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La ragione di ogni turbamento è che
nessuno accusa se stesso

Cerchiamo, fratelli, di vedere da che cosa soprattutto derivi il fatto che quando qualcuno ha sentito una parola molesta, spesso se ne va senza alcuna reazione, come se non l'avesse udita, mentre talvolta appena l'ha sentita si turba e si affligge. Qual' è, mi domando, la causa di questa differenza? Questo fatto ha una sola o più spiegazioni?

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San Doroteo abate

Io mi rendo conto che vi sono molte spiegazioni e motivi, ma ve n'è una che sta. avanti alle altre e che genera tutte le altre, secondo quanto disse un tale: questo deriva dalla particolare condizione in cui talora qualcuno viene a trovarsi.

Chi infatti si trova in preghiera o in contemplazione, facilmente sopporta il fratello che lo insulta, e rimane imperturbata. Talvolta questo avviene per il troppo affetto da cui qualcuno è animato verso qualche fratello. Per questo affetto egli sopporta da lui ogni cosa con molta pazienza.

Questo può inoltre derivare dal disprezzo. Quando,uno disprezza o schernisce che abbia voluto irritarlo, disdegna di guardarlo o di rivolgergli la parola o di accennare, parlando con qualcuno, ai suoi insulti e alle sue maldicenze, considerandolo come il più vile di tutti.

Da tutto questo può derivare il fatto, come ho detto, che qualcuno non si turbi, né si affligga se disprezzato e non prenda in considerazione le cose che gli vengono dette. Accade invece che qualcuno si turbi e si affligga per le parole di un fratello allorquando si trova in una condizione molto critica o quando odia quel fratello. Vi sono tuttavia anche molte altre cause di questo stesso fenomeno che vengono diversamente presentate. Ma la ragione prima di ogni turbamento, se facciamo una diligente indagine, la si trova nel fatto che nessuno incolpa se stesso.

Da qui scaturisce ogni cruccio e travaglio, qui sta la ragione per cui non abbiamo mai un po' di pace; né ci dobbiamo meravigliare, poiché abbiamo appreso da santi uomini che non esiste per noi altra strada all'infuori di questa per giungere alla tranquillità. Che le cose stiano proprio così lo costatiamo in moltissimi casi.

E noi, inoperosi e amanti della tranquillità, ci illudiamo e crediamo di aver intrapresa la via giusta allorché in tutte le cose siamo insofferenti, non accettando mai di incolpare noi stessi.

Così stanno le cose. Per quante virtù possegga l'uomo, fossero pure innumerevoli e infinite, se si allontana da questa strada, non avrà mai pace, ma sarà sempre afflitto o affliggerà gli altri, e si affaticherà invano.

San Doroteo abate

AS VIAS DO ESPIRITO

Das afeicoes desordenadas

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Das afeições
desordenadas


Cada vez que o homem deseja alguma coisa desordenadamente, torna-se logo inquieto. O orgulhoso e avarento nunca experimentam repouso:o pobre e o humilde de espirito vivem em grande paz. O homem que não morreu ainda, perfeitamente, a si mesmo será, muitas vezes, tentado e vencido em coisas pequenas e mesquinhas.

THE WAYS OF THE SPIRIT

Hail Mary

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Hail Mary

Hail Mary full of grace
The Lord is with thee;
Blessed art thou among women
And blessed is the fruit
Of thy womb Jesus


 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo 4º de Cuaresma

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Domingo 4º de Cuaresma Evangelio: Juan 9,1-41
Curación del ciego de nacimiento
“¿Crees tú en el Hijo del hombre? Él contestó: ¿Y quién es, Señor, para que crea en él?  Jesús le dijo: Lo estás viendo: el que te está hablando, ése es. Él dijo: Creo, Señor.» Y se postró ante él”.  Al pasar Jesús vio a un hombre ciego de nacimiento. Jesús vive, se hace el encontradizo en nuestros caminos, tiene ojos limpios para vernos, pasa a nuestro lado, busca el encuentro. Orar es permitir que Jesús se acerque a nosotros y mire nuestra oscuridad con su luz.

WEGE DES GEISTES

Una canzone d'amore (San Pietro il pescatore)

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Una canzone d'amore

... il pescatore

Dopo Gesù, Pietro è il personaggio più noto e citato negli scritti neotestamentari: viene menzionato 154 volte con il soprannome di Pétros, "pietra", "roccia", che è traduzione greca del nome aramaico datogli direttamente da Gesù Kefa, attestato 9 volte soprattutto nelle lettere di Paolo; si deve poi aggiungere il frequente nome Simòn (75 volte), che è forma grecizzata del suo originale nome ebraico Simeòn (2 volte: At 15,14; 2 Pt 1,1).

Preghiere

PREGHIERE A GESU’ EUCARISTIAECCOMI, SIGNORE

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PREGHIERE A GESU’ EUCARISTIA
ECCOMI,  SIGNORE

 Tu vuoi che io entri in comunione con Te.
La mia gioia è accogliere questo invito.
Con Te al mio fianco,
niente può farmi paura.
Eccomi, Signore.
 Tutto dentro di me e attorno a me è vivo,
perché Tu sei  Risorto.
Il tuo Sangue mi scorre nelle vene
e la sua forza mi spinge verso di Te.