la strada della vita:" Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore...... e il tuo prossimo come te stesso" (Lc 10.27) E perché Dio ci ha amato per primo ci porta all'unione con Lui. La Santa Madre Teresa di Calcutta dice:" Noi abbiamo bisogno di questo intimio legame con Dio nella nostra vita quotidiana. E come possiamo ottenerlo ? Attraverso la preghiera " Se siamo in unione con Dio, cominciamo a sperimentare che tutto é possibile, anche l'amore verso il prossimo. Il programma di Gesú é un cuore che vede. "Vedere e fermarsi !"
Nella nostra vita la figura materna rappresenta l'amore incondizionato, purezza di cuore e di anima, sapienza in educare e correggere indipendentemente da essere madre di sangue, di creazione o di cuore. Ma molto di piú di queste figure umane che conviviamo e abbiamo come esempi nella nostra vita, possiamo contare costantemente con la figura materna spirituale di Colei che disse:" SI " alla cosa sconosciuta e prese di corpo e anima come una grande storia della salvezza della umanitá. Maria, che fu chiamata dall'angelo "piena di grazia" é stata la serva unica per ricevere, guardare, amare e creare per il mondo il Figlio di Dio, é un grande simbolo di Madre Spirituale.
Ciò che ha
impressionato più vivamente il pensiero cristiano di questi ultimi tempi sulla testimonianza di santità di Maria è stata l°immersione totale in un mistero che la circondava da ogni parte, senza che lei sentisse il bisogno del sussidio di rivelazioni 0 visioni, dello stampo dei patriarchi e dei profeti della sua gente. Lo abbiamo notato a suo luogo.
Credette alla parola dell'angelo, e si fidò; tenne presente la predizione del vegliardo del tempio e accettò senza riserve una missione chiaramente superiore ad una semplice donna del popolo. Non chiese spiegazioni di sorta.
IL SALUTO DI MARIA shalom GLI EFFETTI DI UN SEMPLICE PRESENTARSI
Dopo aver bussato alla porta di quella sua parente, entrò e, inchinandosi profondamente, secondo luso orientale, fece sentire il suo saluto: Shalom! Niente di più ordinario: tutti si salutavano così. Invece quella voce echeggiò nellambiente e nella famiglia in un modo che fu ritenuto del tutto straordinario: raggiunse persino la creatura di sei mesi, che lanziana Elisabetta portava in grembo. Questa dirà alla nuova arrivata, che è stato tutto effetto del suono del suo saluto . In realtà, il suono di quella voce era arrivato un attimo dopo lapparire di Maria dentro quella casa. La luce, si sa, precede il suono. Elisabetta non poteva saperlo...
" Recorremos à S.Eucaristia com douçura e temor " ( Santo Padre Pio )
O nome vem do latim e significa CORPO DO SENHOR A festa de Corpus Domini tem por objeto celebrar solenemente o mistério da Eucaristia , o sacramento do corpo e sangue de Jesus Cristo. Acontece numa quinta feira em alusão à Quinta Feira Santa quando se deu a instituição desse sacramento. Durante a ultima ceia de Jesus com seus apostolos, Ele mandou que celebrassem sua lembrança comendo o pão e bebendo o vinho que se transformaria em seu Corpo e Sangue.