Sono cresciuto in Parrocchia con le tue canzoni in mezzo alla mia gente e ai miei ragazzi. Le ho suonate sempre con la fisarmonica. Verresti a un mercoledì di Quaresima che faccio con i giovani della Diocesi nella Cattedrale di Molfetta?. Fu questo il mio primo incontro telefonico con il Vescovo don. Dissi di sì e partii, allora, con la mia chitarra prendendo un aereo per Bari.
ASPIRAZIONI SPIRITUALI DI UNA MADRE DI QUATTRO FIGLI
Una conferma che il mondo non è ancora così allo sfascio, come tendenziosamente vogliono insinuare i mass media. Leggete e tenete conto che il meglio si è dovuto lasciarlo inedito, per riservatezza. Prendo carta e penna e comincio a scrivere, perché se aspetto il tempo per avere un po' di spazio tutto mio, questo tempo non arriverà mai. Sinceramente non riesco tanto bene a mettere in ordine le idee, per rendere il più chiaro possibile il mio stato.
Dopo la Risurrezione, Gesù apparve dieci volte: alle donne al sepolcro, a Pietro, ai due di Emmaus, a parecchi apostoli in Gerusalemme assente Tommaso, poi lui presente, al lago di Tiberiade, al monte di Galilea, a mensa per l'ultima volta e all'Ascensione.Ma non tutto, come dice Giovanni, è stato scritto. Abbiamo celebrato, con la liturgia, i trionfi della risurrezione ed ora per 40 giorni, fino all'Ascensione, Gesù deve convincere i suoi che Lui con il suo glorioso corpo, non è un fantasma, ma è veramente, in carne ed ossa, come loro per tre anni lo avevano sempre visto, standogli accanto. In verità, gli apostoli, della sua risurrezione tante volte preannunciata, non avevano capito niente. I discorsi che il Maestro faceva loro, di passione, morte e risurrezione, erano inconcepibili. Hanno dovuto constatare di persona, i tragici fatti del tradimento di uno di loro e della fine cruenta del loro Signore.
Chi conosce S. Paolo della Croce fondatore dei Passionisti, considerato uno dei più esperti maestri della vita spirituale della Chiesa, deve aver necessariamente conosciuto il nome di Lucia Burlini, fra la vasta costellazione delle anime dirette da lui.
San Giuseppe continua sua missione nella Chiesa per mezzo della sua poderosa intercessione in cielo. Con la sua grande dignitá e ammirabili esempi di virtú continua vivo e attuante. La gloria estraordinaria che gode nel cielo é proporsionale ai suoi meriti e generosa gratitudine del Suo Figlio Gesú che, secondo l'intensitá del grande amore del Santo, Gli dá una misura piena e superiore nel Suo Renho.
XXIII Domenica del Tempo Ordinario 08 Settembre 2013 Vangelo - Un pensiero
Vangelo - Un pensiero AVERE CORAGGIO DI RINUNCIARE
Il Vangelo di Luca ci dice " Se alcuno di voi viene a me e non odia la sua moglie, i suoi figli, i suoi fratelli , le sue sorelle e anche la sua propria vita, non puó essere mio discipolo ( Lc 14.26 ) Sará che Gesú Cristo chiede a noi una cosa tanto desumana, come odiare la propria famiglia ? Si deve intender "odiare" come amare meno. Odiare é qui um semitismo. Il Vangelo é sommamente esigênte, poi siamo chiamati a rinunciare a tutto che ci possa allontanare da Cristo. Per il Nostro Signore dobbiamo essere disposti a portare la nostra croce, sulla via del Calvario, come fece Simone Cirineo " Colui che non porta la sua croce e non viene dietro di me, non puó essere mio discepolo."
Non esiste cristianesimo senza la croce e senza renuncia. Non una
rinuncia fredda come era quella della filosofica degli estoici, non una
rinuncia piena di amareza come quelli che non hanno speranza, ma una
renuncia assunta com amore per un fine piú alto al quale si rinuncia.
Nessuno piú alto di Cristo, nessuno merita amore maggiore che Lui e
seguendo-Lo abbiamo la certeza di stare nel cammino della felicitá,
davanti la quale tutto il resto perde valore. San Paolo dice: " I
soffrimenti del tempo presente non hanno comparazione com la gloria che
ci é riservata. (Rm 8.18) "
L'interessante del cristianesimo é
che, essendo tanto esigênte e radicale, non é oppressore, poi ci porta a
un senso di libertá e di allegria e che i cristiani sono illuminati
dalla luce della speranza, una luce che viene dal futuro e che lascia
bem chiaro il presente. Gesú ha promesso il centuplo nell'altra vita
per quelli che avessero lasciato generosamente tutti i beni della terra:
é quello che sperimentarono gli apostoli e tutti coloro che seguirono
di forma radicale la chiamata del Vangelo e cosí promette la dolce
presenza della Provvidenzia Divina per tutti coloro che hanno saputo
usare pienamente i beni terreni, anche senza una rinuncia radicale come
succede nella vita consacrata. Sommando le varie lezioni del Vangelo
apprenderemo che l'importante é accumulare tesori per il celo, per la
vita eterna, dove la ruggine non rovina e neppure i ladri rubano.
In
questo mondo di tanto consumo é necessario pregare questa rinuncia. Non
possiamo farci dominare dal denaro, dal potere, dalla tentazione del
bene-stare a qualsiasi prezzo, come sembra che sia l'ideale di molta
gente. Di avere in noi permanentemente la capacitá di rinuncia al
superfluo, collocando la sobrietá come norma cristiana del nostro
procedere e poter aiutare i nostri fratelli che tanto necessitano di
caritá. L'ideale del Vangelo é un mondo senza garanzia. Fra le piú
amabili pagine del Vangelo di San Matteo ci é quella in cui Gesú ci
invita a guardare gli uccelli del cielo, che non seminano e neppure
raccolgono e che frattanto il Padre non lascia mancare a loro
l'alimento: ci manda a guardare i fiori del campo rivestiti di una
bellezza straordinaria che neppure Salomone aveva nello splendore del
suo palazzo. É una lezione permanente per noi, con la finalitá di
cambiare l'ambizione dei beni terreni per la sobrietá di figli di Dio.
Sobrietá premiata per la fiducia e per l'allegria.....
I farisei volevano, di qualche forma, incriminare Gesú, mettendolo alla prova e in contradizione, perché Lui non rispettava il sabato e i suoi discepoli facevano in questo giorno quello che non dovevano fare. Gesú ricorda che il proprio David non transgredí il sabato, ma seppe collocare misericordia a una necessitá maggiore in favore di un altro. I propri sacerdoti di Israele che, molte volte, non osservano la legge del tempio in funzione di se stessi, Gesú dice:" Qui stá chi é maggiore del tempio" (Mt.12.6) ( Qui sta chi é maggiore del sabato )
Informiamo tutti i carissimi e numerosi visitatori che è già online una nuova sezione, dal nome "MARIOLOGIA", interamente dedicata alla figura della Vergine Maria.
Si tratta di argomenti elaborati da Padre Bernardino Bordo e da Don Lucio Luzzi, sempre di grande interesse ed attualità, per una conoscenza più diretta ed umana di Maria sotto la cui protezione si trova il nostro portale.
Con l'occasione il Direttore, Don Lucio Luzzi, e tutti i collaboratori di Viedellospirito.it augurano a tutti una buona navigazione nel sito.
Nella prima domenica della Quaresima il Vangelo ci narra le tentazioni di Gesú. Si, anche Gesú é stato tentato nella sua vita come qualunque essere umano,peró, pieno dello Spirito e fortificato dalla parola, ha saputo affrontarle e non é stato mai suggestionato dal maligno. I quaranta giorni nel deserto ricordono i quaranta anni del popolo ebreo, camminando ugualmente nel deserto, ricerca della terra promessa. In questa situazione il popolo di Dio ha inventato disanimi e tentazioni di tornar indietro , ma,animato da Mosé , ha conseguito di arrivare all'obiettivo: terra e libertá. Il Vangelo presenta tre tentazioni ricevute da Gesú. Le tre inglobano e riesumano tutte le altre, poi, come dice il Vangelo, Gesú non fu tentato solo nel deserto.
Facci capire che la tavola non sazia
se il cuore è vuoto di verità
Santa Maria, donna del pane, chi sa quante volte all'interno della casa di Nazareth hai sperimentato pure tu la povertà della mensa, che avresti voluto meno indegna del Figlio di Dio. E, come tutte le madri della terra preoccupate di preservare dagli stenti l'adolescenza delle proprie creature, ti sei adattata alle fatiche più pesanti perché a Gesù non mancasse, sulla tavola, una scodella di legumi e, nelle sacche della sua tunica, un pugno di fichi. Pane di sudore, il tuo. Di sudore, e non di rendita. Come anche quello di Giuseppe, del resto.
Maria, per le felici ripercussioni dellimmacolato concepimento, che vita emotiva ebbe? Certamente intese tutto il suo mondo interiore far perno costante su colui che la mente illuminata da raggio superno le faceva vedere come il bene, lamore per essenza.
Se, ora, volessimo scoprire di quali armonie riservate potè usufruire il suo cuore di donna, dovremmo cominciare col prendere nota del fatto che amò come ogni altra madre il suo figlio, come ogni altra sposa lo sposo; amò parenti, amici, conoscenti, tutti; amò il creato nelle sue varie manifestazioni di grandezza e semplicità, ancora così lontane dal degrado ecologico moderno.
Il Medioevo fin dall'inizio fu contrassegnato da un fenomeno che, pur nascendo da esigenze per così dire spirituali, ebbe un fortissimo impatto sull'intera società, ponendo le basi per un incessante muoversi duomini e merci lungo antiche o rinnovate direttrici: il pellegrinaggio. Un caso esemplare di questo passaggio può essere rilevato nella più importante via di comunicazione di cui l'Europa dispose per tutto il Medioevo: la via Francigena, un percorso che si formò nell'VIII-IX secolo a partire da un'esigenza di natura strategica e militare per divenire poi, con la pacificazione franca, via spirituale e culturale, espressione dell'anelito a Dio attraverso la fede e il pellegrinaggio nei luoghi sacri della cristianità.
DIA 07 JULHO XIV DOMINGO DO TEMPO COMUM A NECESSIDADE DE BONS OPERÁRIOS
Um pensamento
Confrontando-se com a grandiosidade da missão, Jesus reconhece a necessiedade de contar com colaboradores, para leva-la adiante, a contento. Depois de ter enviado os doze apostolos, o Mestre enviou também outros setenta e dois discipulos, com a tarefa de preparar as cidades e povoados para a sua passagem, ou seja, predispô-los para acolher a sua mensagem.