Un sacerdote di Milano, don Giorgio Begni, chiese anni or so¬no a Corrado Bianchi Porro, una riflessione complessiva sulla sorella Benedetta, con particolare riferimento ai temi della Croce e dell'amicizia. Questa è la risposta di Corrado.
E' terminato anche il 2015: è doveroso un ringraziamento a Dio
Hora ruit dicevano gli antichi; il tempo corre velocissimo.
E ci siamo consumati lintero 2015.
E un anno della nostra vita, trascorso, e che non ritornerà mai più.
E tempo di consuntivi per tutti; le imprese, le aziende, i bilanci familiari
Vogliamo provare, io e te, a sintetizzare questo anno 2007 che passa definitivamente nel corso inarrestabile del tempo?
Chiediamoci onestamente, se lanno trascorso, ha aiutato la nostra crescita umana e cristiana.
Come ha visto, non era facile incontrarci. Certo, avrai potuto sapere anche altri particolari che rendono piuttosto amari questi ultimi anni della mia vita. Sento una grande riconoscenza del grande dono che mi hai fatto col trascorrere una preziosa ora in un colloquio che non potrò facilmente dimenticare.
Il Vangelo parla della fine ma non della fine del mondo ma
bensi della cittá di Gerusalemme che gli ebrei univano alla fine del mondo. Con
la distruzione di Gerusalemme termina la antica unione e succede la venuta di
Gesú che viene a inaugurare la chiesa , il novo popolo di Dio. Gesú parla della distruzione di Gerusalemme dovuto
all'osservanza dei discepoli della sua grandiositá e dei suoi adorni e dice a
loro: " State osservando queste cose ma verrá un giorno che non resterá
pietra sopra pietra che non sia diroccata. (Lc 21.6) "
Sono cresciuto in Parrocchia con le tue canzoni in mezzo alla mia gente e ai miei ragazzi. Le ho suonate sempre con la fisarmonica. Verresti a un mercoledì di Quaresima che faccio con i giovani della Diocesi nella Cattedrale di Molfetta?. Fu questo il mio primo incontro telefonico con il Vescovo don. Dissi di sì e partii, allora, con la mia chitarra prendendo un aereo per Bari.
Guardo un bambino, una bambina in un passeggino o in braccio a papà e mamma. Guardo e penso: chi è? Perché e per chi ... è nato? Chi diventerà? Che ne sarà di questa creatura? Guardo e sogno tutto il possibile per lui e per lei. E dentro il sogno trovo quello che non si realizzerà mai e quello che, invece, avverrà.
In questa domenica della quaresima i saggi in legge, i farisei, legalisti e arroganti e representanti del sistema oppressore, apresentano al Signore una donna presa in adulteiro. Secondo la legge la donna doveva essere picchiata com pietre. Domandorono a Gesú cosa Lui diceva a rispetto. Gesú non risponde e propone una alternativa: "chi é senza peccato gli puó tirare le pietre" Nessuno gli tirou una pietra, infine la donna non era l'unica peccatora. Ultimamente le pietre volono da tutte le parte contro donne, persone e gruppi diversi.
Gli arroganti di oggi continuano con le pietre in
mano pronti per massacrare gli altri davanti qualche sbaglio
peccaminoso. Molti tirano pietre per nascondere le loro proprie colpe o
interessi. Inquanto continuiamo a colpare questa o altra persona, questo
o quel gruppo e non guardiamo dentro di noi la ignoranza,
violenza,sofferena, intolleranza non avrá fine. Ci sono molti que
portano pietre in mano per essere chiariamete contro l'ascensione dei
poveri perché non vogliono vivere con loro.
É il momento di fare un
esame di coscieza serio e riscoprire la proposta di San Francesco: dove
ci é odio che levi l'amore, dove ci é offesa che levi il perdono, dove
ci é discordia che levi la pace e l'unione, dove ci sono dubbi che levi
la fede. Gesú non é venuto per condannare o giudicare, ma per riunire i
disorientati.. Lui provoca le persone a prendere partito a favore della
vita e contrario all'auto distruzione. Lui prende a se la donna
discriminata dai legalisti dicendo: " Io non ti condanno " dice alla
donna, piú vittima che colpevole.
I saggi e i farisei non condannavano
l'uomo adultero, ma solo la donna. Gesú non contemporaliza con le
leggi delle autoritá, ma smaschera quelli che si gloriano fedeli alla
legge e rivela loro che sono pieni di peccati e non tanto puri come
pensavano che fossero. la donna, considerata colpevole e la cui morte
la legge autorizzava , é assolta dai suoi peccati, avendo cosí la sua
dignita devoluta. Da che parte stiamo noi ? Dalla parte dei poveri e
discriminati o dei benestanti e arroganti. Facciamoci questa domanda.
Ora, stiamo camminando verso la Pasqua che è vicina con i sentimenti e
le attitudini di Gesú, essendo misericordioso e compassionevole con chi
sbaglia e dobbiamo eliminare dal nostro cuore la discriminizazione e
la intollerenza, poi siamo tutti peccatori.................
Una riflessione a cura del Dott. Alberto Rossini( Brasil)- nostro collaboratore
" Ogni giorno con Gesú é il punto di riferimento per ricevere una luce di speranza e di amore. Tanti pensieri affollano la nostra mente e non sempre siamo noi a scieglierli. Il continuo bombardamento di notizie funeste e angoscianti influenzano i nostri pensieri e ci comunicano un senso de preoccupazioni e di ansia. Il pensiero che dobbiamo avere é quello che Gesú si dona a noi graziosamente e si dona con il suo cuore immacolato.
La Chiesa dedica una domenica allanno ai pastori e questi ogni festa di precetto sono invitati a celebrare una Santa Messa per i fedeli. Quindi se una volta lanno il gregge prega per il pastore è giustizia, amore, apprezzamento per il ministero sacerdotale ed anche interesse proprio. Infatti tutti siamo interessati a chiedere al Signore un pastore che ami Dio e le sue pecorelle, perchè se amasse solo se stesso, più che come pastore si comporterebbe come mercenario.
La devozione al Santissimo Sacramento é nata intorno all'anno 1200 e piú tardi nacque la S.Messa del Corpus Christi, la cui celebrazione tornó obbrigatoria per tutta la cristianitá per ordine del Papa Urbano 4° nel 1264.
Verso la fine del 1320 il Papa Giovanni 22° propose la processione del Santissimo per le strade e cammini diversi. La solennitá del Corpo e Sangue di Cristo é il momento propizio per ricordare l'ultima cena di Gesú con i suoi discepoli. Gesú, in questa cena, ci ha lasciato un testamento per intregare la sua vita nei segni del pane e del vino.
Se il nostro modo di descrivere situazione rientranti con difficoltà nei soliti schemi biografici ci desse lidea che, dunque, la Madonna abbia davvero camminato sui fiori, le faremmo un torto che non merita in alcun modo: la definiremmo una donna passiva, una Creatura introversa che avrebbe pigramente annullato la propria personalità. Al contrario, troviamo di Lei sul Vangelo, segni ben chiari di perfetta auto-comprensione e d'intraprendenza. Il lettore credente ne ricava la netta convinzione che tutto le sia costato, come a noi e anche di più, per quanto attiene alla vita giornaliera; e che ogni suo progresso nella saggezza e nel conservarsi libera da qualsiasi vincolo estraneo sia stato effetto di un impegno consapevole, costante.
Già solo nel porsi davanti ad un problema complesso come questo, è d'obbligo procedere ad occhi bene aperti, non lasciandosi guidare da postulati istologici, o morfologici, per non cadere su di un terreno più magico sacrale che evangelico. Per i romani, eredi degli etruschi, parlare di verginità voleva, dire interessarsi alla condizione delle vestali, consacrate alla custodia del fuoco sacro, segno della perennità dell' Impero di Roma, e per questo, astrette alla rinuncia ad ogni attività sessuale, per tutto il tempo del loro servizio. Una prospettiva assolutamente pratica, che dalla sacralità sfociava su un contesto socio-politico.
Nel corso dei secoli la Chiesa ha riflettuto sulla cooperazione di Maria all'opera della salvezza, approfondendo l'analisi della sua associazione al sacrificio redentore di Cristo. Giá Santo Agostino aveva attribuito alla Vergine Maria la qualifica di "cooperatrice" della redenzione, un titolo che sottolinea l'azione congiunta e subordinata di Maria a Cristo Redentore. In questo senso si é sviluppata la riflessione, sopratutto a partire dal secolo XV.
DÉCIMO SEGUNDO DOMINGO DO TEMPO COMUM 21 MAIO 2015 UMA REFLEXÃO
Deus se preocupa com os dramas dos homens ? Aonde está Ele nos momentos do sofrimento e das dificuldades que enfrentamos ao longo de nossa vida ? A liturgia desse décimo segundo domingo do tempo comum nos diz que, ao longo de sua caminhada na terra, o homem não está perdido, sozinho, abandonado à sua sorte, mas Deus caminha ao seu lado, cuidando com amor de pai e oferecendo a cada passo a sua ajuda e salvação.
Five centuries before the coming of Christ, the King of Babylon ( today Bagdad) invaded Israel and deported ali the population to Mesopotamia.The voice of the Prophet lsaiah,walking among the people encouraging them: " Do not be afraid,for behold your God will come to save you ... And you Bethlehem are not the smallest of the villages of Israel, from you a Savior will be born.
Finally, after a long waiting, the Salvation Game.
ADVIENTO: OPORTUNIDAD DE ENCUENTRO CON EL SEÑOR ¡Otro Adviento! Nueva oportunidad de vivir a fondo tu vida. Ocasión para hacer algo diferente, algo que de sentido a tu vida. Tiempo para caer en la cuenta del momento presente. Tiempo para vivir el ahora del día a día. ¡Despierta del sueño de la pereza! ¡Deja el hastío, la ignorancia! ¡Despierta!
A MARIA MODELLO DI FEDE Di S.E. card Angelo Comastri
VERGINE MARIA LA LAMPADA DELLA TUA FEDE E STATA SEMPRE ACCESA; TU SEI LA CREDENTE! METTI OLIO NELLE NOSTRE POVERE LAMPADE AFFINCHE LA LUCE DELLA NOSTRA VITA ILLUMINI IL VOLTO SANTO GESU. VERGINE MARIA, NOI SIAMO GENTE DI POCA FEDE; BASTA UN ONDA DI DIFFICOLTA PER METTERCI PAURA; BASTA UNINCOMPRENSIONE PER SPEGNERE LENTUSIASMO.