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Gesù vedendo le folle
ebbe compassione

PENSIERO DELLA DOMENICA
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Siamo nel ciclo A del tempo liturgico, alla XI^ Domenica del Tempo ordinario.
I brani di Vangelo proposti sono sempre presi dall’evangelista Matteo.


Quanto è bella e significativa la frase “Gesù vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore”.
La compassione, (intima, profonda, secondo il preciso significato della parola greca) è suscitata essenzialmente nel vedere tali turbe moralmente e quindi spiritualmente senza guida, come  pecore senza pastore.

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SACERDOS IN AETERNUM

Questi sentimenti di misericordia del Cuore di Gesù sono in piena antitesi con l’orgoglioso disprezzo che i Farisei avevano per le folle che chiamavano in senso spregevole “popolo della terra”.
“La messe è molta, pochi gli operai; pregate”.


Occorrono pastori che guidino il gregge del popolo di  Dio, verso la salvezza, ossia operai che raccolgano la messe nel granaio di Dio.
Gesù, dunque, non farà tutto lui; debbono essere anche  i suoi ambasciatori, i suoi inviati, che sono gli apostoli, i sacerdoti.
Dio vuole la collaborazione delle creature; Dio cioè salverà gli uomini per mezzo degli uomini.
La collaborazione che richiede è doppia: quella apostolica degli ottimi pastori e quella di coloro che innalzano a Dio la supplica per ottenerli.

E l’Evangelista Matteo elenca i nomi dei dodici apostoli scelti da Gesù:
“Simone chiamato Pietro e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il cananeo e  Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì”.


Perché li ha chiamati Apostoli?
Nella lingua greca classica significa “inviati”. Tale nome, assai raro, viene  riferito alle spedizioni navali; ma già nell’ambiente giudaico si chiamavano così gli inviati del Sinedrio di Gerusalemme alle lontane comunità.
Pietro ebbe moglie, Giovanni fu “vergine”; gli altri non si sa, ma tutti, alla chiamata di Cristo, lasciarono casa.


Ed iniziano la loro missione su preciso mandato del Signore: “Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.


Quanto siamo facili a criticare, condannare, a volte, l’operato dei ministri di Dio: i sacerdoti!
Fermarsi soltanto alle considerazioni negative, non è cristiano.
Abbiamo tutti l’obbligo di pregare per la santificazione dei sacerdoti.

Tu preghi, qualche volta, per il tuo parroco?
Prova a fare questa preghiera (Efrem siro  IV° sec.):


Signore, non voglio essere superficiale e credermi meglio di tutti.
Voglio smettere di fare chiacchiere inutili.
Concedimi,Signore, la chiarezza e la prudenza
La pazienza e la carità.
Fammi accorgere dei miei errori
Piuttosto che giudicare il sacerdote.
Tu solo, Signore, sei il benedetto
Ieri, oggi, e fino alla fine.

VIDEO CORRELATO

IL SACERDOTE LA TUA GUIDA

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Don Lucio Luzzi


AS VIAS DO ESPIRITO

TER CORAGEM DE RENUNCIAR

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XXIII  Domingo do Tempo Comum
08 Setembro 2013
Evangelho  - Uma reflexão

TER CORAGEM DE RENUNCIAR

Não é de se admirar se no Evangelho de Lucas estejam escritas essas palavras:  "  Se alguém quiser vir a mim e não odeia sua mãe, sua mulher, seus filhos seus irmãos, suas irmãs e até sua propria vida, não pode ser meu discipulo" (Lc 14.26) Será que Cristo nos pede uma coisa tão desumana a ponto de odiar a prória familia ?   É preciso entender que o verbo "odiar" está no lugar de amar menos, ser desapegado. São Lucas excreveu em excelênte lingua grega, serviu-se, no entanto, de várias fontes, e por isso paga às vezes o tributo à lingua das fontes que usa. Aqui, portanto, se trata de semitismo.

THE WAYS OF THE SPIRIT

I met Mother Teresa

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I met Mother Teresa
of Calcuta



After I have met Mother Teresa I carote a few wards because they left a remarkable impression deep in my heart. I listened to every ward she said,l observed every gesture and I felt a grate desire to affirm these reflections not only in my heart but also on paper so nothing of these reflections would be lost. Mother Teresa started to address to God while she made the sign of the cross with: IN THE NAME OF THE FATHER - prayer - AND OF THE SON - poverty - AND OF THE HOLY SPIRIT- zeal for the souls - AMEN. What was prayer for Mother Teresa?

 

WEGE DES GEISTES

Con Cristo vinciamo le seduzioni del maligno

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I domenica di
Quaresima


Anno A


Con Cristo vinciamo le
seduzioni del maligno


PENSIERO DELLA DOMENICA
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La Liturgia ci presenta Gesù che antepone alla sua missione ardua e difficile un periodo (40 giorni) di preghiera e sacrificio nel deserto, ma costantemente tentato da satana. E’ la prima domenica di quaresima, tempo di riconciliazione e perdono. La prima tentazione per noi è questa: eh ancora c’è tempo a Pasqua; e invece queste settimane passeranno velocissime. Allora cosa dobbiamo fare? Nei tempi antichi, in questo periodo, si teneva un atteggiamento che per noi è sconcertante. I più convinti della necessità del perdono si mettevano in queste domeniche lungo i gradini esterni della Chiesa, con un cartello ben visibile, dove c’erano elencati i propri peccati. La gente passava, leggeva e loro accettavano questa vergogna!

Preghiere

O Cristo crocifisso

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O Cristo crocifisso

«O Cristo crocifisso, noi siamo venuti per chiederti perdono,
per implorare la tua misericordia,
per ripeterti il nostro povero amore.
Noi già sappiamo che tu vuoi perdonarci
perché hai espiato proprio per noi,
perché sei la nostra unica speranza,
la nostra redenzione.