Quale Pasqua
celebra la Chiesa?
Un problema che si
ripresenta dopo duemila anni
Al tempo di Gesù, indicava anche l'agnello che sarebbe stato immolato la sera appunto della Pasqua.
Difatti quando sentite Paolo apostolo che scrive: «Come nostra pasqua si è immolato Cristo» (1 Cor, 5), alludeva esattamente a questa immagine di Gesù, come agnello della cena pasquale.
Venendo ora alla festa cristiana della Pasqua, non per tutti è chiaro che la Chiesa nascente non intendeva ripetere la festa ebraica, ma celebrare la Risurrezione del Signore.
La stessa Quaresima venne istituita non per rivisitare i 40 anni d'Israele nel deserto, ma per prepararsi a questa celebrazione centrale di tutta la liturgia cristiana, in riferimento ai 40 giorni di Gesù nel deserto.
Anche la data è diversa. Mentre la pasqua ebraica veniva e viene celebrata di sabato, la celebrazione della Risurrezione cade sempre di Domenica, il primo giorno dopo il sabato.
A nostro avviso dal fatto che anche il mistero della morte e risurrezione del Signore Gesù può essere considerato il passaggio di Gesù da questo mondo al Padre.
Comunque pur ammettendo che i primi cristiani, da ebrei veraci, non potessero mettere del tutto da parte la tradizione del loro popolo, si è visto che proprio per questo motivo poco alla volta, il concetto di Pasqua, almeno nel parlare ordinario, ha finito (purtroppo!) di prevalere su quello di Risurrezione del Signore.
Anche in questo caso, come in ogni altro, dove la fede viene a trovarsi avvolta in una certa confusione di termini (sempre segno d'imprecisione di idee), non è che vi guadagni mai qualcosa di buono.
Tutt'altro! Possiamo, pertanto, concluderne che noi non celebriamo la pasqua ebraica, ma la Risurrezione di Gesù, con la quale il Padre ha confermato che Lui era veramente Suo Figlio, inviato a redimerci dal peccato e ad insegnarci a vivere secondo Dio.
Don Lucio Luzzi