"Quello che hai preparato, di chi sarà?"
Linsegnamento di Gesù, provoca tra la folla che lo seguiva, tanti interrogativi; infatti chiedono continuamente spiegazioni e chiarimenti.
Questa volta, uno della folla gli dice: Maestro, dì a mio fratello che divida con me leredità.
Nonostante le soprannaturali prospettive dei discorsi di Gesù, preminenti sono gli interessi terreni; ma la richiesta viene fatta per lammirazione e la sapienza dimostrata dal Maestro.
Questa domanda fu posta a Gesù perché secondo la legge di Mosè, al fratello primogenito competeva il doppio dellaltro ed i rabbini dovevano fare da giudici nelle questioni controverse.
Il Cristo non accondiscende alla richiesta, ma con atteggiamento, tono e voce amabili, espone a tutti una grande realtà: ...guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nellabbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni. La ricchezza della vita non dipende dallabbondanza dei beni terreni, ma da quelli dei beni eterni che si riescono ad acquistare nella vita quotidiana. I beni terreni dovrebbero essere solo strumento per l acquisto dei beni celesti.
E perché il suo insegnamento sia incisivo e di facile comprensione, racconta alla folla questa parabola: La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?" E disse: "Farò così; demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia". Ma Dio gli disse: "Stolto questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita! E quello che hai preparato di chi sarà?". Così è di chi accumula tesori per sé e non arricchisce davanti a Dio.
Ancora una volta un grande insegnamento per noi contemporanei che passiamo la vita in progetti, sogni di benessere, di felicità
E se ci viene proposto il pensiero della morte, lo allontaniamo subito dalla nostra mente. Perché verrebbero sconvolti i nostri piani, le nostre aspirazioni.
E invece la morte è la grande maestra di vita.
A cosa serve un affanno continuo, per possedere sempre di più!
Perché usare allinterno della nostra famiglia, anche ingiustizie per avere di più, con la grande illusione che più benessere ho, più sarò felice
La tremenda conclusione della parabola può essere sentenziata anche per noi: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita.
Signore mio, se riuscissi a frenare questo smodato desiderio di beni terreni!
Se frenassi la mia invidia, gelosia, verso chi possiede più di me !
Se riuscissi a non criticare malignamente il mio prossimo, per il suo benessere materiale!
Se avessi equilibrio nel giudicare il benestante che si ritrova in guai di ogni genere!
Aiutami e rendimi capace di ringraziarti sempre per la tua Provvidenza e ad accettare la sconcertante realtà della morte, come inizio di quei beni che dureranno per tutta leternità.
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