"Il Figlio dell'Uomo non ha dove poggiare il capo"
Con la prima domenica di Luglio siamo liturgicamente alla XIII^ del Tempo Ordinario.
Il colore liturgico dei paramenti del celebrante è il verde, che caratterizza le domeniche ordinarie, ossia senza nessuna ricorrenza particolare.
Ci accompagna sempre levangelista Luca che descrive anche i particolari organizzativi dei viaggi apostolici del Cristo. Gesù era in missione con i dodici ed altri discepoli, e manda avanti alcuni a preparare vitto e alloggio... entrarono in un villaggio di Samaritani; era uno dei villaggi di confine della Samaria, tra la Galilea a nord e la Giudea a sud.
I Samaritani odiavano i Giudei e il loro culto, ed avevano edificato anche un loro tempio sul monte Garizim (lattuale Gebel et-tor di Giordania, alto m. 868 s.m.).
Questi però non lo accolsero.. ed allora i due fratelli focosi, Giacomo e Giovanni, soprannominati da Gesù "Figli del tuono", andarono su tutte le furie, chiedendo addirittura al Maestro di far scendere fuoco dal cielo e distruggere quei pessimi Samaritani. Tale proposta era incompatibile con lo spirito di mitezza e di misericordia del Maestro, che mai aveva usato tali metodi con i nemici.
... ma Gesù si voltò verso Giacomo e Giovanni e li rimproverò
Si dirigono quindi verso un altro villaggio.
Tutti seguono Gesù attratti da possibili posizioni di benessere; tra questi un giovane che dice a Gesù: ..ti seguirò dovunque tu vada... Ma Gesù contro le illusioni e i miraggi di benessere terreno, raglia corto: Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dellUomo non ha dove posare il capo
Gli apostoli si ammutoliscono, altri si trovano in imbarazzo a seguirlo e delusi se ne vanno.
Quanto ci fa riflettere questo atteggiamento di Gesù! Trova sulla sua via nemici che lo odiano, e cercano in ogni modo di fargli del male. Non cè in Lui una parola di reazione, una lamentela. La sua amarezza profonda non la esterna in alcun modo.
Ed io? Quanto sono simile allatteggiamento dei due fratelli Giacomo e Giovanni!
Ho bisogno di sfogarmi, di scaricare, anche senza controllo delle parole, la mi a delusione e il mio nervosismo.
Ti chiedo sempre, Signore mio, tranquillità economica, serenità nel mio campo di lavoro e di farmi godere la vita
Con queste premesse la mia esistenza inevitabilmente sprofonda nella delusione, sfiducia, reazione, e vorrei dirti perché Signore non mi aiuti? Perchè ai disonesti va tutto bene? E arrivo in certi momenti oscuri della vita a dire
ma forse è inutile pregare il Signore, tanto per me non ci sarà mai niente di buono
Ho capito, Signore, perché non reagisci ai miei lamenti.
Se Tu assecondassi le mie richieste di comodità, non mi potresti più garantire il premio eterno.
Don Lucio Luzzi