DALLA PRIMA LETTERA DI S.PAOLO DELLA CROCE ALLA VEN.LUCIA BURLINI 4 LUGLIO 1748
Dopo il silenzio di tanti anni, ho creduto mio obbligo di gratitudine di visitare con questa mia il vostro spirito ringraziandovi in primo luogo, in Gesù Cristo della grande carità con cui avete assistito ai nostri poveri religiosi abitanti nel sacro ritiro della Madonna del Cerro [ ..] Gesù che è il sommo datore d'ogni bene ricolmi sempre più il vostro spirito della pienezza delle sue grazie e doni celesti, per le fatiche, viaggi ed altri uffici di carità in cui vi siete impiegata per i miei e vostri fratelli in Gesù Cristo.
Cara Venerabile Benedetta,
ho conosciuto la tua breve ma significativa esistenza tramite il libro che Graziella mi ha regalato: sono rimasta incantata dal tuo coraggio e sacrificio e debbo confessarti che ho pianto per Te, per me. Ogni giorno, specialmente alla sera, mi rivolgo a Te per avere, forza all'indomani. Spero tanto di incontrarti in un sogno per abbracciarti fisicamente.
Ci sono dei momenti di verità delle persone, momenti nei quali tutto il senso di una vita si capisce. Benedetta Bianchi Porro, qualche ora prima di morire, chiede alla madre: Ricordi la leggenda?.
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La figura di Giuseppe appare nellAvvento quale modello di fede. Come per Maria e per Giuseppe, anche nella nostra situazione personale e comunitaria una fede matura presuppone una esperienza religiosa adulta. Prima lettura: nonostante il rifiuto di Acaz, Dio darà ugualmente un segno, la nascita di un Figlio da una Vergine. Seconda lettura: Paolo, servo e apostolo di Cristo Gesù, si rivolge ai cristiani di Roma che, mediante lannuncio del Vangelo, sono chiamati alla fede.
Caro Don Lucio,
"Basta. Mollo tutto. Non ne posso proprio più. Non ce la faccio ad andare avanti in questa maniera!". Sa quante volte questi pensieri mi sono venuti alla mente! Ma per fortuna interveniva sempre qualcosa, un gesto, una parola, uno sguardo affettuoso della sposa, e subito tornava il sole a risplendere anche in una giornata di pioggia. Il pessimismo svaniva.
ASPIRAZIONI SPIRITUALI DI UNA MADRE DI QUATTRO FIGLI
Una conferma che il mondo non è ancora così allo sfascio, come tendenziosamente vogliono insinuare i mass media. Leggete e tenete conto che il meglio si è dovuto lasciarlo inedito, per riservatezza. Prendo carta e penna e comincio a scrivere, perché se aspetto il tempo per avere un po' di spazio tutto mio, questo tempo non arriverà mai. Sinceramente non riesco tanto bene a mettere in ordine le idee, per rendere il più chiaro possibile il mio stato.
Il VALORE DELLA S.EUCARISTIA NELLA NOSTRA VITA. UNA RIFLESSIONE
Il valore della S.Eucaristia nella nostra vita é grandissimo, efficace e fortezza per la nostra missione che Gesú ci ha affidato. In un momento della celebrazione della S.Messa é consacrato il vino dove si trova il proprio sangue di Gesú, come é consacrato il pane dove si trova il suo proprio corpo, é in questo momento che stá presente lo Spirito Santo che agisce con il suo potere e la sua gloria. Tutta la celebrazione della S.Messa, dall'inizio alla fine, é um momento di grazia, onore e adorazione, un momento divino poi facciamo tutto questo per onore e gloria del Signore e per questo non dobbiamo mancare in nessuna maniera alla S.Messa principalmente alla Domenica che é il giorno del Signore e nei giorni dei Santi stabiliti dalla chiesa.
DEVOZIONE ALL'ANGELO CUSTODE Manuale di Filotea ( Rev. Giuseppe Riva) Una riflessione
Dopo Dio e Maria SS. non vi é, sia in cielo che in terra, chi piú si interssi della nostra salvezza sia spirituale che temporale e chi per conseguenza noi dobbiamo tanto riverire maggiormente dell'angelo custode. Datosi esso per nostra guida,per nostro compagno e difesa fino dal principio della nostra esistenza non ci abbandona mai finché l'anima nostra non sia ritornata al Padre. Egli é dappertutto con noi, ci consola nelle afflizioni, ci difende dai pericoli spirituali e temporali, ci illumina nei dubbi e ci soccorre in tutti i bisogni.
Tutto questo non é che l'immagine di ció che fa per ciascuno di noi in particolare. Esso ci precede, dice la Scrittura, in tutte le strade e allontana da noi quello che potrebbe essere occasione d'inciampo e di caduta, é um vero amico che mai ci abbandona neanche quando lo ignoriamo o disprezziamo. Basta che noi lo invochiamo in qualunque necessitá che allo stesso istante esaudisce, anzi, bisogna professargli una devozione sincera per essere da lui suvvenuti non solo alla norma della nostra speranza ma anche al di lá dei nostri desideri.
Tante e tante sono le grazie che fanno gli Angeli Custodi che é cosa impossibile di numerarle distintamente. Lo dobbiamo avere e tenere come testimone, lo ascoltiamo como maestro, lo amiamo come vero amico che é. Salutiamolo sempre durante il giorno, molto specialmente alla mattina affinché ci assista nel decorso della giornata, invochiamolo che levi le nostre preghiere e buone azioni e le le offra come um incenso di grato odore davanti a Dio. É stata una pratica di tantissimi santi implorare il soccorso dei loro angeli custodi e delle persone con cui dovevano trattare di qualche cosa.
Dobbiamo temere di offenderlo praticando cose che non sono aggradabili al Signore e mai mancargli di rispetto perché lui ci sta sempre accanto in ogni istante del nostro giorno e pure anche durante il sonno. Si avvivi una volta per sempre questa santa devozione e certamente saremo sicuri della sua disponibilitá, perché la sua vera funzione é operare la grande virtú della caritá. Ogni persona ha il suo angelo custode e ringraziamo ancora una volta Dio ci averci dato questo tantissimo amico di tutte le ore che viene sempre in nostro soccorso. Quanta ignoranza in non essergli riconoscenti ! .......
La devozione al Santissimo Sacramento é nata intorno all'anno 1200 e piú tardi nacque la S.Messa del Corpus Christi, la cui celebrazione tornó obbrigatoria per tutta la cristianitá per ordine del Papa Urbano 4° nel 1264.
Verso la fine del 1320 il Papa Giovanni 22° propose la processione del Santissimo per le strade e cammini diversi. La solennitá del Corpo e Sangue di Cristo é il momento propizio per ricordare l'ultima cena di Gesú con i suoi discepoli. Gesú, in questa cena, ci ha lasciato un testamento per intregare la sua vita nei segni del pane e del vino.
Nel suo cammino verso Gerusalemme , in casa di uno dei farisei, Gesú non perde l'occasione di parlare della umiltá e generositá. Osservando gli invitati che occupavano i primi posti, Gesú propone la situazione di una festa di sposalizio per questionare il desiderio della autopromozione , di privilegi e di mostrarsi meglio degli altri. Occupare l'ultimo posto, piú che un gesto isolato, indica una attitudine: l'umiltá di chi necessitando dagli altri, di chi é appena invitato e non padrone della festa.
STORIA DEL CULTO - PREGHIERA
+ INNO DI LODE in video
Il culto della Croce, strumento della nostra redenzione, si è molto diffuso nella Chiesa; la Croce è adorata e riceve omaggi, che non si concedono ad altre reliquie e le feste della Santa Croce rivestono particolare splendore. Non era la Croce considerata dagli antichi come il supplizio più terribile e più infamante?. Era allora cosa frequente vedere un ladro o uno schiavo messo in croce e ciò che di questo supplizio indirettamente conosciamo ci permette di valutarne latrocità.
La Vergine accoglie il Messaggero celeste mentre è intanta a meditare le Sacre Scritture, raf?gurate solitamente da un libro che Maria tiene in mano, 0 in grembo, o sopra un leggìo. È questa anche l'immagine della Chiesa offerta dal Concilio stesso, nella Costituzione Dei Vørbum «In religioso ascolto della Parola di Dio... (n. 1). Preghiamo perché, come Maria, la Chiesa sia docile ancella della divina Parola e la proclami sempre con ferma fiducia. così che «« il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami (ibid.). Angelus, 6.11.05
Maria, Madre di Dio o semplicemente Madre di Gesù?
Non si può negare che dire Madre di Gesù è il titolo usato dal Vangelo. Dire Madre di Dio obbliga a distinguere: Madre di Dio cioè della seconda Persona della Trinità, che è Dio.Affidiamoci ad un'analogia, cara alla teologia cattolica, per veder di comprenderne quanto è possibile alla nostra mente. La donna che ci ha dato alla luce la chiamiamo col dolce nome di madre, pur avendo generato e partorito il nostro corpo, non l'anima, creata direttamente da Dio. Potrei, forse, chiamarla madre del mio corpo? Chi è nato da lei non è un corpo, ma una persona: sono nato io.Quindi ho diritto di dire che è mia madre.
Più volte, mi sono pemesso d'introdurre il lettore nel mio mondo riservato, presentandoglielo come dominato dallimmagine di Maria, fin dagli anni della fanciullezza. Ora, oso aggiungere qualcos' altro, pur sapendo di rischiare qualche ripetizione, perchè convinto che un certo modo di ripetere equivale a ribadire ciò che riteniamo di particolare importanza. Affondando, dunque, nei ricordi personali più lontani, trovo che il mio primo puntare gli occhi e la mente infantili su di una immagine della Madonna, ebbe per oggetto un quadro riproducente la figura di lei, con accanto Giuseppe, suo sposo e, in mezzo a loro due, Gesù, ragazzetto ormai di una decina danni.
Cada vez que o homem deseja alguma coisa desordenadamente, torna-se logo inquieto.O orgulhoso e avarento nunca experimentam repouso:o pobre e o humilde de espirito vivem em grande paz. O homem que não morreu ainda, perfeitamente, a si mesmo será, muitas vezes, tentado e vencido em coisas pequenas e mesquinhas.
Our calendar reminds us every single day the name of one saint, which is equivalent to our name, "Feast Day". The Church gives very much importance to the feast of All Saints that celebrates every year on the first day of November. This festivity reminds us the stupendous reality of the vision of paradise when the crowds of saints together with myriads of Angels live in the eternal vision the beatitude of God.
Estaba Jesús mirando cómo, María, escribía una carta. Movido por la curiosidad, le preguntó a su madre:-¿María; qué estás escribiendo? ¿Tal vez algo sobre los dos? ¿Pensamientos sobre Dios o sobre mí?La Virgen dejó de escribir, sonrió, cogió en su regazo a Jesús y le contestó:-Estoy
escribiendo sobre ti, sobre José, sobre Dios, sobre el mundo y hasta de
mí misma. Sin embargo, más importante que las letras, es el lápiz que
estoy utilizando. Me gustaría que, el cristiano, fuese como él en distintos momentos de la vida.