Preghiera dello spretato
Signore, io sono uno spretato.
Sono uno di quelli che con Te hanno avuto una dolce amicizia.
Quante volte abbiamo mangiato insieme e parlato di cose celestiali!
Quante volte abbiamo visitato insieme dei poveri relitti umani o carcerati, o
condannati al letto, o in preda alla disperazione!
Quanta speranza abbiamo seminato lungo la nostra strada. Quanto bene abbiamo fatto insieme.
Poi, tutto è cambiato.
Non so nemmeno io cosa sia avvenuto.
Mi dicevano: solitario; egoista; scapolone; mi dicevano che mi ero tatto prete per sistemarmi, alcuni mi compativano, altri mi maledivano, mi dicevano "amico dei ricchi", se mi vedevano con loro, mi chiamavano "comunista" se parlavo con i poveri; se pregavo ero un mestierante; se non pregavo... arricciavano il naso; i! mio celibato era oggetto di scherno, messo in dubbio e deriso; se vestivo male ero un esibizionista. vestivo bene.. un borghese; quando predicavo la pace mi perseguitavano gli "oppressi" e quando predicavo la giustizia mi dichiaravano guerra i se obbedivo alla Chiesa ero un arretrato, se gli disobbedivo.._ un progressista
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Se vivevo come Giovanni Battista: nudo, solitario ed affamato... non gli andava bene.
Se, come Gesù, mi vestivo, stavo tra la gente e mangiavo con i peccatori e le prostitute... ero peggio.
Signore, non ho capito più niente. Mi sono confuso... ho avuto paura... mi sono ritirato. Superbia ?
donne ?..., interessi ?... non so con quale motivo abbia giustificato il mio ultimo e definitivo distacco da Te.
So solo che ad un certo punto mi sono trovato sulla riva opposta alla Tua. Oro Signore ho davanti a me un triste avvenire. triste avvenire. Mi sento una carogna, si una vera carogna, perché sui miei poveri resti sono precipitati gli sciacalli per trarre dalie mie miserie tutto fati è possibile. Mi portano in giro per le piazze e mi mostrar:, come loro trofeo di vittoria, mi agitano come verme nell'amo per adescare incarti pesci; mi mettono sui manifesti a grandi lettere a far da formaggio per attrarre i topi nelle loro trappole ed infine sbandierano il mio tradimento come conquista della civiltà.
Ed io credo, Signore, cedo sempre di più e sempre di più scendo in bassa. Ubriacato dai loro falsi battimani .. insulto... calunnio... bestemmio e sputo sulla faccia di chi mi ha donato una dignità, ben sapendo che quando non sarò pio utile anche gli sciacalli mi abbandoneranno e, come davanti ad un panno sporco, mi volgeranno pieni di schifo, la !oro faccia.