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Gesù disse all'adultera:
"Neanche io ti condanno"
 
  PENSIERO DELLA DOMENICA
+ VIDEO CORRELATO
 
Ricordate la tentazione di inizio quaresima? Rinviare la nostra conversione "Tanto a Pasqua c'è tempo...".
E questo periodo di revisione e riconciliazione si va esaurendo. La liturgia di questa V domenica di Quaresima ci sollecita ad un recupero salutare e indispensabile per la nostra anima, presentandoci la misericordia infinita di Dio.
 
I soliti, insopportabili Scribi e Farisei, che seguono Gesù con fini perversi, lo chiamano con una espressione bugiarda di rispetto: "Maestro, questa donna è stata colta in fragrante adulterio; ora Mosè nella legge ci ha comandato di lapidare tali donne (per esattezza questa norma riguardava una fidanzata infedele), che ne dici? E questo dicevano per avere di che accusarlo...
 
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Secondo il loro astuto piano, qualunque risposta avrebbe compromesso Gesù.

E Lui chinatosi, col dito scriveva in terra; probabilmente faceva solo dei segni sulla polvere; era un contegno di disimpegno, usato dai rabbini, per dimostrare la noncuranza di quanto veniva loro chiesto. I farisei, con la loro insistenza, cercano di salvare la faccia, o alcuni ritengono che il silenzio del Cristo esprima imbarazzo e pensano che il loro tranello avrebbe potuto ottenere effetto.

Ed ecco come ne esce Gesù: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo una pietra contro di lei".


C'erano dei lavori in corso nel tempio e potevano trovare le pietre anche subito.
 
Ma per primi, cominciarono gli anziani ad andarsene ! Pensavano tra foro: “...e noi in tutti questi anni, chissà quanti peccati abbiamo fatto…!”.

E' stupefacente questa misericordia infinita del Messia, che la esercita anche verso una prostituta. Determinante è la conclusione di Gesù: "Va e d'ora in poi non peccare più...".

E' Lui che compie la remissione dei peccati della donna, dopo averla sollecitata nel frattempo ad un salutare pentimento, richiedendole come sigillo il proposito.

Se facciamo, nella nostra vita sociale, mancanze gravi, la giustizia ci condanna e giustamente. Ci presentiamo davanti a Dio con il nostro fardello di peccati e diveniamo subito oggetto di misericordia infinita. Ci pensi quanto siamo restii a riconoscere i nostri difetti, i nostri peccati, i nostri sbagli, con umiltà e sincerità, davanti a questo Padre Celeste, con la certezza di essere oggetto di infinita misericordia?

Se esistesse un tribunale umano, che desse garanzia di assoluzione, ci rivolgeremmo tutti verso questa istituzione, àncora di salvezza per i nostri guai e i nostri debiti.

Quando si tratta di Dio, unico che ci comprende, ci perdona, e ci vuole sempre più bene, quanto è assurda la nostra titubanza, reticenza...


Forse perché il proposito che ci viene chiesto, non abbiamo il coraggio di metterlo in pratica, per non troncare definitivamente quella relazione, quel vizio, quella debolezza, quel nostro modo di fare...

Ultimi giorni di Quaresima: prendiamo il coraggio e il tempo per dire al Cristo, rappresentato da un suo ministro, "Ho peccato, ho sbagliato, perdonami Signore!".
Non rinviare: provaci!
 
 
  Video correlato
"Il silenzio di Dio"
di Don Lucio Luzzi.
 
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AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação... 1.17 DA VIDA RELIGIOSA



Imitação... 1.17
       DA VIDA RELIGIOSA
 
Importa que aprendas a vencer-te em muitas coisas, se desejas ter paz e concôrdia com outros.
Não é pouco habitar em mosteiro ou comunidade, aí viver sem queixas e perseverar com fidelidade até a morte.
Feliz quem aí vivem bem e acaba sua existência em paz.
Se queres permanecer firme e fazer progresso na perfeição, considera-te como desterrado e peregrino sobre a terra.



É mister que te faças louco, por amor de Cristo, se queres seguir a vida religiosa.
0 hábito e a tonsura pouco importam: a mudança dos costumes e a inteira mortificação das paixões é o que fazem o verdadeiro religioso.
Quem procura outra coisa fora de Deus e da salvação de sua alma, achará somente dor e tribulação.
Não pode viver tranquillo, por muito tempo, quem não se esforça por ser o menor, à todos submisso.
Vieste para servir e não para mandar, lembra-te que foste chamado para sofrer e trabalhar e não para descansar e palestrar.
Aqui, pois, se provam os homens, como o ouro no cadilho.
Aqui ninguém pode perseverar se não quiser de todo o coração humilhar-se por amor de Deus.

Tradução a cargo de Dott. Alberto Rossini (Brasil)


 

THE WAYS OF THE SPIRIT

To Mary, a model of Faith

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To Mary, a model of Faith

Written by H.E. Cardinal
Angelo Comastri

Virgin Mary,
The lantern of Your faith has always been lighted;
You are the Advocate! Put oil in our poor lanterns
so that the light of our life enlightens “the Holy Face of Jesus”.



Virgin Mary, we are people of little faith;
A single sign of difficulty scares us;
A single doubt dampens our enthusiasm.



LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

ÉSTE ES EL AYUNO QUE YO AMO

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ÉSTE ES EL AYUNO QUE YO AMO
Así habla el Señor: Éste es el ayuno que yo amo: Si eliminas de ti todos los yugos, el gesto amenazador y la palabra maligna; si ofreces tu pan al hambriento y sacias al que vive en la penuria, tu luz se alzará en las tinieblas y tu oscuridad será como el mediodía.

WEGE DES GEISTES

RALLEGRATEVI E ESULTATE ( Vangelo- Mt: 5,1.12)

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RALLEGRATEVI  E  ESULTATE


( Vangelo-  Mt: 5,1.12)


Una riflessione



In questo frammento del Vangelo di Matteo dobbiamo riflette sopra quanto espresso nel "credo"  e che risulta molto confortante.  "Credo nella comunione dei Santi".  Tutti i santi, dalla Vergine Maria, che sono giá passati alla vita eterna, formano una unitá: sono la Chiesa dei Beati a chi Gesú loda:  " Beati i puri di cuore perché vedranno Dio"( Mt,5.8)  Allo stesso tempo sono in comunione con noi. La fede e la speranza non possono unirci perché loro godono giá della visione eterna di Dio: ma ci unisce invece l'amore che non passa mai ( 1 Cor.13.13) :  questo amore che ci unisce con loro allo stesso padre, allo stesso Cristo Redentore e allo stesso Spirito Santo. 

Preghiere

VISITA AL SANTISSIMO SACRAMENTO

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VISITA AL SANTISSIMO SACRAMENTO

A ricevere la Santa Comunione, sotto la specie del pane e del vino, l'unione fisica con Gesú é identica per tutti quanti ricevono il suo Corpo e Sangue, ma non produce in tutti il suo vero effetto. La meglio disposizione per ricevere Gesú Sacramentato é l'amore a Dio e ai nostri fratelli e sorelle senza il quale non puó avere unione: é necessario un amore autentico, sincero,desiderio e pieno consentimento di cosa stiamo facendo, anche se nei limiti della nostra fede. La propria liturgia impone ai fedeli, nutriti del sacramento pasquale, a vivere di accordo con la pietá e esprimere nella vita quello che riceviamo per la fede.