San Giuseppe continua sua missione nella Chiesa per mezzo della sua poderosa intercessione in cielo. Con la sua grande dignitá e ammirabili esempi di virtú continua vivo e attuante. La gloria estraordinaria che gode nel cielo é proporsionale ai suoi meriti e generosa gratitudine del Suo Figlio Gesú che, secondo l'intensitá del grande amore del Santo, Gli dá una misura piena e superiore nel Suo Renho.
NOTES PER UN TACCUINO RISERVATO LA VERA RICERCA DEL SACRO
Dicono che oggi, questa ricerca, sia più evidente che in altre epoche, da parte dell' individuo come delle masse. Segno che ci si sente ancora cristiani. Chi legge così la situazione religiosa attuale è affetto da miopia inguaribile, o non si è ancora liberato del tutto dalla dicotomia tra sacro e profano, di matrice pagana, tutt'al più ebraica; non evangelica.
Siamo, con la liturgia, alla XX^ domenica del Tempo Ordinario. In questi giorni di ferie, di caldo, di sfogo, alla ricerca di un po' di relax, la Chiesa non dice mai, accorciamo la Messa, omettendo la prima parte-ascolto della Parola di Dio!
Non è possibile privarsi dell'alimento della parola di Dio: è indispensabile per la nostra vita spirituale.
Il tema liturgico è la premura di Gesù nel convincere i suoi interlocutori che il pane di cui parla -che dà la vita- è il suo stesso corpo e chi ne mangia vivrà in eterno!
Caro Don Lucio,
"Basta. Mollo tutto. Non ne posso proprio più. Non ce la faccio ad andare avanti in questa maniera!". Sa quante volte questi pensieri mi sono venuti alla mente! Ma per fortuna interveniva sempre qualcosa, un gesto, una parola, uno sguardo affettuoso della sposa, e subito tornava il sole a risplendere anche in una giornata di pioggia. Il pessimismo svaniva.
DON TONINO BELLO: NON UN MITO, MA... UN MITE ( Il Vescovo don)
Sono cresciuto in Parrocchia con le tue canzoni in mezzo alla mia gente e ai miei ragazzi. Le ho suonate sempre con la fisarmonica. Verresti a un mercoledì di Quaresima che faccio con i giovani della Diocesi nella Cattedrale di Molfetta? Fu questo il mio primo incontro telefonico con il Vescovo don. Dissi di sì e partii, allora, con la mia chitarra prendendo un aereo per Bari. Arrivato a Molfetta, mi venne ad aprire un bambino. Non era o meglio era uno dei piccoli figli che il Vescovo don ospitava nella sua casa Vescovile: famiglie senza casa o disagiate.
Maria Grazia si trova in un momento di crisi.
Nei giovani le difficoltà spesso si aggrovigliano. Un problema di carattere sentimentale si accompagna magari a problemi di orientamento per il futuro.
Se poi si devono affrontare delle delusioni, subite o date, il disorientamento è ancora più grande.
Si può vivere il buio anche nella luce della giovinezza.
Benedetta Bianchi Porro è unamica di Maria Grazia.
Disse Gesú ai suoi discepoli " Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerá nelle tenebre, ma avrá la luce della vita" ( Gv.8.12) Gesú al dire che é la luce del mondo inizia un lungo discorso che finisce per provocare i farisei. In seguito Gesú cura un cieco di nascita e lo scandalo aumenta ancora di piú. I giudei, all'epoca di Gesú, credevano che una malattia congenita era una maledizione di Dio in ragione dei peccati delle generazioni anteriori.
Una voce dal cielo: "Questi è il Figlio mio, l'amato"
Battesimo del Signore
Anno C
Una voce dal cielo: "Questi è il Figlio mio, l'amato"
PENSIERO DELLA DOMENICA
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Oggi
con la Chiesa celebriamo il battesimo del Signore e facciamo memoria
del nostro battesimo. Gesù immerso nellacqua da Giovanni, ci
immergerà con la sua morte e risurrezione nella vita eterna.
Il Padre proclama la predilezione per il figlio Gesù e conferma la sua
missione, mentre lo Spirito Santo discende su di lui come una colomba. La festa del Battesimo di Gesù chiude il ciclo delle Feste della Manifestazione del Signore. Festeggiamo il Battesimo di Gesú realizzato da Giovanni Battista nelle acque del fiume Giordano.
Nella
Bibblia il concetto di misericordia é collegato con diversi vocaboli,
ciascuno dei quali ha un significato proprio con diverse sfumature. Nel
linguaggio biblico, dunque, misericordia ha un
significato molto ricco che va oltre la nozione di una semplice azione
compassionevole.
Per
quanto riguarda la lingua ebraica il primo termine da considerare é
"réhem", sostantivo maschile singolare che indica in origine il seno
materno, il luogo da dove proviene la vita. Indica propriamente
le viscere e in senso traslato é usato per esprimere l'attaccamento
instintivo di un essere all'altro. Nella antropologia semitica questo
sentimento intimo e profondo di amore e di compassione é localizzato
nelle viscere, nel grembo materno, nell'utero. Essendo
cosí riportiamo le parole che Dio rivolge alla cittá di Gerusalemme:"
si dimentica, forse, una donna del suo bambino cosi da non commoversi
per il figlio del suo seno? "( Isaia 49.15 )
La Vergine accoglie il Messaggero celeste mentre è intanta a meditare le Sacre Scritture, raf?gurate solitamente da un libro che Maria tiene in mano, 0 in grembo, o sopra un leggìo. È questa anche l'immagine della Chiesa offerta dal Concilio stesso, nella Costituzione Dei Vørbum «In religioso ascolto della Parola di Dio... (n. 1). Preghiamo perché, come Maria, la Chiesa sia docile ancella della divina Parola e la proclami sempre con ferma fiducia. così che «« il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami (ibid.). Angelus, 6.11.05
Non si poteva chiedere loro che arrivassero ad ammettere la risurrezione di Lei, al terzo giorno, a voler inseguire più da vicino questa riflessione teologica, giungeremmo a supporre che anche l assunzione di Maria sia avvenuta dopo quaranta giorni dalla sua risurrezione. Sempre come è accaduto per quella del Salvatore. Giunti a questo punto, però, è bene mettere un freno alla nostra pia curiosità, preferendo posizionarci su di un piano di sobria teologia ed evitando di teorizzare eccessivamente, senza un vero bisogno. Ci si rende come di trovarci davanti ad enunciati di fede, dei quali non si riesce mai a scandagliare adeguatamente i misteriosi fondali.
Il tuo Gesù si addormentava sul tuo seno, perché ti sentiva Madre nella percezione più intima di tenerezza che annulla le paure, di premura che dà fiducia nella vita. Io mi ritrovo spesso a venerarti in immagini che non hanno quasi più nulla di umano, ma di devozionismo barocco quasi magico-sacrale, simile, in certi casi più eclatanti, ad un tranquillante che serve a poco, anzi a niente.
15° DOMINGO DO TEMPO COMUM 13 JULHO 2014 UMA REFLEXÃO
A liturgia do 15° Domingo Do Tempo Comum nos convida a tomar consciência da Palavra de Deus e da centralidade que deve ter na vida dos crentes. A primeira leitura nos garante que a palavra de Deus é verdadeiramente fecunda e criadora de vida, ela nos dá esperança e nos indica o caminho que devemos percorrer dando-nos animo para intervir no mundo. A palavra de Deus é sempre eficaz e sempre produz seus efeitos, embora não atue sempre de acordo com os nossos interesses e a logica humana.