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Sono venuto a
chiamare i peccatori

Pensiero della Domenica
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Anche in questa X^ domenica del tempo ordinario, la Liturgia ci propone un grande insegnamento di Gesù.


In un contesto in cui i peccatori erano oggetto di disprezzo e di condanna, il Salvatore si occupa e si preoccupa di loro, per condurli alla salvezza; e va alla ricerca di Matteo, addirittura un “pubblicano” un “ gabelliere”, sinonimo per eccellenza di peccatore.


Infatti i pubblicani erano gli odiati esattori delle tasse, di cui prendevano gli appalti dai dominatori stranieri e a cui aggiungevano le loro estorsioni.

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Gesù invitato a mensa

Cafarnao, luogo di grande transito, era sede di dogana.
Gesù non disdegna l’invito di Matteo di andare a casa sua a mensa,  e Matteo chiama  anche altri invitati della sua abituale cerchia di relazione strette da gabelliere.
Ed esplode lo scandalo per i Farisei.
Perentoria la risposta di Gesù:
<Non sono i sani che  hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate e imparate cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”.
Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori>.

Vorrei proporti queste riflessioni:
La parola di Dio è immutabile, senza adattarsi ai tempi ed alle mentalità; e per questo è eterna e misericordia infinita.
Conversione, Penitenza , sono terminologie che risultano strane ed assurde per l’uomo moderno.
Gesù, come sempre, categorico: ”Se non vi convertite, perirete tutti…”.
Come siamo assurdi quando continuiamo ad escludere nel nostro cammino quotidiano, la conversione, la penitenza.
Sono i binari della nostra salvezza, per il raggiungimento della vera felicità.

Se questo Dio misericordioso ha tante premure per la tua salvezza, come fai a respingere le sue proposte, ostinandoti a seguire le vie del male e del peccato, che ti immergono nella delusione, rimorso, insoddisfazione, illusione, a volte disperazione?


Ti sembrerà troppo difficile, anzi impossibile, estirpare quel vizio, quel tuo modo di fare e di dire non equilibrato, quell’alimentare nella mente e nel cuore, risentimento per torto subito e dover affrontare con coraggio l’enorme problema del perdono.


Dà una frustata alla tua labile volontà; non trovare alibi, giustificazioni.
Prova anche tu a seguire questo cammino della conversione.
Non dire: è impossibile, non ci riesco…
Questi motivi giustificativi sono la tentazione che cerca di tutto per farti ritornare alla tua situazione di sempre.
Provaci: all’inizio sarà durissima; ma lungo questo cammino della conversione, comincerai ad intravedere una luce abbagliante.
Cosa è?
E’ una luce che inonderà la tua anima, di serenità, di vera pace.

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IL RICHIAMO DEL PECCATO
 

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Don Lucio Luzzi


AS VIAS DO ESPIRITO

Imitação .... 3.16 Só em Deus se deve buscar a verdadeira consolação

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Imitação .... 3.16
 
Só em Deus se deve buscar a
 verdadeira consolação

 
Tudo o que eu posso desejar ou cuidar para o meu consolo, não o espero aqui e, sim, na vida futura.
Porque ainda que eu só tivesse todas as consolações do mundo e pudesse gozar de todas as suas delicias, é certo que seria por pouco tempo.
Portanto, minha alma, não poderá ser plenamente consolada,nem perfeitamente confortada,senão em Deus, consolador dos pobres e protetor dos humildes.


THE WAYS OF THE SPIRIT

Christmas smile

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Christmas smile

This Christmas story is two thousand years old but ever new story! There are so many sad events happening every day and bringing us pain and sorrow. But time passes and all is forgotten. And if the story of a child who was born in a cave "in frost and cold" two thousand years ago even now remembers with great affection, then some special reason for it should exist. All ancient peoples had expected the Savior, who would solve all of their problems.
The prophet Isaiah seven hundred years before the coming of the Messiah spoke to his people: "... see the light coming, it will make the world shine with truth ...". Modern man wants justice, peace, prosperity for all, health, calm and quiet prevail throughout the world.

 

LOS CAMINOS DEL ESPIRITU

Domingo 16 de Noviembre de 2014

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Domingo 16 de Noviembre de 2014
Evangelio: Mateo 25, 14-30
El tema es: Vigilar, porque no sabemos el día ni la hora…

Por la fe nos fiamos de Jesucristo, le seguimos y dejamos que El transforme nuestra vida.
Creer en Jesucristo es comprometerse en la construcción del Reino. No se trata, por tanto, de quedarse con los brazos cruzados o de cumplir una serie de normas cultuales o devocionales. El cristiano se distingue por lo que cree, por lo que celebra y por lo que vive.  ¡Cuántas veces hemos escurrido el bulto, abandonando nuestro compromiso cristiano!  Es más fácil contentarse con rezar, con no meterse con nadie, con cumplir el precepto dominical. Yo creo que al final de nuestra vida nos juzgarán sobre el modo en que hemos empleado los talentos que Dios nos ha dado.

WEGE DES GEISTES

L’INFERNO ESISTE DAVVERO?

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L’INFERNO ESISTE DAVVERO?

Questa curiosa domanda è venuta di moda da qualche decennio. Un credente di altri tempi si sarebbe scandalizzato, al semplice sentirsela in mente. Oggi si vuole essere razionali, o più chiaramente, ragionevoli, e mi sta bene. Ma quando si parla di Fede cristiana, bisogna ricordare sempre che le verità rivelate non sono il prodotto della nostra mente, bensi della rivelazione di Dio, in persona di Gesù Cristo. Se si dimentica questo, tutto può apparire incredibile. Messa da parte ogni altra questione, vogliamo, adesso, far luce su di una verità che ha fatto sempre tanta paura (forse anche una specie di paura magica, tutt'altro che cristiana!): l'inferno, parlandone secondo la dottrina della Chiesa, nella maniera più accessibile alla sensibilità e alle esigenze del nostro tempo.

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Preghiere

LA FORZA DELLA PREGHIERA

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LA FORZA DELLA PREGHIERA

 

La prima cosa che dobbiamo osservare quando preghiamo é conoscere la sua forza, la sua efficacia e abbandonarci interamente nelle mani del Padre. É avere la certezza che tutto quanto chiediamo al Signore, Lui ci ascolta e se non ci dà quello che desideriamo o pensare di avere bisogno, dobbiamo avere la certezza che il Signore ci esaudisce di una forma che a noi non é percepito il come. Dio non si dimentica di noi e quando ci collochiamo nelle sue mani Lui vede più avanti e vede quello che noi non possiamo immaginare per il nostro bene.