“ L’inizio dei segni compiuti da Gesù “ PDF Print E-mail
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II Domenica T.O./C
17 Gennaio 2016-

“  L’inizio dei segni compiuti da Gesù “

Terminato il ciclo natalizio, la Liturgia non si sofferma sulla prima giovinezza di Gesù; ce lo presenta già adulto ma sempre membro effettivo della Sacra Famiglia.
Nessuno, nel suo paese, lo chiama Messia, il Salvatore; è semplicemente il figlio di Giuseppe, da elogiare per il suo comportamento,la sua correttezza.
Uno dei momenti salienti della vita di un piccolo paesino è partecipare, come invitati e amici, ad una festa di matrimonio.
Si svolge a Cana di Galilea, che corrisponde, probabilmente all’attuale Kefr-Kenna, situata a dieci chilometri a nord-est di Nazareth.



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C’era la madre di Gesù.

Giovanni nel suo Vangelo non ne riporta mai il nome, Maria, presentandola sempre con la sola espressione “ Madre di Gesù “; con ciò egli mette in risalto tale maternità, quale fondamento di tutta la sublime personalità di Maria vergine.
Gesù, che aveva cominciato la sua missione in sordina, si reca a Nazareth a trovare sua madre e saputo che era a Cana la raggiunge e, in considerazione di lei, viene invitato anche Lui insieme a cinque discepoli ( secondo lo stile orientale, si usava estendere gli inviti fino a cinque in più ).
La festa durava vari giorni¸ si consumava molto vino, tanto che il festino era detto anche “bevuta”
E si esaurivano le scorte.
La madre di Gesù disse a Lui “ non hanno più vino “.
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Era una implicita ed umile ma chiara richiesta di intervento miracoloso, per dare inizio alla manifestazione pubblica di suo figlio, il Salvatore.
Alla sollecitazione della mamma, Gesù compie il primo miracolo e, come farà sempre, in un modo illogico dal punto di vista umano.
Ci sono sei idrie ( dal greco ydor= acqua ).
Le fa riempire di acqua per un complessivo di circa sei ettolitri e diventerè subito vino pregiato.
Nei numerosissimi miracoli che compirà nella sua vita pubblica, quasi sempre la gente lo vuole applaudire. In questo primo miracolo c’è confusione con molti invitati euforici per l’abbondante vino bevuto e soltanto il personale di servizio è testimone del prodigio.
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La ritroveremo continuamente, nel corso dell’anno liturgico, questa prova inconfutabile della sua divinità IL MIRACOLO; e senza polemiche sterili e assurde,tanto in voga nella società scristianizzata, rinnoveremo sempre la  nostra fede indiscussa nella Su apotenza divina.
Chiedermo con fiducia e con insistenza( come fece Maria per il miracolo di Cana ) di essere anche noi pggetto della sua paterna divinità, compiendo quei prodigi, unici a risolvere tante nostre situazioni a volte anche tragiche.
Ricordati sempre che il miracolo non è mai frutto di ragione logica, ma soltanto di fede incrollabile in Colui che tutto può e tutto compie con amore.
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AS VIAS DO ESPIRITO

33° Domingo de Tempo Comum



33° Domingo de Tempo Comum
16 Novembro 2014
Uma Reflexão


A liturgia desse domingo do tempo comum recorda aos cristãos a grande responsabilidade  de ser, no tempo historico em que vivemos, testemunha conciênte activa e comprometida desse projeto de salvação e libertação que Deus tem para com cada um de nós.



CODICE N

THE WAYS OF THE SPIRIT

Miracles

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Miracles:
irrefutable proof of the
Divinity of the Messiah


The word miracle indeed means any phenomenon produced by a supernatural force because it escapes the usual laws of nature. It is also confirmed in the popular lexicon, when it is said: "I can not make miracles... I can not do the impossible!". Existence of John the Baptist were sad, studded with troubles and adversities. He will be placed in prison of Machaerus, because he had publicly rebuked Herod, who took possession of Herodias , his brother Philip's wife.

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

COMO ZAQUEO, SEÑOR

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COMO ZAQUEO, SEÑOR
Quiero ascender al árbol de la oración
y, agarrado a sus ramas, saber que tú en ella
me tiendes la mano y me acompañas
me proteges y, al oído, siempre me hablas
me auxilias, y en mis caminos,
me alumbras con la luz de tu Verdad.



WEGE DES GEISTES

Imitação...... 3.56 COMO DEVEMOS RENUNCIAR A NÓS MESMOS E IMITAR A CRISTO PELA CRUZ

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Imitação...... 3.56
 
COMO DEVEMOS RENUNCIAR A NÓS MESMOS
 E IMITAR A CRISTO PELA CRUZ

spagnolo
 
Filho, quanto mais saires de ti mesmo, tanto melhor poderás chegar-te a mim.
Assim com o não cobiçar nada, exteriormente, produz paz interior, assim, renunciar cada um a si mesmo, faz a união com Deus.
Quero que aprendas a perfeita renuncia de ti mesmo, submetendo-te, sem resistência e sem queixas, à minha vontade.
Segue-me: Eu sou o caminho, a verdade e a vida. Sem caminho não se pode andar,sem verdade não se pode conhecer, sem vida ninguém vive.
Eu sou o caminho que deves segui, a verdade em que deves crer, a vida que deves esperar.


Preghiere

La carità

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La carità
 
Un giorno venne un povero alla porta,
tendeva la sua mano per il pane,
la via che percorrevo era contorta:
lo ricacciai deciso, come un cane!

 
Poi un giorno che tirava forte il vento,
lui ritornò sicuro col sorriso,
ed io che in cuor mi dissi:” Non mi pento!”
Il mio mantello strinsi più deciso.

 
Passavan le stagioni ed io ribelle,
vagavo per il mondo senza fede,
e sempre le mie azioni erano quelle,
eppure Dio Signore tutto vede!