Dacci il pane
La parola è comunicazione.
La parola rivolta a Dio
È preghiera.
Signore, chi osa parlare a te,
che cosa abbiamo da dirti?
E tu stesso ci hai insegnato a pregare:
la parola tua è diventata nostra
e si è fatta preghiera.
Ridirla è una gioia:
si fa esperienza di essere figli,
si sente di essere amati.
Signore, ho tanta voglia di pregarti così.
E subito scopro allinizio
Il disegno che il Padre mi svela:
Dio sia Dio,
abbia il suo posto
nella vita, nella storia del mondo;
la sua libertà non trovi resistenze,
il suo disegno si compia.
E noi?
Che cosa Lui dice per noi?
Ecco, Signore, proprio tu mi riveli,
giocando tra responsabilità e provvidenza,
i bisogni essenziali
che costituiscono il tessuto vitale di ogni esistenza:
il pane e il perdono, la resistenza e la libertà.
Signore, mi concentro sul primo.
Dacci i pane!
Il pane è tutto ciò di cui abbiamo bisogno,
tutte le cose buone
che il Padre procura ai figli,
senza però dispensarli
dal seminare, mietere, raccogliere.
Dacci il pane:
oggi e giorni dopo giorno.
Signore,
quanta fame nel mondo,
quanto vuoto nei cuori,
quanto freddo nelle relazioni.
Dacci sempre questo pane.
Con intervento puntuale e definito,
Con azione perenne che sempre si rinnova.
E la tua famiglia
Sentirà che tu sei Padre nostro!
Amen
Quando
vuoi, puoi sentire come protezione a casa tua: il profumo che emanava
PADRE PIO: GELSOMINO- SANTA RITA DA CASCIA: ROSA- SAN GIOVANNI PAOLO II:
CEDRO.