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Davanti a Te, Padre,
anche i morti vivono


PENSIERO DELLA DOMENICA
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La più grande fatica del Cristo, durante la sua evangelizzazione, è stata quella di sopportare i Sadducei che cercano ogni pretesto per mettere in difficoltà il Messia e trovare possibili capi di accusa. Si presentano infatti alcuni Sadducei, che notoriamente non credono che esista la risurrezione. Presumibilmente furono sobillati dagli stessi che avevano precedentemente inviato Farisei ed Erodiani a porre la questione del tributo a Cesare. Hanno sempre un atteggiamento cortese e danno la sensazione al popolo che segue Gesù, di chiedere spiegazioni, aiuto a comprendere la verità. Un giorno anche per il Cristo prevalse l'impulso umano e li apostrofò.

 
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Gesù a colloquio con
un gruppo di Sadducei


Questa delegazione di Sadducei si appella alla legge scritta da Mosè (Deut. 25,5-6) del "Levirato" (dal latino "levir" - cognato) che serviva ad impedire l'estinguersi della famiglia e si riferisce propriamente ai fratelli che abitano insieme.

Simile uso vigeva anche presso altri popoli antichi. "C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. Da ultimo anche la donna mori. Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie?".

Gesù prescinde dall'animo insidioso con cui veniva posto il caso ed approfitta ben volentieri della occasione per dare, su un argomento così importante, un insegnamento spirituale.

Sottolinea il fine primario del matrimonio, che è la conservazione e l'incremento della specie umana e fa una osservazione pratica molto elementare, facilmente accessibile anche a quelle menti grossolane; non vi è nel mondo dei risorti la necessità che vi è sulla terra, di nuove nascite perché l'umanità non si estingua.

La risurrezione da morte non si riferisce soltanto alla sopravvivenza dell'anima, per la quale non si poneva neppure il quesito, ma alla piena risurrezione che per la natura umana, fatta di anima e corpo, avverrà, alla fine dei tempi, con la risurrezione dei corpi.

Soltanto per Gesù e la Madonna, tale risurrezione è avvenuta subito.

Ecco la risposta di Gesù ai Sadducei: "I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio".

Quante volte abbiamo inteso anche noi parlare di anima immortale e di risurrezione alla fine dei tempi, del nostro corpo.

E' un fatto così straordinario che ci sembra impossibile possa realizzarsi!

Noi materializziamo tutto con il nostro ragionamento e non riusciamo a capire e quantificare il tutto.

Addirittura il paradiso in concreto non è che ci entusiasma troppo, perché non riusciamo ad ipotizzare in concreto questo godimento eterno, ed istintivamente ci sembra quasi di poterci annoiare, perché il nostro metro di paragone sono i fuggevoli momenti di godimento qui sulla terra.

Ugualmente rimaniamo perplessi di fronte alla realtà di un corpo glorioso, perché la conformazione nostra fisica è sinonimo di materia, passioni, tendenze, esigenze, aspirazioni.

Togli questi interrogativi dalla tua mente di cosa faremo lassù.

E' la nostra materia che ci pone questi interrogativi. Pensa alle parole rassicuranti del Cristo "Beati quelli che ora piangono... che soffrono... che sono miti... perché di essi è il Regno dei cieli...".

E ricordati che lassù c'è un posto preparato per te!

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Don Lucio Luzzi
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"Mi renderete testimonianza"

(Gv. 15,27)


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AS VIAS DO ESPIRITO

QUARTO DOMINGO DE PASCOA

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QUARTO DOMINGO DE PASCOA
11 MAIO 2014
UMA REFLEXÃO SOBRE O EVANGELHO

O quarto domingo de Pascoa é considerado o " Domingo do Bom Pastor" pois todos os anos a liturgia propõe, neste domingo, um trecho do capitulo 10 do Evangelho segundo João, no qual Jesus é apresentado como o bom pastor.  É este, portanto, o tema principal que a palavra de Deus põe hoje em nossa reflexão.



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THE WAYS OF THE SPIRIT

I met Mother Teresa

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I met Mother Teresa
of Calcuta



After I have met Mother Teresa I carote a few wards because they left a remarkable impression deep in my heart. I listened to every ward she said,l observed every gesture and I felt a grate desire to affirm these reflections not only in my heart but also on paper so nothing of these reflections would be lost. Mother Teresa started to address to God while she made the sign of the cross with: IN THE NAME OF THE FATHER - prayer - AND OF THE SON - poverty - AND OF THE HOLY SPIRIT- zeal for the souls - AMEN. What was prayer for Mother Teresa?