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XXIII domenica del
Tempo Ordinario


Anno A

Se ti ascolterà avrai
guadagnato il
tuo fratello

PENSIERO DELLA DOMENICA
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Oggi Gesù invita ogni fedele e l’intera comunità a mettere in atto tutti i mezzi per recuperare il fratello o la sorella  che ha sbagliato. Non manchi mai nella correzione fraterna il sostegno della preghiera che ci dona la forza dello Spirito Santo. Nella prima lettura della Liturgia odierna viene proposto un brano del profeta Ezechiele. Era di stirpe sacerdotale; fu condotto a Babilonia, nella deportazione del 597, insieme alla moglie che gli morì nove anni dopo. Forse all’età di trenta anni cominciò il suo ministero profetico. Egli deve ammonire gli empi perché si convertano.



 
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Così dice il Signore : “Figlio dell’uomo, io ti ho costituito sentinella per la casa di Israele"
Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio “malvagio, tu morirai” e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la tua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua condotta ma tu ti sarai salvato”.
 (Dal libro del profeta Exechiele 33,7-9)

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Una raffigurazione
del Profeta Ezechiele


Nel Vangelo di Matteo di questa domenica Gesù ci invita a rendere concreta la correzione fraterna.

“Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;  se non ascolterà prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano...”.

“… in verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.

O Signore Gesù, fa che non cadiamo nella tentazione di rendere pubbliche le colpe dei nostri fratelli, ma che impariamo ad ammonirli con vero spirito costruttivo e caritatevole, per far rifulgere il tuo perdono.

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Aiutami Signore, nel tuo rapporto con Te, ad avere sempre fiducia e certezza, che Tu nella tua bontà e misericordia, sei sempre disponibile ad accogliere le mie richieste.


Don Lucio Luzzi
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a cura di Don Lucio Luzzi

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