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"Sforzatevi di entrare per la porta stretta..."

Gesù non perdeva occasione per predicare. I Vangeli non riportano che una piccola parte dei suoi discorsi.


Certamente Lui ripeteva spesso gli stessi insegnamenti, non solo per imprimerli meglio nella mente degli ascoltatori, ma anche perché il pubblico cambiava continuamente.


Questa volta Gesù si trova, probabilmente, in Perea, ad oriente del Giordano.
"Un tale gli chiese: Signore sono pochi quelli che si salvano?”.

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Il gravissimo problema era posto spesso nelle scuole rabbiniche, le quali affermavano che gli eletti erano pochi. “Rispose: sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno”.
Quel tale non aveva chiesto genericamente “quanti si salvano”, ma aveva presentato il preciso quesito se costoro fossero pochi, che Gesù non l’ha ammesso ma non l’ha nemmeno smentito. La possibilità che siano pochi rientra dalla libera volontà dell’uomo.
Lui dice soltanto esplicitamente “sforzatevi di entrare”.
Secondo il pensiero giudaico, la felicità eterna era rassomigliata ad un lieto convito; la porta stretta per entrarvi esprime la difficoltà non la impossibilità.
Però una volta chiusa la porta, tutto diventerà impossibile.
La misericordia di Dio insegue fino all’ultimo il peccatore, ma se la risposta sarà ostinata, non ci sarà salvezza.
I reprobi, respinti dal convito celeste, hanno per dimora l’inferno, luogo di dolore, simboleggiato dal pianto materiale e dal rumore che si fa digrignando i denti per la rabbia e il tormento.
Tutte le anime che respingono la sincera e operosa chiamata alla fede, pur essendosi trovate in privilegiato contatto con i messaggeri di Cristo, vedranno prendere il loro posto da quelle che erano più lontane, ma che sono docili alla  grazia.
Usciamo dalle metafore e mettiamoci a raffronto personalmente, con questa lezione di Gesù.
Ci accorgiamo subito che il nostro atteggiamento è tanto strano, contraddittorio, e lo concludiamo sempre con i nostri alibi giustificativi.
Il tuo insegnamento, Maestro, è chiaro: raggiungere la felicità eterna è come percorrere un percorso faticoso e la porta d’entrata è molto stretta.
Di fronte al tuo parlare perentorio, io dico subito: “...ma allora è impossibile...”
Mai ci verranno richieste cose superiori alle nostre forze.
Per supplire alla debolezza c’è la grazia sacramentale che irrobustisce.
E qui scatta l’assurdo!
Nutrirmi non consapevolmente e con le dovute disposizioni, dell’ Eucarestia, è rinunciare a quel nutrimento dell’anima che la rende idonea a superare il percorso faticoso della vita. Se non abbiamo la forza di mettere in secondo piano le nostre comodità, il nostro benessere e piacere, arriveremo un giorno (inutile dire con superficialità: più tardi possibile!) al termine del percorso terreno e troveremo la porta chiusa. Ci appelleremo alla bontà del Signore? E’ inutile; potrei sentire la sentenza “... via da me maledetto…”. Meravigliato e perplesso proverò a dire: “...e che cosa ho fatto di male Signore?”  e mi risponderà con un lungo elenco di bene che potevo fare e non l’ho fatto.

Signore, se riuscissi sempre, al termine di ogni giornata, ad interrogarmi: oggi che cosa ho fatto di bene? Se la coscienza mi fa capire che è stata una giornata nervosa, con arrabbiature, imprecazioni, risentimenti verso colleghi di lavoro, giudizi non imparziali, avrei perso l’occasione per superare il cammino faticoso e trovare un giorno aperta la porta per entrare nella vita eterna.

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Don Lucio Luzzi


AS VIAS DO ESPIRITO

Santa Faustina Kowalska

  
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Santa Faustina Kowalska
A Hora da Misericórdia
 
"Todas as vezes que ouvires o bater do relogio, às três horas da tarde, deves mergulhar  toda na Minha Misericórdia, adorando e glorificando. Implora a onipotência dela em favor do mundo intero e especialmente dos pobres pecadores, porque nesse momento foi largamente aberta para toda a alma." (Diário, 1572)

THE WAYS OF THE SPIRIT

THE FEAST OF THE DIVINE MERCY

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in inglese
THE  FEAST OF THE DIVINE MERCY
                                                                                            
 During the course of Jesus' revelations to  Saint Faustina on the Divine Mercy He asked on numerous occasions that a feast day be dedicated to the Divine Mercy and that this feast be celebrated on the Sunday after Easter. The liturgical texts of that day, the 2nd Sunday of Easter, concern the institution of the Sacrament of Penance, the Tribunal of the Divine Mercy, and are thus already suited to the request of Our Lord. This Feast, which had already been granted to the nation of Poland and been celebrated within Vatican City, was granted to the Universal Church by Pope John Paul II on the occasion of the canonization of Sr. Faustina on 30 April 2000.

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Todos nos sentimos amados y acogidos…

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Todos nos sentimos amados y acogidos…
“En el Dios que se hace hombre por nosotros, todos nos sentimos amados y acogidos, descubrimos que somos valiosos y únicos a los ojos del Creador.
El nacimiento de Cristo nos ayuda a tomar conciencia del valor de la vida humana, de la vida de todo ser humano, desde su primer instante hasta su ocaso natural.
A quien abre el corazón a  este “niño envuelto en pañales” y acostado “en un pesebre” (cfr. Lc 2, 12), él le brinda la posibilidad de mirar de un modo nuevo las realidades de cada día.
Podrá gustar la fuerza de la fascinación interior del amor de Dios, que logra transformar en alegría incluso el dolor”. - Benedicto XVI
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WEGE DES GEISTES

Dio e Giobbe

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La vita è anche una tragedia

Signore, tu sei amante della vita!
Anzi, Tu sei la vita.
E tutto quello che esiste
è bellezza nel giardino del mondo,
è gioia nel cuore dell'uomo,
è canto della terra e del cielo.

Preghiere

O Cristo crocifisso

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O Cristo crocifisso

«O Cristo crocifisso, noi siamo venuti per chiederti perdono,
per implorare la tua misericordia,
per ripeterti il nostro povero amore.
Noi già sappiamo che tu vuoi perdonarci
perché hai espiato proprio per noi,
perché sei la nostra unica speranza,
la nostra redenzione.