La prima volta ti marchia in fondo all'anima: vomiti, ti accartocci, ti si spacca il petto eppure, in quello stesso istante, ti sembra di stare in paradiso.
La droga uccide le emozioni, cancella l'ansia, gli affanni, il dolore. Non senti fame, freddo, solitudine. Poi l'effetto svanisce e ti resta questa cosa nella testa, questo posto dove vuoi tornare.
Ci pensi e ci ripensi e se la cerchi ancora sei spacciato. Ti rifai e sei di nuovo in mezzo agli angeli.
Ma dura meno.
Dura troppo poco e ti ritrovi d'un botto sulla terra, con tutti i tuoi problemi che ti aspettano e questo chiodo già fisso nella testa. La cerchi ancora... ancora... ancora.
Chi conosce S. Paolo della Croce fondatore dei Passionisti, considerato uno dei più esperti maestri della vita spirituale della Chiesa, deve aver necessariamente conosciuto il nome di Lucia Burlini, fra la vasta costellazione delle anime dirette da lui.
Se andrai in Brasile, ed io te lo auguro di tutto cuore, farai una esperienza dolcissima al contatto con la gente, ma soprattutto con i bambini e ragazzi.
Quando giro tra le casette baracche attraverso stradine polverose o fangose incontro la festa, la gioia.
PENSIERO DELLA DOMENICA + VIDEO CORRELATO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La liturgia di questa domenica ci presenta un piccolissimo brano preso dal libro del Profeta Amos. Era un mandriano, praticava innesti e coltivava i sicomori. Allimprovviso il Signore lo chiama e comincia a profetizzare alla sua gente che per lattaccamento al denaro non pensa alle sofferenze degli altri e commette ingiustizie a danno dei più poveri. E' un grosso problema che Gesù deve affrontare, perché la gente a cui si rivolgeva, aveva come unico e grande miraggio il denaro, anche per loro sinonimo di vita beata.
Ci sono dei momenti di verità delle persone, momenti nei quali tutto il senso di una vita si capisce. Benedetta Bianchi Porro, qualche ora prima di morire, chiede alla madre: Ricordi la leggenda?.
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In occasione del compleanno (16 aprile) del Santo Padre Benedetto XVI nonchè della ricorrenza del suo sesto anno di pontificato (19 aprile) Don Lucio insieme a Roberto, webmaster e video editor di viedellospirito.it, hanno ideato, creato ed inviato al Papa un canto di meditazione in dvd, tratto dalla suggestiva versione musicale di "Madonna, Schwarze Madonna" del cantautore altoatesino Oswald Sattler dedicata alla Madonna Nera di Altötting (Marienlied von Altötting). Il Santo Padre, bavarese e molto devoto alla Madonna Nera della ridente città a 90 km da Monaco di Baviera, dopo aver ricevuto e visionato il nostro video ci ha riempito di gioia rispondendo, attraverso la Segreteria di Stato, e sopratutto inviando a Don Lucio, a tutti i collaboratori del nostro portale cattolico e a tutti i parrocchiani, dei quali Don Lucio è guida spirituale da oltre 50 anni a Canino (VT), la sua paterna benedizione apostolica.
SOLENNITÁ DELLA PENTECOSTE 24 MAGGIO 2015 UNA REFLESSIONE
Il tema di questa domenica é evidentemente lo Spirito Santo come Dono di Dio a tutti i credenti: uno Spirito che dà vita nuova, rinnova, trasforma, costruisce la comunità e fa nascere un Uomo Nuovo. Il Vangelo ci presenta la comunità cristiana riunita intorno a Gesù Resuscitato. Per Giovanni questa comunità passa a essere una comunità viva, ricreata, nuova, a partire dal Dono dello Spirito. É lo Spirito che permette ai credenti superare le paure e le limitazioni e dare testimonianza nel mondo di questo amore che Gesù ha vissuto fino alle ultime conseguenze.
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Nella prima lettura Luca suggerisce che lo Spirito é la legge nuova che
orienta la comunità dei credenti. É Lui che crea la nuova comunità del
popolo di Dio che fa che gli uomini siano capaci di oltrepassare le loro
differenze e comunicare che unisce in una unica comunità di amore
popoli di tutte le razze e culture.
Nella seconda lettura , Paolo
avvisa che lo Spirito é la fonte da dove esce la vita della comunità
cristiana, che concede i doni che arricchiscono la comunità e che
forma l'unità di tutti i membri: per questo questi doni non possono
essere utilizzati come beneficio personale, ma devono essere posti al
servizio di tutti gli uomini e donne di qualsiasi
condizione.......... Dott. Alberto Rossini (Brasil).....
Non permettere che il lamento
prevalga sullo stupore!
Santa Maria, Vergine del Mattino, donaci la gioia di intuire, pur tra le tante foschie dell'aurora, le speranze del giorno nuovo. Ispiraci parole di coraggio. Non farci tremare la voce quando, a dispetto di tante cattiverie e di tanti peccati che invechciano il mondo, osiamo annunciare che verranno tempi migliori.
Nel suo cammino verso Gerusalemme , in casa di uno dei farisei, Gesú non perde l'occasione di parlare della umiltá e generositá. Osservando gli invitati che occupavano i primi posti, Gesú propone la situazione di una festa di sposalizio per questionare il desiderio della autopromozione , di privilegi e di mostrarsi meglio degli altri. Occupare l'ultimo posto, piú che un gesto isolato, indica una attitudine: l'umiltá di chi necessitando dagli altri, di chi é appena invitato e non padrone della festa.
Chi ha un po' di buon senso, non oserà chiamare Dio suo Padre prima di esser divenuto simile a lui. San Gregorio di Nissa, Cinque omelie sulla preghiera del Padre Nostro 2; PG 44, 1141 I Padri orientali si occupano spesso del problema del rapporto tra l'immagine e il modello. Esso sta alla base dell'allegoria le cose percepibili con i sensi sono copie di modelli eterni. Si è già fatto notare il fatto che in Occidente si cerchi la causa di ogni cosa, chi 1'abbia fatta, cosa l°abbia causata, mentre in Oriente si cerchi soprattutto il significato di ogni avvenimento e di che cosa ne sia l'immagine. A tale proposito la cosa più importante sembra questa: luomo regna sul mondo sensoriale ed è quindi immagine di Dio.
L'immagine di cui si serve la donna, incapace di tenere soloper sé le emozioni che stava provando, tende
a corporeizzarsi, ?no a raggiungere la tenerezza allo stato puro, tipico dei
momenti estatici.
Del discorso di Gesù, come si è detto, non cè da giurare
che avesse compreso i contenuti più profondi; dei miracoli poteva aver ammirato
la straordinarietà; ma del fascino arcano che si sprigionava dalla sua persona
nessuno, in quella occasione, era rimasto dolcemente ferito più di lei.
Anche
dentro questi contorni di un discorso senza pretese, qualcosa deve
essersi proiettato davanti alla nostra mente, a proposito di questo
titolo di sovrana grandezza: la maternità divina di Maria. Ci
saremo almeno persuasi, se vi fosse stato bisogno, che sia assai più
facile compilare un manuale di preghiere all Immacolata di Lourdes, o
narrare la vicenda tutt'altro che chiara della presunta Casa
della Madonna di Loreto, oppure allestire un trattatello, ahimè semi
inutile, sui numerosi messaggi di veggenti mariani, che affrontare questo genere di riflessione, sulla dignità della madre di Dio.
Nella nostra vita la figura materna rappresenta l'amore incondizionato, purezza di cuore e di anima, sapienza in educare e correggere indipendentemente da essere madre di sangue, di creazione o di cuore. Ma molto di piú di queste figure umane che conviviamo e abbiamo come esempi nella nostra vita, possiamo contare costantemente con la figura materna spirituale di Colei che disse:" SI " alla cosa sconosciuta e prese di corpo e anima come una grande storia della salvezza della umanitá. Maria, che fu chiamata dall'angelo "piena di grazia" é stata la serva unica per ricevere, guardare, amare e creare per il mondo il Figlio di Dio, é un grande simbolo di Madre Spirituale.
Imitaçaõ..... 3.5 DOS ADMIRÁVEIS EFEITOS DO AMOR DIVINO
Bendigo-vos, Pai celestial, Pai do meu Senhor Jesus Cristo, porque vos dignastes lembrar-vos de mim. Graças vos sejam dadas, Pai de misericôrdia e Deus de toda consolação que às vezes, apesar de minha absoluta indignidade, me confortais com as vossas consolações. Sedes sempre bendito e glorificado, com o vosso Unigênito Filho e o Espirito Santo Paráclito, por todos os séculos dos séculos. Ah ! Senhor, Deus meu, santo amigo de minha alma, quando vierdes ao meu coração, estremecerão de jubilo as minhas entranhas. Sois a minha glória, o enlevo do meu coraçaõ: sois a minha esperança e o meu refugio no dia da tribulação. Fraco, porém, no amor e imperfeito na virtude, necessito que me fortaleçais e consoleis: visitai-me, pois, mais amiúde e instrui-me na vossa santa lei.
Our calendar reminds us every single day the name of one saint, which is equivalent to our name, "Feast Day". The Church gives very much importance to the feast of All Saints that celebrates every year on the first day of November. This festivity reminds us the stupendous reality of the vision of paradise when the crowds of saints together with myriads of Angels live in the eternal vision the beatitude of God.
El Señor nos conduce como guía, y nos lleva en sí como camino, y nos atrae a sí como patria. Nos conduce. ¿Por qué? Porque se constituyó en nuestra esperanza. ¿Cómo se constituyó en nuestra esperanza?
Oísteis que fue tentado, que padeció y resucitó; por lo mismo, se constituyó en nuestra esperanza. ¿Qué nos decimos cuándo leemos estas cosas? Dios no nos condena, pues por nosotros envió a su Hijo a ser tentado, a ser crucificado, a morir y a resucitar; Dios no nos condena, pues por nosotros no perdonó a su propio Hijo sino que le entregó por todos.
La reliquia del Santo Chiodo di Milano è accennata per la prima volta durante unorazione funebre pronunziata il 25 febbraio 395 da SantAmbrogio, allora vescovo di Milano.
Il santo vescovo esplicita come grazie a SantElena -madre dellImperatore Costantino- furono rinvenuti i Sacri Chiodi della Crocifissione di Cristo unitamente alla Croce
SantAmbrogio spiega inoltre come due di essi furono modellati in freno fu forgiato un morso di cavallo- e in corona, per devozione e per supplicare laiuto divino oltre che come sacro contrassegno degli imperatori cristiani.