Perchè mi percuoti?
Aveva appena ricordato il suo parlare
aperto, sincero, franco, per tutti.
E d'improvviso, mortificante, per lui,
uno schiaffo soldatesco violento.
Ne è ferita soprattutto l'anima:
è rifiutata la parola, spezzata la fiducia,
colpita la dignità.
che ha insegnato a porgere l'altra guancia,
si fa severo e diventa giudice:
"Se ho detto male, provalo;
se ho detto bene, perché lo schiaffo?".
Signore, grazie!
Questa tua grande storia illumina
anche le nostre piccole vicende.
Diciamo bene, ci facciamo vicini,
apriamo il cuore, porgiamo la mano..
. Ed ecco la risposta degli "schiaffi":
rifiuto, travisamento, falsificazione;
diffidenze, ambiguità, tradimenti.
Anche noi, allora, ci interroghiamo
E ci domandiamo: perché?
Signore, io non trovo risposta.
Poi penso alle fragilità, alle ombre,
alle falsità che fanno del cuore umano
un campo di sterpi, di rovi, di erbe cattive.
E in questo campo non attecchiscono fiori.
Ti prego, allora, così:
Signore, se non so bene orientarmi
tra il porgere l'altra guancia
o il domandare ragione,
tu insegnami, in queste occasioni,
a pensare a te
e ad essere resistente, fedele,
e, comunque, felice
con te, per te, di te
e mai stanco degli altri.
Lorenzo Chiarinelli Vescovo di Viterbo
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