NOTES PER UN TACCUINO RISERVATO LA VERA RICERCA DEL SACRO
Dicono che oggi, questa ricerca, sia più evidente che in altre epoche, da parte dell' individuo come delle masse. Segno che ci si sente ancora cristiani. Chi legge così la situazione religiosa attuale è affetto da miopia inguaribile, o non si è ancora liberato del tutto dalla dicotomia tra sacro e profano, di matrice pagana, tutt'al più ebraica; non evangelica.
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Se non fossi... caduto, per qualche giorno, dentro una casa di fratelli malati, l'AIDS, forse, sarebbe ancora un pensiero tanto lontano da me. Per qualche anno qualcuno ne ha parlato per vendere i suoi prodotti preventivi e ... preservativi da questa malattia. Riservata a drogati o omosessuali nell'immaginario comune, si na¬sconde invece dentro le case, nell'intimità, nella società, tra la gen¬te di cultura e tra i più sprovvisti umanamente, tra gli spacciatori o tra i turisti del piacere e delle avventure, tra persone inimmaginabili. Genitori che si contagiano tra loro per ignoranza o per incoscienza, giovani ingannati e usati. Come ha detto Papa Benedetto per l'Africa: non basta il profilattico a salvare dall'Aids. E ha pienamente ragione, p perché il problema riguarda la formazione totale dell'uomo e i comportamenti morali e umani che ne derivano per il bene stesso di ogni a persona.
Natale è alle porte.
Lannuncio di salvezza si fa sempre più esplicito ed insistente.
Ci viene proposto ancora un brano del profeta Isaia, che 700 anni prima di Cristo, invita il Re Acaz a chiedere un segno, ma la risposta fu: Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore.
Noi leggiamo la descrizione di questi fatti, come cose scontate e forse poco ci immedesimiamo nello stato danimo di un popolo che sogna la libertà, la pace, ma non vede limminenza di questi eventi.
Cinque secoli prima di Cristo, il Re di Babilonia (oggi Baghdad) invase Israele e deportò tutta la popolazione in Mesopotamia. Si levò la voce del profeta Isaia che, passando tra il popolo lo incoraggiava: ...non temete, ecco il vostro Dio verrà a salvarvi e tu Bethlehem non sei la minima tra i villaggi di Israele, perché da te nascerà il Salvatore.
GIOVANNI BATTISTA: IL PRECURSORE DEL SIGNORE UNA RIFLESSIONE
L' Evangelista Luca introduce in forma chiara e solenne la figura di Giovanni Battista, del quale il Vangelo ne parla in ripetute occasioni. Quando Gesù elogia Battista ( Mt 11,07/9 ) dimostra con chiarezza la sua volontà forte e il suo impegno in compiere la missione che Dio gli aveva ordinato. Le note caratteristiche della personalitá di Giovanni Battista sono l'umiltà, austerità, coraggio e spirito di preghiera. Portare avanti una missione così tanto eccelsa, essere precursore del Messia, merita da Cristo un singolare lovoro: " Giovanni Battista é il maggiore tra i nati da donna (MT,11.11)" lui ardeva con il suo amore verso Gesù dando testimonianza della luce affinché tutti credessero in Lui. Dichiara la superiorità di Gesú al dire che Lui esisteva ancora prima di lui essere nato, mostrando così la divinità di Cristo generato dal Padre dalla eternità e nato da Maria Vergine nel tempo e mostrando il carattere soprannaturale e trascendente del messianismo di Cristo, tanto distante dalla idea politica/religiosa che cercavano incutere i dirigenti giudei .
Sulla mia salute e
quanto mi è accaduto, posso attestarle quanto segue:
Il 12 agosto 1998 ho subìto il primo intervento per un
cistoma ovarico, e tutto si è rimesso a posto. Ma lentamente: fino ad agosto del 1999. A questo
punto si era reso necessario un nuovo intervento, che è stato rimandato al 19
settembre, perché era richiesta una gastroscopia, per fastidi che avvertivo al
fianco sinistro. Alla gastroscopia è risultata una grossa ulcera, in un brutto
punto dello stomaco. Per cui, il primario del reparto chirurgia di Carbonia mi
ha parlato di un grosso intervento. Così mi hanno asportato tutto lo stomaco,
insomma l 'apparato digerente.
La prima volta ti marchia in fondo all'anima: vomiti, ti accartocci, ti si spacca il petto eppure, in quello stesso istante, ti sembra di stare in paradiso.
La droga uccide le emozioni, cancella l'ansia, gli affanni, il dolore. Non senti fame, freddo, solitudine. Poi l'effetto svanisce e ti resta questa cosa nella testa, questo posto dove vuoi tornare.
Ci pensi e ci ripensi e se la cerchi ancora sei spacciato. Ti rifai e sei di nuovo in mezzo agli angeli.
Ma dura meno.
Dura troppo poco e ti ritrovi d'un botto sulla terra, con tutti i tuoi problemi che ti aspettano e questo chiodo già fisso nella testa. La cerchi ancora... ancora... ancora.
D/ Sono stato invitato a lavorare in un ristorante che resta aperto, come si sa, anche la Domenica e lefeste. Perciò non posso più andare a Messa festiva. Non dovevo accettare? Posso supplire lungo la settimana, nel giorno che ho libero?
R- Se la sua famiglia aveva serio bisogno del suo aiuto economico, nessuno pote¬va vietarglielo. Certo la privazione della S.Messa può nuocere davvero alla sua unione con Dio, se lei non cerca di fare quello che può, supplendo in quelle maniere che le si presenteranno. Quanto al supplirvi in un giorno libero della settimana, è un buon segno della sua coscienza religiosa; tuttavia non è un obbligo. Lo tenga bene in mente. Ma il discorso fra obbligo ed esigenze lo conosce già. Quindi è lodevole il suo ,desiderio: faccia quello che può per soddisfarlo. Può anche supplire con qualche lettu¬ra del Vangelo, qualche trasmissione radiotelevi¬siva della Messa (ma è possibile in un ristorante?).
D/ Mi sento ogni giorno più complicata nel mio spirito. Come fare a venirne fuori?
R/
Nel suo caso, il peggio sarebbe ricorrere a qualche psicologo, o
neurologo. Perché vi è, sì, di mezzo un po' di depressione neurologica;
ma in fondo, si tratta di una serie di difficoltà spirituali, da cui
stenta a venir fuori. Niente di anormale. Se tenesse presente il
consiglio di non porsi mai in atteggiamento problematico di fronte alle
varie situazioni, presto tornerebbe alla sua calma, alla padronanza
normale di se stessa.
D/ Se sento che offendono a me, riesco a tacere. Non ci riesco, se sento offendere la Chiesa e in suoi ministri.
R/
Molto bene. Ma nel difendere la buona causa, non si metta mai in
posizione di scontro, che finirebbe in polemiche dannose. E assai
migliore il sistema degli antichi del tira e molla. Ma al rovescio:
molla e tira. Cioè ammetta che ci possa essere del vero in certe
affermazioni su preti ecc. ma poi aiuti l'interlocutore o interlocutrice
a darsene una spiegazione fraterna. Tagliare con la pratica religiosa
non ha senso, perché il nostro rapporto con Dio è personale, anche se
inserito in un contesto ecclesiale, dove si posso¬no avere dei buoni
esempi e...anche dei non buoni.
Il cristiano ha nel cuore sempre un grande motivo di gioia: Cristo è risorto, ha sconfitto la morte ed ha dato a ciascuno di noi, sue creature, l'esultanza della nostra vita
A cura di Don Lucio Luzzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nel suo cammino verso Gerusalemme , in casa di uno dei farisei, Gesú non perde l'occasione di parlare della umiltá e generositá. Osservando gli invitati che occupavano i primi posti, Gesú propone la situazione di una festa di sposalizio per questionare il desiderio della autopromozione , di privilegi e di mostrarsi meglio degli altri. Occupare l'ultimo posto, piú che un gesto isolato, indica una attitudine: l'umiltá di chi necessitando dagli altri, di chi é appena invitato e non padrone della festa.
La finalitá che il Padre ha inviato il suo figlio Gesú é per la redenzione del peccato, la liberazione della schiavitú del demonio e della vita eterna con Lui. É certo che Gesú durante il suo ministero púbblico, mosso dalla misericordia, fece alcune cure e fece vari miracoli, ma non curó tutti i malati del mondo e neppure diminui le penalitá di questa vita, perché il dolore introdotto nel mondo dal peccato, ha un valore redentore unito alla sofferenza di Gesú.
Vorrei vestirmi da Babbo Natale, e stare vicino a te, come se fossimo amici da sempre. Se pensi alla tua infanzia, certamente il Natale aveva un sapore ed un calore particolare! Tu eri felice nella gioiosa speranza che Babbo Natale portasse qualche regalo per rendere, almeno per un po di giorni meno amara la tua vita che, con tanta dignità, percorrevi nella miseria.
Anche
dentro questi contorni di un discorso senza pretese, qualcosa deve
essersi proiettato davanti alla nostra mente, a proposito di questo
titolo di sovrana grandezza: la maternità divina di Maria. Ci
saremo almeno persuasi, se vi fosse stato bisogno, che sia assai più
facile compilare un manuale di preghiere all Immacolata di Lourdes, o
narrare la vicenda tutt'altro che chiara della presunta Casa
della Madonna di Loreto, oppure allestire un trattatello, ahimè semi
inutile, sui numerosi messaggi di veggenti mariani, che affrontare questo genere di riflessione, sulla dignità della madre di Dio.
" Dopo il nome di Gesú, non ci é altro nome che sia tanto poderoso per assisterci nelle nostre necessitá come il Santo Nome di Maria. " Il nome di Maria é ammirabile e succede à volte di qualcuno ottenere la salvezza o le nostre necessitá piú per l'invocazione di Maria di che il nome di Gesú. Quale é la causa di questo ? Sará che Maria é maggiore e piú poderosa del suo Figlio Divino ? NO, perché Lui non ha ricevuto da Maria la grandeza e il suo potere, al contrario, é stata Maria che ha ricevuto da Gesú questa grande gloria. Il motivo é che il Figlio di Dio , essendo il Signore Giudice, deve trata ogni uno conforme di accordo con i suoi meriti e secondo le regole della giustizia.
Già solo nel porsi davanti ad un problema complesso come questo, è d'obbligo procedere ad occhi bene aperti, non lasciandosi guidare da postulati istologici, o morfologici, per non cadere su di un terreno più magico sacrale che evangelico. Per i romani, eredi degli etruschi, parlare di verginità voleva, dire interessarsi alla condizione delle vestali, consacrate alla custodia del fuoco sacro, segno della perennità dell' Impero di Roma, e per questo, astrette alla rinuncia ad ogni attività sessuale, per tutto il tempo del loro servizio. Una prospettiva assolutamente pratica, che dalla sacralità sfociava su un contesto socio-politico.
Sê vigilante e fervoroso no serviço de Deus e pensa, amiúde, no fim a que vieste e porque e porque deixaste o mundo. Não foi, porventura, para viveres para Deus,fazendo-te homem espiritual ? Trilha, pois, com fervor o caminho da perfeição, porque,em breve, receberás o prêmio dos teus trabalhos: e não haverá mais temor ou dor em volta de ti. Trabalharás agora um pouco e encontrarás descanso, ou melhor, perene alegria. Se perseverares, com fervor e fidelidade em tuas ações, Deus, certamente,será fiél e generoso em te premiar.
The Blessed Virgin Mary, the Mother of Christ is the Co-redemptrix, meaning that Mary uniquely cooperated with Jesus and is entirely subordinate to and dependent upon Jesus, in the historic work of Redemption.Lets define our terms. What is Redemption? Redemption is the saving act of Jesus Christ, through his life, Passion, Death, and Resurrection, repairing our relationship with the Father by offering just compensation for the sins of humanity, and thus restoring the possibility of sanctifying grace, and friendship between God and humanity, which results in the inheritance of heaven.
La liturgia cuaresmal evoca la transfiguración del Señor: La transfiguración nos abre el velo secreto de Jesús: su admirable gloria. Ése es el fondo de su corazón, la vinculación esencial con el Padre y el Espíritu Santo. Por esa vía de contemplación quiere ir el himno:
Aquel hombre que asciende a la montaña a Dios está anhelando con sed viva; pierde su corazón allá en la fuente donde el dolor se pierde y pacífica, y el donde el Padre engendra al Hijo amado con el Amor que de su pecho espira.