Il mio Crocifisso lo porto dappertutto, lo preferisco a tutto.
Quando io sono debole Egli è la mia forza, quando cado Egli mi alza, quando piango, Egli mi consola, quando soffro mi guarisce, quando tremo mi rassicura, quando Lo chiamo Egli mi risponde.
Non abbiamo molti dati personali sulla vita di Bonaventura, tuttavia attraverso i suoi scritti si può capire quale è stato l'influsso di Francesco su di lui.II primo impatto con Francesco è avvenuto in occasione della gravissima malattia che lo colpì tra i 9 e i 14 anni, quando la madre chiese a Dio la grazia della guarigione del figlio attraverso l'intercessione di san Francesco. Non appena "strappato dalle fauci della morte e restituito incolume al vigor della vita" fu consegnato dalla madre ai frati minori del convento di Bagnoregio presso i quali non soltanto studiò, ma incominciò a conoscere il loro fondatore.Più tardi nel 1243 Bonaventura entrò a far parte dell'Ordine sedotto non soltanto dall'esempio di alcuni docenti universitari francescani, ma soprattutto dallo spirito evangelico del poverello di Assisi. Osservando poi che tra ifrancescani si trovava gente umile ed eminenti studiosi, si persuase che si potevano benissimo conciliare umiltà e povertà con la speculazione sapienziale.
Il Vangelo parla della fine ma non della fine del mondo ma
bensi della cittá di Gerusalemme che gli ebrei univano alla fine del mondo. Con
la distruzione di Gerusalemme termina la antica unione e succede la venuta di
Gesú che viene a inaugurare la chiesa , il novo popolo di Dio. Gesú parla della distruzione di Gerusalemme dovuto
all'osservanza dei discepoli della sua grandiositá e dei suoi adorni e dice a
loro: " State osservando queste cose ma verrá un giorno che non resterá
pietra sopra pietra che non sia diroccata. (Lc 21.6) "
Mi sono lasciato prendere totalmente dalle persone, dai fatti e dai movimenti e stavo per tralasciare di comunicare con voi lontani, ma sempre vicini.E cose ed eventi da scrivere ne ho una montagna!
Oltre le novità nel Centro Giovanile ne ho anche trovate rilevanti nel bairo (quartiere) Vila Piloto. I problemi, la miseria, le malattie sono sempre tantissimi, ma trovo qualche abitazione piú decente, un pó di ordine in piú e una certa vita di quartiere. La presenza del Centro e della Scuola hanno contribuito moltissimo ai cambiamenti.
II 14 Maggio 1978 mi presentarono, davanti al fonte battesimale, una bambina di appena 50 giorni. lo, Don Lucio, chiesi ai genitori: "Che nome date a vostra figlia?". Emanuela mi dissero. Spiegai l'etimologia del nome "Emanuela" che significa Dio con noi. E non potevamo nemmeno ipotizzare che la piccola Emanuela un giorno si sarebbe consacrata a Dio nella via del dolore.
Emanuela: all'inizio della mia esistenza mi fu appeso al collo sul petto un viapass, per aprire il cancello d'ingresso, con scritto: battezzata, figlia di Dio. I primi anni li ho passati quasi sempre in braccio alla mia mamma, pensavo solamente a dormire e mangiare. All'età di sei anni ho trovato un grande cancello con la scritta "PERCORSO DELLA VITA". C'era un parcheggio immenso pieno di motorini, delle più svariate marche che io non conoscevo: amore - carità - fraternità - sacrificio - malattia - dolore ecc... Ho messo il mio viapass e mi è toccato in sorte il motorino marca "sofferenza".
Viaggio dello spirito
La vita è un viaggio
dello spirito attraverso
la materia
Inno al viaggio e inno alla vita: al divenire che ci spinge ogni giorno ad essere uguali e diversi da noi stessi e dagli altri. Nasce da un mio bisogno di trovarmi, di perdermi, di trovarmi ancora, di sentire che i miei personali percorsi sono appartenuti, appartengono e apparterranno ad altri viaggiatori. Nellunicità del vivere e dell interpretare la strada cè una forza comune che muove ogni uomo e ogni donna verso qualcosa di indefinito, di sperato, di desiderato, di ignoto, di misterioso. Questa forza non conosce epoche storiche, non è contenuta da confini geografici è tipica dellumanità tutta e nobilita chi fortemente la sente.
Alexis Carrel, chirurgo e fisiologo francese, sebbene ancora non credente in Dio. scriveva: Ti ringrazio, Signore, di avermi conservato la vita più a lungo che a tanti miei compagni di un tempo, Concedimi, prima di chiudere il libro, ch'io vi legga quello che ancora non so. E' stato un deserto la mia vita, perchè non ti ho conosciuto. Fa che il deserto fiorisca, anche se è autunno. Nell'oscurità in cui vado brancolando io ti cerchi senza posa. Sebbene cieco, mi sforzo di seguirti: Signore. indicami la strada,
A chi lo cerca con sincerità Dio va sempre incontro, e il Carrel
s'incontrò difatti con Dio. Il deserto della sua vita fiori presto nella
primavera delle gioie cristiane. E tu che leggi, a che punto sei nei tuoi rapporti con Lui? Conservi ancora la fede in cui forse sei stato
educato? E se l`hai lasciata affievolire o perdere, ne sei davvero
contento?
Non lo credo. In te rimane sempre una sete irresistibile di
felicità, che sidentifica con un`attrazione forse inconsapevole verso
Dio. E se non è Lui il tuo centro di gravità, tu brancoli nei buio. La
felicità che cerchi fuori di Lui presto o tardi si rivela un pessimo
surrogato.
Avrai sentito dire e ripetere che Dio è morto". Ma chi lo
grida a voce più alta non fa che esprimere la collera di colui che non
riesce a disfarsi del tutto del pensiero di Dio che, abbandonato, non
abbandona chi lo rinnega. Disfarsi di Dio non è come si vuol far credere
una liberazione, ma una disgrazia. Pensa alla felicità di tutti quelli che approdano a Lui, dopo averne sperimentato la lontananza.
Gesú si presenta come il Buon Pastore che conosce le sue pecore e si dona per
quelle che il Padre gli ha confidato e nessuno le tirerá dalle mani di
Dio. Con la sua missione terrena Gesú ha aperto
per tutti noi la porta della vita eterna, poi il dono della sua vita é
il dono dello Spirito Santo, la forza di Dio che rinnova le creature.
Essendo uno solo con il Padre e lo Spirito Santo, Gesú continua a essere
per noi Pastore che ci conduce per la vita
eterna, essendo Lui stesso il cammino, la veritá e la vita.
In questo frammento del Vangelo di Matteo dobbiamo riflette sopra quanto espresso nel "credo" e che risulta molto confortante. "Credo nella comunione dei Santi". Tutti i santi, dalla Vergine Maria, che sono giá passati alla vita eterna, formano una unitá: sono la Chiesa dei Beati a chi Gesú loda: " Beati i puri di cuore perché vedranno Dio"( Mt,5.8) Allo stesso tempo sono in comunione con noi. La fede e la speranza non possono unirci perché loro godono giá della visione eterna di Dio: ma ci unisce invece l'amore che non passa mai ( 1 Cor.13.13) : questo amore che ci unisce con loro allo stesso padre, allo stesso Cristo Redentore e allo stesso Spirito Santo.
Nella
Bibblia il concetto di misericordia é collegato con diversi vocaboli,
ciascuno dei quali ha un significato proprio con diverse sfumature. Nel
linguaggio biblico, dunque, misericordia ha un
significato molto ricco che va oltre la nozione di una semplice azione
compassionevole.
Per
quanto riguarda la lingua ebraica il primo termine da considerare é
"réhem", sostantivo maschile singolare che indica in origine il seno
materno, il luogo da dove proviene la vita. Indica propriamente
le viscere e in senso traslato é usato per esprimere l'attaccamento
instintivo di un essere all'altro. Nella antropologia semitica questo
sentimento intimo e profondo di amore e di compassione é localizzato
nelle viscere, nel grembo materno, nell'utero. Essendo
cosí riportiamo le parole che Dio rivolge alla cittá di Gerusalemme:"
si dimentica, forse, una donna del suo bambino cosi da non commoversi
per il figlio del suo seno? "( Isaia 49.15 )
E' stata la croce dei nostri fratelli separati, i protestanti; e lo è tuttora.
Preoccupati dalla presenza dei "fratelli del Signore", in più luoghi del Vangelo, hanno pensato che sua Madre abbia avuto altri figli, almeno dopo di Lui. Ma si troveranno sempre di fronte la fede della chiesa delle origini e del cammino di due millenni, che proclama solennemente la verginità di Maria, anche dopo la nascita del suo divin Figlio. Eppure essi, che sono stati maestri in esegesi biblica, sanno che nella lingua ebraica, il temine "ah", può avere, oltre al significato diretto di fratello, anche quello di consanguineo ai diversi livelli. Per cui è il contesto che decide a chi ci si vuol riferire.
Vorremmo poter dire che la Madonna è nata in quel dato giorno, in quellora precisa, in quel luogo della Palestina, magari dove la troviamo al momento dellannunzio angelico, per dare contorni seriamente riscontrabili alla sua esistenza storica. Invece dobbiamo accontentarci di congetture. Del resto, con il Suo Figlio Gesù non siamo in condizioni analoghe?
Papa Francesco devoto alla Madonna che scioglie i nodi
Negli anni 80, quando Papa Francesco era solo il sacerdote Jorge Bergoglio, scoprì durante un viaggio in Germania una immagine della Madonna -la cosiddetta Knotenloeserin o Vergine che scioglie i nodi- di cui riportò in Argentina varie riproduzioni e che è ormai loggetto di una forte venerazione popolare a Buenos Aires. Limmagine, attribuita al pittore settecentesco Johann Georg Melchior Schmidtner, si trova nella chiesa di St. Peter am Perlach ad Augusta, nel Sud della Baviera, e rappresenta la Madonna che scioglie i nodi di un lungo nastro che gli è offerto da angeli che si trovano alla destra del quadro, mentre altri angeli a sinistra raccolgono il tessuto ormai liscio. Il sacerdote Bergoglio fu colpito subito da questallegoria del ruolo di mediatrice della madre di Gesù e decise così di portarla con sé a Buenos Aires, dove iniziò a distribuirla a sacerdoti e fedeli.
Imitaçaõ..... 3.5 DOS ADMIRÁVEIS EFEITOS DO AMOR DIVINO
Bendigo-vos, Pai celestial, Pai do meu Senhor Jesus Cristo, porque vos dignastes lembrar-vos de mim. Graças vos sejam dadas, Pai de misericôrdia e Deus de toda consolação que às vezes, apesar de minha absoluta indignidade, me confortais com as vossas consolações.Sedes sempre bendito e glorificado, com o vosso Unigênito Filho e o Espirito Santo Paráclito, por todos os séculos dos séculos. Ah ! Senhor, Deus meu, santo amigo de minha alma, quando vierdes ao meu coração, estremecerão de jubilo as minhas entranhas.Sois a minha glória, o enlevo do meu coraçaõ: sois a minha esperança e o meu refugio no dia da tribulação.Fraco, porém, no amor e imperfeito na virtude, necessito que me fortaleçais e consoleis: visitai-me, pois, mais amiúde e instrui-me na vossa santa lei.Livra-me das más paixões e curai o meu coração dos afetos desordenados, para que santo e purificado interiormente, me torne apto para sofrer e firme para perseverar.
Under the title of How to confess well the Cardinal Angelo Comastri has placed a path for the examination of conscience, that takes into consideration the life in the modern world. Lets run to the source of Misericordy! The Holy Father has pointed out three spiritual goals to be reached for an authentic and genuine Christian life. Lets see them! 1.The sacramental confession, as a sign of conversion; 2.The fidelity to the Sunday, Day of the Lord and of the Man; 3. The solidarity towards our brothers, especially with deeds of charity towards those in need.
El bautismo nos hace agradables a los ojos del Señor. Nuestra existencia adquiere desde ese momento una dimensión nueva, todo nuestro ser y nuestro actuar es para Dios algo meritorio y agradable. El que está en gracia hace de su vida, hasta en los detalles más nimios, una ofrenda grata al Señor. El alma del cristiano se transforma por el bautismo en alma sacerdotal. Gracias a eso, todo cuanto haga, el trabajo y el descanso, el sufrimiento y el gozo, se transforma en un culto hecho a Dios en Espíritu y verdad.
La parola rivelazione significa tirare il velo che occulta qualche cosa. Nel linguaggio religioso significa la manifestazione che Dio fa agli uomini del suo proprio Essere e delle veritá necessarie e convenienti per la salvezza. Dio si fa conoscere a noi in due maniere: una é attraverso la Sacra Scrittura l'altra maniera come un artista per la sua opera: questo é il nostro conoscimento naturale di Dio conforme grande forza poetica nell'Antico Testamento nel libro della sapienza: " Erano insensati per natura tutti gli uomini che non conoscevano Dio e che, per i beni visibili, non conoscevano Colui che é, neppure considerando le sue opere.
Innanzi tutto vediamo brevemente alcune delle cose che Gesú ci ha detto sulla preghiera. Di per se quasi tutto il Vangelo é una lezione sulla preghiera e Gesú risponde quasi sempre alle richieste fatte nelle preghiere con fede: " tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterete" (Mt 21.22) Ha insegnato a perdonare prima della preghiera dicendo:" quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che é nei cieli perdoni a voi i vostri peccati." (Mc 11-25)