Fuori di Te... la morte!
In effetti, o Gesù, ho avuto sempre te, davanti al mio sguardo interiore, sia ne! fiorire dalla giovinezza, che nel fulgore di una maturità donata al tuo Regno.
Avessi fatto altre scelte, vissuto per un' azienda statale, per un partito, per l'arte...
Sei stato, e sei tuttora, la mia Vita. Lunica che poteva ripagare con il centuplo, il suo costo. E' stato un dono tuo, capirlo a 20 anni; un miracolo, a 50 / 70, quando ogni ideale impallidisce e ci si ripiega su noi stessi...
Sei la mia Vita: fuori di Te, la morte.
E questa tua Vita, che è Pienezza derivante dal Padre, a farmi ancora giovane, capace di entusiasmarmi per piccole cose, di stupirmi davanti ad eventi da nulla, dietro i quali scorgo,sempre qualcosa della tua immensa bontà e sapienza.
Sii ancora Tu, o Signore, la mia vita. L'unica, perché non ne voglio altre. Rassomiglia alla morte, perché muore, mentre si tenta di viverla.
Non ho fatto In tempo ad accorgermi di essere giovane, che mi sono ritrovato a fare í conti con l'età che non rispetta nessuno...
Eppure mi concedi ancora di servirti da provocatore di Vita, in tante anime buone che mi fai incontrare, come ai tempi più floridi.
E' ancora quella Via tua, che creava capolavori di grazia, poemi dì arcana melodia, fra il rumoreggiare dei viaggi missionari, le fatiche apostoliche e le insidie delle forze del male... Vivrò così, il mio tempo.