
Incontro non scontro
Il Giardino dell'Eden
Solo a quel punto fu dichiarato che il racconto della creazione del mondo, dell'uomo e del suo peccato è solo un rivestimento popolare di una verità fondamentale per la fede cristiana: Che tutto è stato creato da Dio con un atto d'immenso amore. Amore che l'uomo, subito all'inizio, mostrò di non saper apprezzare, ribellandosi al suo Creatore.
Galileo Galilei
Tutto questo. Solo questo. Pensate al caso Galileo dove quel grande fu condannato, perché diceva che la Bibbia non è un libro scientifico, ma religioso e che, quindi non era il sole a girare attorno alla terra, ma al contrario, la terra attorno al sole. Siccome però Giosuè aveva esclamato "Fermati sole!", Galileo si metteva contro la Bibbia dove era scritta quella frase...
Vedete come è facile, in campo religioso, rinunciare alla ragione, credendo di dar gloria a Dio...
D'altra parte anche la scienza umana, appena riesce a scoprire qualcosa di nuovo, si esalta, ne amplifica a dismisura l'importanza, fino a mettersi anche contro punti autentici della fede.
Allora fermiamoci a queste prime constatazioni, per dedurne alcuni principi fondamentali: una religiosità che si oppone alla ragione e alla scienza, si trasforma presto in superstizione e magia. Una scienza che si gonfia, fino a mettersi contro autentici principi di fede è stoltezza.
Perché in campo scientifico, niente è assolutamente vero. Nel senso che anche ciò che è vero, se viene assolutizzato, non è più vero. Come vedete, il discorso si fa complesso.
Ma non temete: si cercherà di semplificarlo al possibile, perché ci convinciamo una volta in più che la nostra fede non ha nulla da temere dalla vera scienza; come la vera scienza non ha nulla da temere da una fede autentica.
Dante lo aveva già intuito perfettamente, quando chiamava la scienza "a Dio nipote", cioè nipote di Dio - perché la fede ne è la figlia.
non può esserci che accordo perfetto.
Padre Bernardino Bordo
- Passionista -