" IO PREGHERO Il PADRE, ED EGLI VI DARA' UN ALTRO CONSOLATORE CHE RIMANGA CON VOI PER SEMPRE
ESEGESI DEL TESTO
Siamo al discorso sacerdotale di Gesù, durante l'Ultima Cena, quando rivela agli apostoli gli aspetti più intimi del suo messaggio. Ora sta dicendo che pregherà il Padre, perché mandi su di essi lo Spirito Santo. Dunque lo manda il Padre, perché procede da lui; ma attraverso il Figlio - espressione perfetta del Concilio Vaticano ll nell' Ad Gentes n.2, che risolve la questione del Filioque, causa di tante tensioni fra la Chiesa Cattolica e /'Ortodossa .Inoltre osservate che lo chiama un altro Consolatore", perché il primo è lui stesso; consolatore nel senso di donatore di pace e di ogni altra virtù. Vi aggiunge che lo Spirito Santo rimarrà con essi per sempre, perché lui, Gesù, presto li lascerà - anche se, poi, al momento d'inviarli in ogni parte della terra, dirà Ecco, io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). Sarà, dunque, con noi, anche con il suo Spirito, perché sarà vera presenza d'Amore.
RIFLESSIONI
1. Gesù chiama lo Spirito Santo nostro Consolatore, come un compagno di viaggio che ci fa compagnia fra le varie peripezie che s'incontrano sulle vie di Dio. - Diamo a questo Ospite d'eccezione solo un ruolo secondario, cercando conforto nelle divagazioni che distraggono dal raccoglimento del cuore e dall'impegno di apostolato affidatoci da Dio, in famiglia o in altri settori ecclesiali?
2. Lo Spirito Santo è l'unico che può toccare le corde del nostro cuore e rimettervi speranza, gioia di vivere secondo Dio. Gli altri, anche i bene intenzionati, possono agire solo dal di fuori, e non sempre con la delicatezza che occorrerebbe. - Non sarà che noi, nonostante le varie delusioni, ci fermiamo tuttora al conforto delle amicizie, o a quello di persone di buono spirito, ma che non possono supplire il vero dolce Consolatore dell'anima"?
3. ll conforto che deriva da Dio non prende mai la forma di un tranquillante. Sospinge sempre verso una maggiore decisione nell'impegno preso con lui. Ci siamo mai adagiati su di una specie di quiete indolente, che allenta le nobili tensioni dell'anima verso la ricerca del più perfetto, nel servizio del Signore?
4. Se è lui che ispira le nostre scelte, non crea mai sicurezze eccessive, e induce a cercare conferme in persone sagge, nel padre spirituale, nei superiori. - Ne teniamo conto, per non cadere in certe esaltazioni religiose, di moda ai nostri giorni e che causano tanti danni alla credibilità della Chiesa?