Cara Venerabile Benedetta,
ho conosciuto la tua breve ma significativa esistenza tramite il libro che Graziella mi ha regalato: sono rimasta incantata dal tuo coraggio e sacrificio e debbo confessarti che ho pianto per Te, per me. Ogni giorno, specialmente alla sera, mi rivolgo a Te per avere, forza all'indomani. Spero tanto di incontrarti in un sogno per abbracciarti fisicamente.
Mi sono lasciato prendere totalmente dalle persone, dai fatti e dai movimenti e stavo per tralasciare di comunicare con voi lontani, ma sempre vicini.E cose ed eventi da scrivere ne ho una montagna!
Oltre le novità nel Centro Giovanile ne ho anche trovate rilevanti nel bairo (quartiere) Vila Piloto. I problemi, la miseria, le malattie sono sempre tantissimi, ma trovo qualche abitazione piú decente, un pó di ordine in piú e una certa vita di quartiere. La presenza del Centro e della Scuola hanno contribuito moltissimo ai cambiamenti.
La prima volta ti marchia in fondo all'anima: vomiti, ti accartocci, ti si spacca il petto eppure, in quello stesso istante, ti sembra di stare in paradiso.
La droga uccide le emozioni, cancella l'ansia, gli affanni, il dolore. Non senti fame, freddo, solitudine. Poi l'effetto svanisce e ti resta questa cosa nella testa, questo posto dove vuoi tornare.
Ci pensi e ci ripensi e se la cerchi ancora sei spacciato. Ti rifai e sei di nuovo in mezzo agli angeli.
Ma dura meno.
Dura troppo poco e ti ritrovi d'un botto sulla terra, con tutti i tuoi problemi che ti aspettano e questo chiodo già fisso nella testa. La cerchi ancora... ancora... ancora.
La Liturgia in queste domeniche ci proporrà delle parabole raccontate dal Maestro. I testi sono presi sempre dall'Evangelista Matteo. Esce di casa, va verso il lago, sale in barca, si mette seduto ed inizia a parlare alla folla che lo aveva raggiunto. E racconta la parabola del seminatore. "Parabola" voce greca che significa "paragone". Si tratta cioè di similitudini attinte dalla vita vissuta (a differenza delle favole, che narrano cose inverosimili). La parabola vuole illustrare ed imprimere facilmente nella memoria verità di ordine superiore."Ecco, il seminatore usci a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un' altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, si seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno".
A circa 400 km da Campo Grande, capitale del Mato Grosso, sorge Tres Lagoas, una cittadina di oltre 70.000 abitanti. Il suo nome nasce dalla presenza di tre laghetti che rendono più bello il luogo.
Cara Venerabile Benedetta,
ho conosciuto la tua breve ma significativa esistenza tramite il libro che Graziella mi ha regalato: sono rimasta incantata dal tuo coraggio e sacrificio e debbo confessarti che ho pianto per Te, per me. Ogni giorno, specialmente alla sera, mi rivolgo a Te per avere, forza all'indomani. Spero tanto di incontrarti in un sogno per abbracciarti fisicamente.
LE VIE ROMANE DEL MARE A cura di Maria Luisa De Gasperis
La Via del Mare era considerata dai Romani quella che seguiva parallelamente la costa ma fu chiamata così anche quella più interna costruita da Traiano. Cominciava ad Alessandria dEgitto e dopo avere seguito tutto larco costiero del Mediterraneo dove si affacciavano la Palestina e il Libano, proseguiva per Antiochia toccando le coste dellAnatolia per concludersi sullEllesponto. Sulle coste del Libano nei pressi del territorio irrigato dei fiumi dellAntilibano, sorgeva Tiro, che fu scelta per la sua posizione e per la sua opulenza come punto di arrivo e di partenza di importanti traffici commerciali. Questo paese si distingueva in maniera particolare per i suoi legni pregiati come il famoso Cedro del libano e per la Porpora ricavata dalle ghiandole di molluschi quali il Murex Trunculus e il Murex Brandaris dalle quale si estraggono delle gocce di liquido che a contatto con laria diventa rosso vermiglio.
Mileto- teatro romano
Nel Paese della porpora così era chiamato Tiro,
arrivavano come scambio, largento, il ferro e lo zinco dalla
Cornovaglia, il frutto medicinale della cassia da Damasco e grandi
quantità di cammelli, pecore e vino. Quando fu completata dai Romani
lammissione dellAsia con ledificazione di queste strade, si
incrementò tantissimo anche il commercio ma anche timori e paure per la
moralità ed il rilassamento dei costumi severe rigidi romani tanto che
Plinio il Vecchio così scrisse: lannessione dellAsia inferse un
grave colpo alla nostra moralità il lusso si diffuse da noi insieme con
il gusto dei vizi e la possibilità di appagarli . Le merci di cui
parlava Plinio erano infatti quelle che arrivavano dallAsia; loro dai
monti dellinterno, lo zinco e largento dalle regioni della Triade, le
lane finemente intessute da Mileto, le tappezzerie di Samo e Chio, i
gioielli tanto desiderati dalle matrone romane da Sardi, le famose
pergamene da Pergamo ma anche animali esotici e selvaggi degli
altopiani di quelle favolose regioni delloriente.Alcuni Miliarii
ricordano la costruzione di queste vie come quelle messe in opera in età
repubblicana dal Console M.Aquilio e dal governatore Cornutus Aquila
inviato da Augusto nel 6 a.C. La via Augusta o Sebastea avrebbe dovuto
collegare i territori interni con il Mar Nero e lEgeo; la strada
costiera che circondava lAnatolia era il proseguimento della Via del
mare così chiamata da Strabone e lungo essa si sono trovate molte
epigrafe che ricordano diversi imperatori da Augusto fino alla caduta
dellimpero.Da Adana le carovane attraversavano Tiro e si inoltravano
in una via che intersecava la via Augustea permettendo di preseguire
verso Selinunte, Cibura, Side famosa per i suoi mercati di schiavi,
Aspendos e Perge famosa anche per il passaggio di San Paolo che la usava
per i suoi lunghi viaggi.Da questa via si poteva raggiungere Mileto il
porto principale della Lega Ionica e quindi Efeso che fu definita come
la città più ricca e abbagliante di tutto questo territorio.
Mileto- resti archelogici
LE VIE ROMANE DEL MARE - II^
A cura di Maria Luisa De Gasperis
Una
delle vie più importanti tra le strade romane era quella che i
viandanti, commercianti ed intere carovane seguivano passando davanti al
Tempio di Traiano e al Tempio di Adriano ad Efeso. Per raggiungere
lagorà si doveva attraversare una porta a tre archi dedicata nel 3
a.C. ad Augusto. Superato il Teatro si raggiungeva la strada colonnata,
molto larga che era stata chiamata Arcadiana per ricordare limperatore
che laveva fatta costruire a proprie spese prima di essere assassinato
nel 460; da essa si poteva raggiungere il porto di Efeso da dove la via
carovaniera poteva proseguire per mare. Efeso si era sviluppata intorno
al Tempio di Artemide ed era stata considerata unaltra delle
meraviglie del mondo, aveva una cinta muraria di circa otto chilometri,
templi, agorà, teatri ginnasi e biblioteche, tutti rigorosamente
romani tanto che le fonti riferiscono: una città incredibilmte bella,
piena di bellezze .. Proseguendo verso Nord si incrociava nei
dintorni di Smirne la strada che attraversando il cuore dellAsia
partiva da Susa in Babilonia; dove si intersecavano queste vie,
avvenivano tutti gli scambi commerciali delle merci che provenivano
dallEstremo Oriente, dallinterno dellAsia e dalle città
dellAnatolia, Germa, Colonia, Gordio e Ancyra l attuale Ankara che
produceva lana pregiata, pere, gatti e miele. Sulla Tabula
Peutingeriana questa città è raffigurata con sei Torri. Ad Ankara,
inoltre si trovano i resti del Tempio di Augusto sul quale si potevano
leggere le parole del lunghissimo testo delle Res Gestae ovvero
lApologia di Augusto, la storia delle sue gesta e delle sue imprese. Si
legge inoltre che grazie alle strade costruite dai Romani e da lui
stesso ..aveva costretto i Parti a restituire a Roma le spoglie e gli
stendardi dei tre eserciti romani ..
.Erano diverse decine le strade
costruite dai Romani nella Turchia centrale ma tre erano considerate le
più importanti: quella che cominciava sul Bosforo, giungeva a Ponto,
toccava Sinope per arrivare in Armenia e raggiungere il mar Caspio. Da
Ponto infatti giungevano le merci preferite dai Romani: schiavi, cera,
miele, pesce, l amomum profumato, lassenzio, lelleboro, le lane
morbidissime e moltissime altre prezione merci. Queste strade oltre
permettere il transito di mercanzie erano arterie di difesa contro i
Parti che per Roma, soprattutto in epoca repubblicana fino alla caduta
dellimpero, erano diventati un problema molto serio e
pericoloso.Unaltra strada importantissima era quella che incominciava a
Nicomedia, tagliava le città di Claudianopolis, Flaviopolis e
Hadrianopolis sulle riva dellAmnias e si incrociava in Armenia con la
strada strategica Nord-Sud dal Mediterraneo al Mar Nero.
a cura della Professoressa universitaria MARIA LUISA DE GASPERIS
E iniziato
lanno giubilare della Misericordia. Non possiamo limitarci ad essere semplici
spettatori, ma dobbiamo approfittare per rivedere la nostra vita interiore, per
essere tutti oggetto della Misericordia infinita che Dio ha per ognuno di noi.
Questo messaggio evangelico indica la strada della vita:" Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore...... e il tuo prossimo come te stesso" (Lc 10.27) E perché Dio ci ha amato per primo ci porta all'unione con Lui. La Santa Madre Teresa di Calcutta dice:" Noi abbiamo bisogno di questo intimio legame con Dio nella nostra vita quotidiana. E come possiamo ottenerlo ? Attraverso la preghiera " Se siamo in unione con Dio, cominciamo a sperimentare che tutto é possibile, anche l'amore verso il prossimo. Il programma di Gesú é un cuore che vede. "Vedere e fermarsi !"
"Avvinto, affascinato, mi sono fermato di fronte a un busto, opera delicatissima dello scultore Berti. Non sapevo chi raffigurasse, ma quel volto di donna era di una rarissima delicata bellezza. Nonostante non sia un intenditore sono estremamente sensibile alle cose belle perciò mi permisi di pensare prima, e di dire poi, che avevo l'impressione di fermarmi di fronte alla delicatezza e alla perfezione dell'armonia dell'arte greca. Mi fermai ad ammirare; tentai di continuare la visita, ma tornai indietro. Mi fermai ancora fino a quando la sig.na Cappelli mi venne vicino e mi fece la presentazione di questo volto: mi parlò di Benedetta". Questi sono gli ingredienti di un occasionale incontro con Benedetta a Imola, da parte di un personaggio importante.
IL SALUTO DI MARIA shalom GLI EFFETTI DI UN SEMPLICE PRESENTARSI
Dopo aver bussato alla porta di quella sua parente, entrò e, inchinandosi profondamente, secondo luso orientale, fece sentire il suo saluto: Shalom! Niente di più ordinario: tutti si salutavano così. Invece quella voce echeggiò nellambiente e nella famiglia in un modo che fu ritenuto del tutto straordinario: raggiunse persino la creatura di sei mesi, che lanziana Elisabetta portava in grembo. Questa dirà alla nuova arrivata, che è stato tutto effetto del suono del suo saluto . In realtà, il suono di quella voce era arrivato un attimo dopo lapparire di Maria dentro quella casa. La luce, si sa, precede il suono. Elisabetta non poteva saperlo...
Secondo la tradizione della Chiesa, appena morto Gesú sulla croce, Giovanni avrebbe preso Maria a abitare con lui, assumendola come madre, in una cittá chiamata Efeso. Prima che Maria venisse a morire, si intenda questa morte non come consequenza del peccato, perché Maria mai peccó, Maria rimase fedele al suo figlo amato. Maria morí e é assunta in Gerusalemme e si puó dire che fu velata nel monte Sion, in Gerusalemme, e levata per essere sepulta al lato del Monte degli Ulivi, tumulo questo che s'incontra vuoto, ovviamente, e che puó essere visitato pure oggi.
A glória do homem de bem é o testemunho da boa consciência. Conserva pura a consciência e terás sempre alegria. A boa consciência pode suportar muitas coisas e permanece alegre até mesmo no meio da adversidade. A má consciência está sempre receiosa e inquieta. Desfrutarás de suave repouso, se o teu coração nada tiver que te censurar. Os máus nunca tem verdadeira alegria, nem podem experimentar paz interior, porque não há paz para os ìmpios,diz o Senhor.
Mary Magdalene, turned towards Him and, speaking in Hebrew, said to Him Rabbuni which means Teacher (Gv 20,16). It is important to underline that the woman, until now, had spoken with the unknown grave guardian, turning Him her shoulders. She was not interested in Him, she was attracted by that grave, deprived by her beloved Teachers corpse. Called by her name, she suddenly changed her look and she was immediately face to face with the man she was so heartbrokenly looking for : He was really Jesus.
JESUS ENSÉÑANOS A ORAR Señor Jesús, Orante y Maestro, henos aquí: somos tu Pueblo, tu rebaño, los herederos de tu plegaria. Nuestros ojos, nuestro pensamiento, nuestro corazón están vueltos enteramente hacia Ti: queremos verte orar, para imitar, con amorosa atención, tus gestos, tus modos, tus lugares y tus tiempos; tus palabras, tus silencios: ¡tu Oración, Señor!
Lui, Giovanni, vestito di pelli, avvezzo al digiuno e al silenzio, era lì a Betania, oltre il Giordano... E l'altro, Gesù, venne coi penitenti e chiese il lavacro della purificazione, per dare compimento alla giustizia. Ed ecco una voce: Questi è mio Figlio! Ed ecco una colomba: Una creazione nuova!
Signore, sono il Papa.Mi presento a Te, non come mi vedono gli uomini: il Dio in terra; la più alta autorità morale; luomo ascoltato ed acclamato da milioni di persone; il sicuro; linfallibile; il dolce Cristo in terra! Mi presento per quello che sono: un povero uomo che dal momento della sua elezione ha cessato di essere se stesso per divenire istituzione, Simbolo, tutto per gli altri e niente per se. lo devo misurare le parole perche il mio uditorio è lumanità; non posso piangere in pubblico perché devo predicare Ia speranza; abito in una casa dorata: Ia mia prigione a vita. In più la storia ha confuso il servo con il Padrone; il segretario col Direttore; il timoniere col Capitano.