... sulla via del ritorno!
Ricordiamo cosa successe quando il Padre vide da lontano il figlio, sulla via del ritorno. Luca ce lo descrive con tre voci verbali che commuovono fino alle lacrime: iI Padre " gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò" (Lc 15, 20).
"Gli corse incontro"
Non poteva limitarsi semplicemente di andare, di muoversi da casa: doveva correre, per quel turbine di sentimenti che lo avevano pervaso. Dunque non si trattava del padre demolito di Rembrant, ma di un uomo ancora pieno di vigoria. Era il figlio che non poteva più permettersi di correre, stremato dalla fame e dalla sconfitta, per colpa di quella scelta scellerata.
"Gli si gettò al collo"
Il giovane non avrebbe mai osato tanto, da parte sua: sapeva che tutto al più, gli sarebbe convenuto gettarsi ai suoi piedi e farfugliare la triste carta d'accusa, preparata di mezzo alla mandria suina. Fu il padre a toglierlo d'imbarazzo , (o forse ad aumentarglielo), offrendo, in luogo di un rigetto sdegnoso, un ricevimento con dimostrazioni affettuose a chi aveva infangato l'onore della famiglia. II fratello maggiore, fra poco lo dirà chiaramente, evocando la scena disgustosa di prostitute, inventate verosimilmente da lui (V. 30) e di patrimonio familiare "divorato" dai suoi bagordi.
Il padre pensava a tutt'altro ! Dopo mesi, forse anni, sentiva di nuovo il figlio fra le sue braccia!
"E lo baciò"
Per far sentire al figlio, ancora più chiaramente, quello che sentiva per lui, in quel momento, pensò che all'abbraccio bisognava aggiungere qualcos'altro di più toccante, che esprimesse l'amore, anche quello più tenero: il bacio.
Quel ragazzo, o giovanotto che sia stato, non conosceva sicuramente la dolcezza dei bacio materno. Anzi (e questo è il mistero dove Gesù proietta il suo raggio di rivelazione), lo aveva percepito dal bacio di quello stesso padre, che era anche madre, e a quel punto, quasi più madre che padre... II solito fratello maggiore avrebbe insinuato che ne conoscesse altri, di provenienza ben diversa. Le prostitute evocate da lui cosa potevano aver fatto con quel disgraziato che se ne era andato, lasciandolo solo a lavorare ed eseguire gli ordini di suo padre ? Ma disattendiamo questo baleno livido del fratello, maggiore più che in età, nella malvagità.
Come poteva, Gesù, dipingere con tocchi più commoventi la tenerezza del Padre celeste? Ognuno di questi gesti racchiude un poema inesprimibile. Noi abbiamo tentato di andarci un po' più a fondo; ma la stessa commozione che provoca la scena impedisce, in un certo senso, di osarlo in misura maggiore, per timore di esagerare. Tanto è innestata in noi l'idea pagana di un Dio supremo, distaccato da noi e anche quella ebraica, di un Dio che, se accetta i giusti, deve necessariamente punire i peccatori. Se chiederanno perdono, li perderà; ma l'infrazione della sua legge sarà sempre punita.
Il rischio è di credere troppo alla bontà del Signore, come via ad un permissivismo anti evangelico. Ne evidenzieremo il sofisma. Per ora ci basti dire che, nel caso si dovesse esagerare, è più giusto pensar troppo bene del Padre, che pensar male...
Padre Bernardino Bordo, passionista