
Speranza cristiana
Per i meriti di Cristo
o per i nostri meriti?
Un'immagine
di Martin Lutero
(1483 - 1546)
Ma sembra che il teologo tedesco abbia calcato un po' troppo il concetto, fino a dire: Crede firmiter et pecca fortiter (Credi fermamente e poi puoi peccare fortemente). Non è improbabile che noi cattolici abbiamo alterato questa ed altre espressioni del genere. Non dobbiamo meravigliarcene: anche nel campo religioso, quando si trascende in polemica, difficilmente si resta nella piena verità. Di certo c'è che, per i nostri fratelli separati, resta come un dogma l'affermazione:
Ora questa frase, così com'è, isolata dal contesto paolino, non si può accettare, perché tutto il Nuovo Testamento è un invito pressante ad imitare le virtù di Cristo, a condividere la sua Passione, per poter partecipare alla sua Risurrezione e alla sua gloria. Basterebbe leggere la Lettera di Giacomo. Ma anche Paolo afferma la stessa cosa.
Soprattutto il divino Maestro incoraggia di continuo a seguirlo per la via stretta, a non perdonare al nostro egoismo, alla nostra avidità di beni terreni...
Gesù Cristo è
la Via, la Verità e la Vita
Perciò, per riassumere il tutto, al di fuori di queste polemiche, possiamo affermare con la Chiesa che la Salvezza ce l'ha meritata Cristo con la sua morte in croce. Ma questa salvezza non può esserci data senza il nostro consenso, la nostra adesione, cioè la nostra condivisione "ai patimenti di Cristo".
Caso contrario, sarebbe imposta, comunque non personalizzata. Ora Dio rispetta la nostra scelta responsabile.
Per rendere più plastico un concetto teologico così elevato, ipotizziamo questa parabola: Se un mio zio d'America, dopo sudori e risparmi, mi inviasse da Detroit un assegno di svariati milioni di dollari, è chiaro che non li potrei riscuotere, senza apporvi la mia firma. Ma firmato e riscosso quel denaro, non potrei mai dichiarare che è stato merito, frutto della mia fatica. D'altra parte, senza quella mia libera firma, non potrei riscuoterlo.
AS VIAS DO ESPIRITO
Imitação......3.40 COMO O HOMEM DE SI MESMO NADA TEM DE BOM E DE NADA PODE GLORIAR-SE
Imitação......3.40
COMO O HOMEM DE SI MESMO NADA TEM
DE BOM E DE NADA PODE GLORIAR-SE
Que merecimento tinha o homem para que lhes désseis a vossa graça ?
Senhor, de que podia queixar-me, se me desamparesseis ?
Que posso eu, com justiça objetar, se não me concedeis o que vos peço ?
Certamente posso pensar e dizer com verdade:Senhor, nada sou e nada posso, nada tem de bom em mim, falta-me tudo, tendo sempre para o nada. Se não for por vós amparado e inteiramente fortalecido, logo me torno tíbio e dissipado.
Vós, porém, Senhor, sois sempre o mesmo e pemaneceis eternamentebo, justo, santo, fazendo todas as coisas com bondade,justiçã e santidade e dispondo tudo com sabedoria.
THE WAYS OF THE SPIRIT
I met Mother Teresa

I met Mother Teresa
of Calcuta