X DOMENICA T.O/C 5 giugno 2016-

Un grande
profeta è sorto tra noi
Nella
Liturgia della Parola di Dio, la Chiesa ci propone spessissimo i miracoli
compiuti da Gesù. La parola
miracolo esprime qualsiasi fenomeno prodotto da una forza soprannaturale, in quanto
sfugge alle normali leggi della natura.
E viene
confermato anche nel lessico popolare, quando si dice .. non posso fare miracoli
non posso fare limpossibile
!
Perché Gesù ha compiuto tanti
miracoli?
Certamente
non per stupire la sua gente, ma per convincere, senza ombra di dubbio, che Lui
è Dio fatto uomo e per questo ha potere di compiere prodigi, impossibili per il
semplice essere umano.

Nel vangelo
di oggi si narra del Maestro che torna sulla riva occidentale, presso Cafarnao,
da dove era partito e la sua presenza richiama nuovamente grande folla.
In ogni
sinagoga vi era un consiglio che regolava il culto e i membri di tale consiglio
erano detti capi. Venne allora un capo di sinagoga chiamato Giairo.
Nonostante
fosse una personalità così in vista e nonostante la presenza di molti nemici, cadde davanti ai piedi di Gesù e
ardentemente lo supplicava: la mia figlioletta è in fin di vita, vieni
E la sua grande professione di fede
e verrà premiata.
Ed ecco
latteggiamento costante di Gesù nel compiere i miracoli: dal punto di vista
umano, la gravità, lemergenza, diventano sinonimo di urgenza; altrimenti nin
cè più nulla da fare
Invece Lui
compirà il prodigio al di fuori di ogni logica umana.
Prima vuol
sapere chi è che le ha toccato il lembo del suo mantello ( altro assurdo con
quella calca
infatti gli apostoli, con una logica elementare gli dicono: tu vedi la folla che ti si stringe addosso
e dici chi mi ha toccato?)
.. e guarisce la donna che aveva
perdite di sangue da dodici anni
.
Intanto arrivarono
dei messi e chiamato Giairo in disparte gli dissero:..la tua figlioletta è
morta, perché disturbi ancora il Maestro?
Ma Gesù udito..disse al capo della
sinagoga..non temere abbi solo fede
E continua
ancora nei suoi ragionamenti umani, quando dice
la fanciulla dorme.. divenendo oggetto di derisione
E alla fine
compie il prodigio TALITA
KUM
fanciulla io ti dico alzati!
Quale è la
nostra fede nei miracoli?
Troppo
spesso è sopraffatta dai nostri dubbi, incredulità e si riduce a flebile
speranza,senza un concreto risultato. Forse anche per noi vale il dilemma del
Messia: ..se aveste fede quanto un
granellino di senapa, potreste dire ad una montagna di spostarsi e ciò
avverrebbe
Non
fermiamoci estasiati di fronte ai miracoli!
Sperimentiamolo
il prodigio su noi stessi, nelle nostre urgenti ve drammatiche situazioni.
Non
pretendiamo dire come e in che modo deve
agire Gesù
La nostra fede deve essere assoluta, per annullare il nostro logico
raziocinio che ci porta a concludere, sfiduciati,
ma tanto non cè nulla da fare
.
Un giorno Gesù disse alla sua gente:
chiedete, chiedete con insistenza
se anche non meritate la grazia, lotterrete da quanto siete noiosi
..!.
PERCHE NON LO PRENDIAMO IN PAROLA ?