
UN UOMO RICCO AVEVA UN AMMINISTRATORE

Una raffigurazione del
Profeta Amos
Prima di presentare i conti favorisce alcuni clienti, per avere poi riconoscenza da loro, quando sarà nella necessità. Il padrone rimane sorpreso dalla scaltrezza dell'amministratore infedele: " ... i figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce...".
Ed ecco l'insegnamento di Gesù: "Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella iniqua ricchezza, chi vi affiderà quella vera? Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona".

Gesù mentre parla alla folla
Anche questa volta siamo chiamati in causa direttamente. Il nostro attaccamento istintivo al denaro, è evidente.
Lo nascondiamo con i soliti nostri argomenti: ... io non faccio parte della categoria dei ricchi, dei benestanti... non ho denaro in avanzo e quindi non posso fare elemosina.. avrei tanti programmi, ma dovrei vincere alla lotteria... e allora forse potrei fare un piccola, simbolica beneficenza, ma non troppo perché poi ho paura che non bastino nemmeno a me, e rischierei di ritornare in miseria... anzi sto notando che quello che finalmente possiedo, nemmeno mi basta per i miei programmi...
E vengo avvolto dallo spirale del sospetto, dall'ansia di avere di più, di più, dall'indifferenza verso chi muore di fame... E subito una nuova giustificazione: "...c i deve pensare lo Stato, le Istituzioni, chi ha grandi possibilità...
Tutto a posto? Non senti la coscienza che ti tormenta, perché sai benissimo quello che potresti e dovresti fare? E la tua ipotetica felicità?
Arrivi forse all'assurdo di non toccare nemmeno minimamente il tuo piccolo gruzzoletto, per paura che diminuisca.. E tra te e il tuo fratello che muore di fame, il tuo atteggiamento ti rende tranquillo, sereno?...
Signore mio, Il tuo insegnamento è quasi sempre duro a metterlo in pratica. Mi ostino a rimanere nelle mie posizioni e giustficazioni, ma devo riconoscere che non sono sereno. Dammi la forza di provare, una volta, a venire in aiuto a Te, raffigurato nel fratello bisognoso. Proverei una gioia indescrivilibe e la mia offerta verrebbe centuplicata da Te, in benefici e grazie, irraggiungibili con il denaro.
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