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 UN UOMO RICCO AVEVA UN AMMINISTRATORE


Nella storia dell'umanità, l'attaccamento al denaro è stato sempre causa di aridità del cuore, di ingiustizie, soprattutto a danno dei più poveri. La liturgia di questa domenica ci presenta un piccolissimo brano preso dal libro del Profeta Amos. Era un mandriano, praticava innesti e coltivava i sicomori. All'improvviso il Signore lo chiama e comincia a profetare alla sua gente che per l'attaccamento al denaro non pensa alle sofferenze degli altri e commette ingiustizie, a danno dei più poveri. E' un grosso problema che Gesù deve affrontare, perché la gente a cui si rivolgeva, aveva come unico e grande miraggio il denaro, anche per loro sinonimo di vita beata. Ancora una volta propone una parabola, un raccontino fittizio, alla portata di tutti.

 
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Una raffigurazione del
Profeta Amos


Questo amministratore aveva senz'altro molta libertà di iniziativa, ma viene denunziato come disonesto. Sa di essere colpevole, di essere stato scoperto, non approccio nemmeno l'ipotesi di difendersi, ma da astuto imbroglione,cantinuerà a dilapidare il patrimonio del padrone, per rimediare al suo licenziamento.

Prima di presentare i conti favorisce alcuni clienti, per avere poi riconoscenza da loro, quando sarà nella necessità. Il padrone rimane sorpreso dalla scaltrezza dell'amministratore infedele: " ... i figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce...".

Ed ecco l'insegnamento di Gesù: "Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella iniqua ricchezza, chi vi affiderà quella vera? Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona".

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Gesù mentre parla alla folla

Anche questa volta siamo chiamati in causa direttamente. Il nostro attaccamento istintivo al denaro, è evidente.

Lo nascondiamo con i soliti nostri argomenti: ... io non faccio parte della categoria dei ricchi, dei benestanti... non ho denaro in avanzo e quindi non posso fare elemosina.. avrei tanti programmi, ma dovrei vincere alla lotteria... e allora forse potrei fare un piccola, simbolica beneficenza, ma non troppo perché poi ho paura che non bastino nemmeno a me, e rischierei di ritornare in miseria... anzi sto notando che quello che finalmente possiedo, nemmeno mi basta per i miei programmi...

E vengo avvolto dallo spirale del sospetto, dall'ansia di avere di più, di più, dall'indifferenza verso chi muore di fame... E subito una nuova giustificazione: "...c i deve pensare lo Stato, le Istituzioni, chi ha grandi possibilità...

Tutto a posto? Non senti la coscienza che ti tormenta, perché sai benissimo quello che potresti e dovresti fare?
E la tua ipotetica felicità?

Arrivi forse all'assurdo di non toccare nemmeno minimamente il tuo piccolo gruzzoletto, per paura che diminuisca.. E tra te e il tuo fratello che muore di fame, il tuo atteggiamento ti rende tranquillo, sereno?...

Signore mio, Il tuo insegnamento è quasi sempre duro a metterlo in pratica. Mi ostino a rimanere nelle mie posizioni e giustficazioni, ma devo riconoscere che non sono sereno. Dammi la forza di provare, una volta, a venire in aiuto a Te, raffigurato nel fratello bisognoso. Proverei una gioia  indescrivilibe e la mia offerta verrebbe centuplicata da Te, in benefici e grazie, irraggiungibili con il denaro.


Don Lucio Luzzi
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"Servo buono e fedele"

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Vie dello Spirito
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AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação.... 2.10 DO AGRADECIMENTO PELA GRAÇA DE DEUS

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Imitação.... 2.10
 
DO AGRADECIMENTO PELA GRAÇA DE DEUS

 
Porque buscas repouso, se nasceste para o trabalho ? Dispõe-te mais para a paciência que para as consolações: antes para levar a cruz que para a alegria. Que homem mundano não aceitaria, de boa vontade, as consolações e alegrias espirituais, se as pudesse conseguir? Na verdade, as consolações espirituais excedem todas as alegrias do mundo e todos os deleites da carne. Porque todas as delicias do mundo são vãs ou torpes e somente às do espirito são suaves e honestas, geradas pelas virtudes e por Deus infundidas nas almas puras. Mas ninguém pode, à medida de seus desejos, gozar dessas divinas consolações porque a tentação não cessa por muito tempo.

Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Song of Love

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Mary of Nazareth

You were there in silence,
Maybe in prayer;
With thoughts facing the future
And with the spring of life in the heart.
Poor house, rough walls, too narrow to accommodate
the expectations of better.
And Gabriel, the angel of light, said to You:
"Rejoice, your God wrapped you with love
and asks to turn your womb to the sky".

 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

DOMINGO DEL CORPUS CHRISTI LECTURA DEL EVANGELIO: LUCAS 9,11-17



DOMINGO
DEL CORPUS CHRISTI
LECTURA DEL EVANGELIO:
LUCAS 9,11-17



“Él, tomando los cinco panes y los dos peces, alzó la mirada al cielo, pronunció la bendición sobre ellos, los partió y se los dio a los discípulos para que se los sirvieran a la gente”.
De la Homilía del Papa Francisco: “Denles ustedes de comer” (Lc 9,13). Partiendo de esta frase, me dejo guiar por tres palabras: seguimiento, comunión, compartir. Jesús está en medio a la gente, la recibe, le habla, la sana, le muestra la misericordia de Dios; en medio a ella elige a los Doce Apóstoles para permanecer con Él y sumergirse como Él en las situaciones concretas del mundo.

WEGE DES GEISTES

Corpus Domini

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CORPUS DOMINI

La festa del Corpus Domini ha le sue origini dal miracolo di Bolsena. Un sacerdote boemo, di passaggio, nel 1263, andò a celebrare la Messa nella chiesa di Santa Cristina, tormentato, come sempre, dai dubbi intorno alla reale presenza del Corpo del Signore, nell'ostia consacrata. Al  momento della frazione dell'ostia, sotto il suo sguardo esterrefatto, caddero dal calice gocce di sangue sul corporale e sul pavimento. Fu subito informato il Papa, Urbano IV, che risiedeva ad Orvieto, il quale fece esaminare il prodigio da illustri teologi, quali Tommaso d'Aquino e Bonaventura da Bagnoregio.

Preghiere

Preghiera dell'ateo

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Preghiera dell'ateo 

Sono un ateo.
Per me Dio è un sogno o una poesia.


E' chiaro che non posso pregare, perché non saprei a chi rivolgermi.