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Le folle interrogavano Giovanni Battista


Il lento scandire del calendario liturgico, ci conferma il detto degli antichi “Hora ruit” ; il tempo corre velocissimo.

Ci sembrava anacronistico già pensare al  Natale, e l’Avvento, periodo antecedente alla grande festa per noi cristiani, si sta esaurendo.

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Siamo alla III domenica di Avvento, ormai ad appena otto giorno dal traguardo liturgico della nascita di Cristo. La Liturgia,anche in questa domenica ci propone un piccolo brano del profeta Sofonia (Signore protegge) che oltre 600 anni prima di Cristo, propone al suo popolo un canto di gioia perché il Messia salverà Israele. “Gioisci,  figlia di Sion,  esulta Israele e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme. Re d’Israele è il Signore in mezzo a  te, tu non vedrai più la sventura….”


Per vedere concretizzata questa speranza, Israele doveva attendere ancora dei secoli.
Quanto diversa e privilegiata la nostra posizione! Celebreremo, con il prossimo Natale, il fatto storico della avvenuta nostra salvezza, con la nascita di quel bambino che un giorno si farà carico delle nostre colpe(passerà Lui, al posto nostro, per disonesto,violento,orgoglioso, vendicativo ecc) e accetterà l’infame condanna della croce.

 

Il mistero del Natale è tutto qui. Non si ferma alla tenerezza di questo bambino, ma alla consapevolezza che il Suo sacrificio è stato il segno tangibile dell’amore infinito per me.

Ecco allora la gioia, l’esultanza del Natale! Nei tempi antichi era tanta l’attesa, che quando Giovanni Battista, il precursore, il cugino di Gesù, dice alla sua gente, “ io vi battezzo con acqua; ma viene uno più forte di me, che vi battezzerà in Spirito”, gli dicono: “ dicci che cosa dobbiamo fare!”


Ce l’abbiamo noi questa disponibilità ?


Se prendiamo il Natale come festa,anche bella, ricorrente, passata la solennità, rimarremo quello che siamo e l’invito di Sofonia “gioisci.. rallegrati…” ci sembrerà tanto anacronistico, per le nostre situazioni concrete.
Segui, con la mente sgombra da tante preoccupazioni, il salmo responsoriale che ci propone la liturgia:

Viene in mezzo a noi il Dio della gioia

– Ecco, Dio    è la mia salvezza

– perché mia forza e mio canto è il Signore 

- egli è stato la mia salvezza….cantate inni al Signore, perché ha fatto opere grandi

– ciò sia noto in tutta la terra

– Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion

– perché grande in mezzo a  voi è il Santo d’Israele…


Coraggio! Anche tu hai bisogno di un po’ di gioia nel cuore.

E’ il regalo di Natale che ti vuol fare Gesù bambino!

Ti verrà tanto spontaneo dire: MA E’ POSSIBILE, SIGNORE, CHE MI VUOI TANTO BENE?

GRAZIE.

VIDEO CORRELATO

LE FOLLE INTERROGAVANO GIOVANNI BATTISTA

 

Don Lucio Luzzi

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AS VIAS DO ESPIRITO

20° Domingo do Tempo Comum

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20° Domingo do Tempo Comum
17 Agosto 2014
Uma reflexão


A liturgia desse vigésimo domingo do tempo comum reflete sobre a universalidade da salvação. Deus ama cada um de seus filhos e à todos convida para o banquete do Reino. ùNa primeira leitura Deus garante ao seu povo a chegada de uma nova era, na qual se vai revelar completamente a salvação.  No entanto, essa salvação não se destina apenas à Israel mas destina-se a todos os homens e mulheres que aceitam o  convite para integrar a comunidade do povo de Deus.


Codice shinistaT

THE WAYS OF THE SPIRIT

Hebrew and Christian Easter

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Hebrew and Christian Easter
Exploration of the Hebrew origins


The Hebrew Easter. The meaning of the ward "Easter" comes from the Hebrew "Paseh" meaning "Passover" it was the annual Feast that the Hebrews remembered the prodigious Passover of the Red Sea, after 530 years of slavery in the land of Egipt freed by Moses. Moses lead the people through the desert towards the land of Palestine, the promised  land with a journey that lasted 40 years with many difficulties.

 

WEGE DES GEISTES

Mi hai concesso di seguirti...

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Mi hai concesso
di seguirti...


Riflessione
+ video correlato


Avevi liberato quel povero uomo della Decapoli da una "legione demoniaca" e,  al momento in cui ti  chiedeva la cosa, di per sé  più logica, dopo quell' intervento prodigioso, non l'hai accettato. Ti pregava di permettergli di stare con te e non glielo permettesti. Capisco che, come pagano,  si sarebbe trovato male fra  gente razzista. Ammetto che la cattiva fama creatagli da quella strana situazione poteva compromettere il buon nome dei tre gruppi: apostoli, discepoli e pie donne.